Industria della Ceramica Italiana: i dati di mercato relativi al 2024

L’andamento dell’industria italiana delle piastrelle nel 2024

Il preconsuntivo 2024 elaborato da Prometeia, l’industria italiana delle piastrelle di ceramica chiude il 2024 con un lieve aumento nei volumi di vendita, pari a 376 milioni di metri quadrati (+1,9% rispetto al 2023), a fronte di una contrazione della produzione del -2%. La domanda ha mostrato stabilità sul mercato domestico e andamenti diversificati nei mercati esteri, con un recupero in Nord America e Asia. Rispetto ai livelli pre-pandemia, si registra una flessione complessiva dei volumi del -7,5%.

Le sfide europee e le prospettive di competitività

La competitività futura dell’industria dipenderà da decisioni europee chiave, tra cui il Clean Industrial Act, la revisione del sistema ETS sulle emissioni di CO₂, le norme BREF Ceramico e le politiche contro la concorrenza sleale. Le criticità riguardano costi energetici elevati, norme ambientali troppo stringenti e l’assenza di misure di difesa commerciale adeguate contro le importazioni a basso costo.

Le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Ceramica

Il Presidente di Confindustria Ceramica, Augusto Ciarrocchi, ha sottolineato la necessità di una decarbonizzazione pragmatica, compatibile con le tecnologie disponibili, e di rivedere il sistema ETS per eliminare speculazioni che penalizzano le imprese. Ha inoltre criticato i limiti tecnici irrealistici previsti dalle norme BREF Ceramico e chiesto un mercato energetico europeo più armonizzato per risolvere il problema dei costi elevati.

“Il contesto competitivo nel quale le nostre aziende sono chiamate ad operare sarà determinato da decisioni di straordinaria importanza che l’Europa prenderà nei prossimi mesi, per le quali chiediamo il supporto ed il sostegno di tutte le istituzioni nazionali ed europee. Siamo a favore di una decarbonizzazione pragmatica, che avvenga in tempi adeguati alle tecnologie realmente disponibili, evitando però di continuare a penalizzare la nostra industria che, grazie ai rilevanti investimenti fatti nel corso degli anni, ha già avviato percorsi con riduzione nelle emissioni che non hanno pari nel contesto internazionali. E’ essenziale che nella definizione delle norme in tema ambientale si abbandoni l’approccio ideologico fin qui seguito - che definisce aprioristicamente il traguardo ed i tempi -, senza considerare quali siano i possibili percorsi da intraprendere per arrivare al risultato."

Le criticità del commercio internazionale

Le importazioni di ceramica a basso costo da paesi come l’India e la Cina rappresentano una minaccia. Si chiede un aumento dei dazi antidumping e l’approvazione del marchio di origine obbligatorio (“made in”) per contrastare la concorrenza sleale e l’italian sounding. Preoccupano anche i rischi di nuove tariffe all’import negli Stati Uniti, che potrebbero influire negativamente sul flusso di esportazioni italiane.

Infrastrutture e competitività territoriale

Le infrastrutture a supporto dei distretti ceramici sono cruciali per la competitività. La Bretella Campogalliano Sassuolo è attesa a passaggi fondamentali, tra cui l’approvazione del project financing complessivo per l’ammodernamento della rete autostradale. Questi interventi sono strategici per sostenere l’industria ceramica nei principali distretti produttivi italiani.