Infrastructure Academy di Hilti Italia: dalla teoria alla pratica, come rendere sostenibili i progetti infrastrutturali
Progetti e cantieri sostenibili garantiscono allo stesso tempo produttività e sicurezza nel settore delle infrastrutture. Lo si è compreso bene alla Infrastructure Academy di Hilti Italia dove grazie a tavole rotonde e casi studio si è voluto fare il punto sugli aspetti di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione nelle infrastrutture.
Si è conclusa con successo la terza edizione dell’Infrastructure Academy di Hilti Italia, la conferenza dedicata all’innovazione infrastrutturale nel mercato delle costruzioni, organizzata in collaborazione con AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili), focalizzata su temi di grande attualità come digitalizzazione, innovazione e sostenibilità.
Produttività e sicurezza nel settore delle infrastrutture
La giornata ha previsto due tavole rotonde e diversi case studies che hanno evidenziato come progetti e cantieri sostenibili possano al contempo garantire produttività e sicurezza nel settore delle infrastrutture, grazie anche alla presenza di rappresentanti di realtà come ANAS, STUDIO SPERI, ICMQ, SINA, ASPI, AMPLIA Infrastructure, ITALFERR, ANCE Roma e TELT.
La sostenibilità: attuazione attraverso una convergenza di pratiche
La sostenibilità nell’ambito delle infrastrutture è cosa viva e va “esercitata” tutti i giorni, grazie ad una pragmatica convergenza di pratiche, emerse durante l’Infrastructure Academy:
- Protocolli, veri e propri abilitatori, come per esempio ENVISION®. Un sistema di rating che permette di valutare la sostenibilità di tutte le tipologie di infrastrutture, di qualsiasi dimensione e tipologia, a 360° e attraverso tutto il ciclo di vita dell’opera, dalla sua pianificazione e progettazione, alla realizzazione, fino all’operation e al fine vita. Il protocollo spinge verso un approccio olistico alla sostenibilità guardando a tutti gli aspetti che sono interconnessi tra loro. Sposta così la visione dalla valutazione dei soli aspetti ambientali (che in Italia sono quelli maggiormente normati) ed include quelli sociali, di confronto con la comunità, di resilienza dell’opera, di valutazione economica, anche in relazione alla creazione dell’indotto in uno specifico contesto.
- Le Metodologie e le Certificazioni, come LCA (Life Cycle Assesment) ed EPD (Environmental Product Declaration). LCA è in grado di misurare l'impatto ambientale di un'opera lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione dei materiali alla costruzione, dall'uso alla manutenzione, fino alla dismissione e permette di individuare strategie più sostenibili, riducendo l'impronta ecologica delle infrastrutture. EPD è un'etichetta ambientale di tipo III, conforme agli standard ISO che si basa sui risultati dell'LCA e fornisce informazioni trasparenti e verificabili sull'impatto ambientale di un prodotto lungo il suo ciclo di vita, rendendo anche possibile il confronto di prodotti simili.
- I Position Paper di AIS, documenti di indirizzo metodologico a disposizione di progettisti e imprese che consentono di individuare gli obiettivi di sostenibilità e definire le strategie, sia nei singoli aspetti, che più in generale rispetto al cantiere nel suo insieme. Inoltre, grazie all’elaborazione di metriche e punteggi permettono di valutare in quale classe di sostenibilità̀ si colloca l’opera.
- La digitalizzazione, un potenziale facilitatore strategico per migliorare sia la produttività che la sostenibilità dei cantieri e delle opere. Secondo un recente studio CRESME, negli ultimi 30 anni la produttività nell’ambito dell’edilizia è diminuita di 20 punti. La digitalizzazione, attraverso ad esempio BIM e pre-industrializzazione, offre grandi opportunità di cambiamento.
- La comunicazione con la comunità: nel rapporto di KPMG Emerging Trends in Infrastructure, si evidenziava il crescente ruolo dei cittadini e degli stakeholder sociali rispetto alle scelte e ai processi decisionali, progettuali e costruttivi di opere ad alto impatto sui territori. Secondo il report “la consapevolezza e l’interesse pubblico nei confronti della resilienza e della sicurezza delle infrastrutture non è mai stata così alta.” La “territorializzazione dell’opera”, attraverso la costruzione di un dialogo con il territorio e politiche di inclusione per il benessere della comunità diventa pertanto un fattore strategico.
Costruire per il futuro: impatto ambientale e sociale delle infrastrutture
Pensiero, progetto, cantiere e opera finale devono nascere sostenibili e continuare ad esserlo per l’intero ciclo di vita dell’infrastruttura.
È innegabile che la sostenibilità abbia sia un valore che un costo aggiuntivo per le imprese, stimato tra il 4% e il 6% dei ricavi, secondo uno studio ANCE.
L'idea che investire nelle pratiche sostenibili implichi maggiori costi è una percezione comune e diffusa, ma a lungo termine questa scelta si rivela proficua. Ottimizzando gli investimenti lungo tutta la catena del valore e nel rispetto delle normative, le imprese possono ridurre notevolmente interruzioni, rallentamenti e penali.
Tutto questo si traduce in una gestione dei cantieri più efficiente e in un maggiore ritorno economico. Un cambio di paradigma che richiede tempo e l’impegno di tutti.
HILTI
Il Gruppo Hilti fornisce all’industria mondiale delle costruzioni e dell’energia prodotti, sistemi, software e servizi tecnologicamente all'avanguardia. Con circa 34.000 dipendenti in oltre 120 paesi, l'azienda è sinonimo di relazioni dirette con i clienti, qualità e innovazione. Hilti ha generato un fatturato annuo di oltre 6,5 miliardi di CHF nel 2023. La sede del gruppo Hilti si trova a Schaan, Liechtenstein, sin dalla sua fondazione nel 1941. L'azienda è di proprietà privata della Martin Hilti Family Trust, che ne garantisce la continuità a lungo termine. L’obiettivo del Gruppo Hilti è Making Construction Better, grazie alla passione del suo team e ad una cultura attenta, inclusiva e orientata alle prestazioni. L’azienda è presente in Italia da 70 anni con sede centrale a Sesto San Giovanni, nel milanese, e conta 70 Hilti store sul territorio nazionale.
Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS)
L'Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS) promuove la diffusione della cultura della progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Attraverso studi, ricerche, seminari e convegni, AIS sensibilizza l'intera filiera delle infrastrutture nell'applicazione di strumenti e metodologie innovative. L'Associazione si impegna a sostenere la digitalizzazione e soluzioni tecnologiche avanzate, contribuendo a una pianificazione coerente con gli obiettivi dell'ONU e dell'European Green Deal. AIS si caratterizza come un Think Tank di eccellenza, interlocutore autorevole per istituzioni pubbliche e private, e mira a diffondere una cultura della sostenibilità in Italia.
Digitalizzazione
News e approfondimenti che riguardano, in generale, l'adozione di processi e tecnologie digitali per la progettazione, la costruzione e la gestione dell'ambiente costruito.
Infrastrutture
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Sostenibilità
Con questo Topic riportiamo quanto pubblichiamo su quello che riguarda il tema della sostenibilità: gli accordi internazionali e nazionali, i protocolli di certificazione energetici ambientali, le news e gli approfondimenti scientifici, i commenti.
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