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Infrastrutture pubbliche: De Micheli nominerà 12 commissari per 25 opere. No al commissario per la TAV

MIT: niente commissario per la TAV. Allo studio del governo un rinvio dei pagamenti per le imprese a causa dell'emergenza Coronavirus

Infrastrutture pubbliche: De Micheli nominerà 12 commissari per 25 opere. No al commissario per la TAV. Indennizzo di 5-600 euro per Partite IVA e autonomi nel decreto in arrivo venerdì 13 marzo

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In tutto, saranno 25 le opere pubbliche (grandi infrastrutture) che godranno delle procedure straordinarie necessarie ad accelerare i cantieri. Lo ha fatto sapere la ministra De Micheli a "L'Intervista di Maria Latella" su Sky TG24.

"Abbiamo inviato alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell'Economia l'elenco di 25 opere pubbliche che, o per motivi progettuali o per complessità di natura amministrativa, hanno bisogno di essere commissariate. Verranno presto inviate alle Camere per il parere da parte delle Commissioni. Dopo il ministero selezionerà e nominerà i commissari: su 25 opere prevediamo di accorparne alcune e di nominarne 12", ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La De Micheli ha ribadito il no al commissariamento speciale per la TAV "poichè le attività si stanno svolgendo regolarmente".

Coronavirus

Oltre all'annuncio sui commissari, il Ministro ha anche dato qualche indicazione sulle mosse che il Governo intende fare per aiutare le imprese nel caos dell'emergenza Coronavirus. "Stiamo studiando meccanismo per consentire alle imprese di rinviare molti degli adempimenti e dei pagamenti che devono fare nei prossimi mesi". Si parla, ovviamente, del decreto che dovrebbe essere approvato nel CdM del 13 marzo -  richiesto a gran voce anche dal CNI specificatamente per i liberi professionisti - e "che si articola in tre grandi parti: ulteriori investimenti e risorse per la sanità; ammortizzatori sociali e misure per le famiglie; aiuti al mondo delle imprese che oggi hanno l'emergenza della liquidità".

Quanto agli ammortizzatori De Micheli ha precisato: "Vogliamo introdurre uno strumento che, a differenza di quelli che abbiamo oggi, possa valere anche per le imprese con un solo lavoratore, un'operazione universale per chi non ha possibilità di lavorare, una cig generalizzata per il periodo dell'emergenza".

Lavoro

In tal senso, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo nel corso della Conferenza Stampa dell'11 marzo - a Palazzo Chigi - insieme al Premier Giuseppe Conte e al Ministro dell'Economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, ha affermato: "Stiamo preparando ed elaborando delle norme a tutela di tutte le imprese, i lavoratori e le famiglie italiane. Dall'allargamento degli ammortizzatori sociali già esistenti alla possibilità di utilizzo del Fondo di integrazione salariale per le aziende che hanno da 5 a 15 dipendenti, a una cassa in deroga speciale che tuteli tutti i lavoratori su tutto il territorio nazionale".

Partite Iva

"Nessuno perderà il lavoro, saranno tutti tutelati dagli ammortizzatori sociali. Anche per le partite Iva stiamo elaborando un indennizzo", ha precisato Catalfo. "Per le partite Iva e gli autonomi ci sarà un indennizzo di emergenza mentre per i professionisti iscritti alle Casse si sta dando la possibilità di attivare interventi dalle Casse stesse", ha detto la ministra. L'indennizzo alle partite Iva e agli autonomi ammonterà "intorno ai 5-600 euro".