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Infrastrutture e mobilità sostenibili: cosa prevede la Legge di Bilancio 2022

Le risorse allocate nella Legge di Bilancio si affiancheranno a quelle del PNRR per garantire la continuità degli investimenti fino all’anno 2036.

 

Oltre 36 miliardi di euro per potenziare e modernizzare le infrastrutture del Paese

I 36,1 miliardi di euro di investimenti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) previsti dalla Legge di Bilancio 30 dicembre 2021, n. 234 hanno l’obiettivo di potenziare e modernizzare le infrastrutture e i sistemi di mobilità nazionali nell’ottica dello sviluppo sostenibile, in coerenza con i principi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e con gli obiettivi del Green Deal europeo.

Tali investimenti rientrano in una strategia di ampio respiro adottata dal Ministero fin dall’avvio del Governo Draghi, descritta nell’Allegato Infrastrutture al Documento di Economia e Finanza (DEF) e recentemente ribadita con la Direttiva del Ministro “Indirizzi generali per l'attività amministrativa e la gestione per l’anno 2022” emanata il 10 gennaio 2022. 

La Legge di Bilancio consente di estendere lo sforzo di rilancio del Paese avviato con il PNRR alla seconda metà del decennio, portando a circa 100 miliardi di euro l’impegno per investimenti di competenza Mims nei prossimi dieci anni.

Risorse che andranno a valere sui fondi del Next Generation EU e del Piano Nazionale Complementare (PNC), sui fondi ordinari a disposizione del Ministero e su ulteriori risorse derivanti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27 destinate a infrastrutture e sistemi di mobilità.

Inoltre, viene previsto un aumento strutturale del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale, che dagli attuali 4,95 miliardi di euro arriverà gradualmente fino a 5,35 miliardi di euro a partire dal 2026.

 

Infrastrutture e mobilità sostenibili: cosa prevede la Legge di Bilancio 2021

 

Gli investimenti previsti dalla Legge di Bilancio

Le risorse previste dalla Manovra sono principalmente orientate:

  • allo sviluppo della mobilità sostenibile e alla decarbonizzazione del sistema dei trasporti;
  • al potenziamento delle infrastrutture ferroviarie, del trasporto rapido di massa e della mobilità locale;
  • alla manutenzione e realizzazione di infrastrutture stradali, ponti e viadotti;
  • al rafforzamento delle infrastrutture idriche e al completamento di opere pubbliche;
  • alla realizzazione di opere necessarie per grandi eventi internazionali ospitati nel nostro Paese, in particolare le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e il Giubileo 2025;
  • al rafforzamento della flotta navale impegnata in attività di salvataggio e alla digitalizzazione del Mims per migliorare i servizi ai cittadini, alle imprese e alle pubbliche amministrazioni.

Con riferimento alla dimensione temporale, le risorse allocate nella Legge di Bilancio si affiancheranno a quelle del PNRR fino al 2026, per garantire la continuità degli investimenti fino all’anno 2036, facendo leva su nuove risorse nazionali.

In particolare, sono previsti:

  • dal 2022 al 2026: 12,3 miliardi di euro;
  • dal 2027 al 2030: 11,1 miliardi di euro;
  • dal 2031 al 2036: 12,6 miliardi di euro.

 

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«Nei prossimi dieci anni il Paese sperimenterà una profonda trasformazione, grazie agli investimenti senza precedenti non solo finanziati con fondi europei - ha detto il ministro del MIMS Enrico Giovannini in un suo intervento sul Foglio del 13 gennaio - se con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con il Piano complementare sono stati assegnati a questo tema oltre 61 miliardi di euro, la Legge di Bilancio ha assegnato ulteriori 36,1 miliardi, consentendo di estendere al 2030 e oltre, gli investimenti per la mobilità urbana sostenibile, i trasporti ferroviari e stradali, la tutela delle risorse idriche .. etc..»

 

Tra le novità il "Fondo per la strategia di mobilità sostenibile"

Una delle principali novità della Legge di Bilancio è la creazione del “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile" dotato di due miliardi di euro, che finanzierà iniziative per la trasformazione del sistema dei trasporti nel quadro della lotta al cambiamento climatico e della riduzione delle emissioni climalteranti. 

Nel dettaglio, potranno usufruire delle risorse del Fondo quegli interventi che prevedono:

  • il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale;
  • l'acquisto di treni a idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate;
  • la realizzazione di ciclovie;
  • lo sviluppo del trasporto merci intermodale;
  • l'adozione di carburanti alternativi per l'alimentazione di navi e aerei;
  • il rinnovo dei mezzi per l'autotrasporto.

Il Fondo integra e potenzia gli investimenti previsti dal PNRR e che riguardano i settori che ricoprono un ruolo cruciale nella transizione ecologica, così come previsto dal pacchetto europeo "Fit for 55", che punta a ridurre del 55% le emissioni di gas climalteranti entro il 2030 e arrivare alla decarbonizzazione entro il 2050.

 

Infrastrutture ferroviarie

Gli investimenti sulle infrastrutture ferroviarie rappresentano uno dei fattori cruciali della strategia decennale di trasformazione della mobilità del Paese descritta nell’Allegato Infrastrutture al DEF.

Agli oltre 36 miliardi di euro assegnati al settore dal PNRR e dal PNC, la Legge di Bilancio aggiunge un totale di 15,9 miliardi di euro destinati a:

  • potenziare la linea Adriatica, che la Commissione europea, anche grazie all’azione negoziale del Mims, ha proposto di inserire nella rete europea Ten-T core nell’ambito dell’impegno volto a rafforzare la rete ad Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) del Paese. Tale investimento, che affronta un ritardo storico della rete ferroviaria italiana, integra quello previsto dal PNRR e dal PNC (25,1 miliardi di euro) diretto a portare l’AV/AC nel Mezzogiorno, con le tratte Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania-Messina, a velocizzare le tratte “trasversali” Roma-Pescara e Orte-Falconara e completare assi chiave come la Verona-Brennero o l’attraversamento di Vicenza;
  • finanziare i Contratti di Programma RFI per le nuove opere, incluse quelle commissariate, e la manutenzione straordinaria della rete nazionale.

Strade, ponti e viadotti: oltre 10 miliardi per potenziamento e manutenzione

Per molti anni lo Stato ha ridotto i finanziamenti per la manutenzione della rete stradale: l'ultima Legge di Bilancio stanzia 10,8 miliardi di euro per il potenziamento e la manutenzione della rete viaria.

Di questi:

  • 4,5 miliardi di euro sono previsti per il Contratto di Programma 2022-2026 con Anas, che gestisce 32.000 chilometri di rete stradale;
  • 1,4 miliardi di euro sono destinati a interventi su ponti e viadotti presenti sulle strade provinciali per il loro adeguamento rispetto alle linee guida emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
  • 3,3 miliardi di euro sono riservati al miglioramento delle strade di competenza di Regioni, Province e Città metropolitane. Per la prima volta dopo molti anni, le Regioni riceveranno fondi per il potenziamento delle strade di loro competenza, mentre 50 milioni di euro sono dedicati alle strade delle aree interne di collegamento con le direttrici principali e con i centri urbani;
  • 1,4 miliardi di euro sono destinati alle autostrade A24 e A25 e alle infrastrutture stradali regionali, in particolare all'Autostrada Tirrenica per migliorare la mobilità di Lazio, Toscana e Liguria, e alla realizzazione dell'autostrada Cispadana.

 

Infrastrutture idriche e opere pubbliche

La Legge di Bilancio prevede 440 milioni di euro dal 2022 al 2027 per la realizzazione del “piano invasi” basato su progetti già disponibili, rafforzando ulteriormente l’impegno senza precedenti (3 miliardi di euro) per il miglioramento delle infrastrutture idriche previsto dal PNRR.

L’investimento del Mims sulle risorse idriche è fondamentale per colmare l’attuale gap infrastrutturale, soprattutto nel Mezzogiorno, e assicurare una loro gestione più efficiente nel quadro delle politiche nazionali di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

Nell’ottica di utilizzare al meglio tutte le risorse messe in campo e abilitare un settore chiave come quello delle opere pubbliche, sono previsti fondi per 255 milioni di euro a supporto del completamento di opere avviate e per la demolizione di quelle abusive, nonché per l'adeguamento dei contratti per opere pubbliche a causa dell'aumento dei prezzi delle materie prime.

 

Gli investimenti per le Olimpiadi Milano-Cortina e per il Giubileo

Per i due grandi appuntamenti internazionali, le Olimpiadi del 2026 e il Giubileo del 2025, la Manovra ha individuato:

  • 384 milioni di euro di investimenti aggiuntivi per l'appuntamento di Milano-Cortina;
  • 1,3 miliardi di euro per la progettazione e realizzazione delle opere funzionali al Giubileo.

 

Il rafforzamento della flotta navale e la digitalizzazione del MIMS

Agli investimenti sopra elencati, si aggiungono altri interventi che riguardano:

  • l'ammodernamento della flotta che opera nelle attività di Search and Rescue (SAR) effettuate dalle Capitanerie di Porto per garantire un efficace presidio del mare e delle operazioni di soccorso (300 milioni di euro);
  • la digitalizzazione delle attività del Ministero per migliorare il lavoro dei Provveditorati e delle Motorizzazioni Civili (8 milioni di euro). 


SETTORI, INVESTIMENTI, RISORSE

CONSULTA LA TABELLA RIEPILOGATIVA DEL MIMS 


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