Indagine ISPO per ATECAP: la percezione del calcestruzzo tra gli italiani
Importanza, immagine e ipotesi di certificazione
Chi compra casa, o chi è in procinto di farlo, quanto prende in considerazione la qualità dei materiali di costruzione? Quanto le proprietà del calcestruzzo sono note alla popolazione, ossia ai non addetti ai lavori, e di che immagine gode questo materiale leader del panorama edilizio del nostro Paese, dove oggi se ne affacciano altri, come l’acciaio ed il legno, che indubbiamente fanno leva su un portato evocativo di ecosostenibilità? Sarebbero pronti gli acquirenti ad accogliere – e quindi poi a richiedere – una certificazione di qualità per i materiali costruttivi della propria abitazione?
Rispondere a questi interrogativi significa sondare l’esistenza e la diffusione di una «cultura del calcestruzzo» tra la popolazione italiana, ossia all’interno di quel target che da un lato rappresenta l’utente finale del processo che va dall’atto progettuale alla fruizione del calcestruzzo, passando per la sua miscelazione e messa in opera, dall’altro costituisce anche un attore che, dal basso, può effettivamente condizionare i processi delle fasi precedenti: una diffusa cultura del calcestruzzo, ossia una diffusa attenzione ai materiali di costruzione tra gli acquirenti di casa, secondo ATECAP potrebbe rappresentare un terreno fertile per accogliere, e quindi poi pretendere, una certificazione di qualità dei materiali costruttivi.
Rispondere a questi interrogativi significa inoltre comprendere se esiste effettivamente a livello di popolazione italiana una associazione, una sovrapposizione, tra calcestruzzo (noto nel discorso comune come cemento armato) e cementificazione, fortemente connotata in senso negativo.
ATECAP è attiva da anni nel monitoraggio della cultura del calcestruzzo tra la popolazione italiana e lo studio condotto quest’anno rinsalda la collaborazione con ISPO avviata nel 2000 in occasione del primo studio quali-quantitativo sulla percezione delle opere edilizie in Italia.
L’IMPORTANZA DEGLI ASPETTI STRUTTURALI DEGLI EDIFICI
ISPO Ricerche ha affiancato ATECAP nello studio degli atteggiamenti e delle opinioni della popolazione italiana, in particolare dei già proprietari di casa e di coloro che sono in procinto di acquistarla, al fine di rilevare il livello di attenzione nei confronti dei materiali di costruzione delle abitazioni, l’immagine del calcestruzzo e la disponibilità ad accogliere una eventuale certificazione di qualità per i materiali costruttivi, alla stregua di quella energetica ormai entrata nel discorso comune.
L’indagine, che ha coinvolto 600 responsabili della gestione economica del rispettivo nucleo familiare, un campione statisticamente rappresentativo del target di riferimento, ha evidenziato in primo luogo come la qualità ai materiali di costruzione (definiti come quei materiali utilizzati per mura, fondamenta, ecc.) sia uno dei principali fattori-guida per la scelta della casa d’acquistare. Al di là infatti dell’aspetto economico e del luogo dove sorge l’abitazione (che si è chiesto agli intervistati di immaginare che fossero già stati soddisfatti) quasi 1 rispondente su 3, il 31%, ha citato la qualità dei materiali costruttivi. Solamente la luminosità dei locali ha ottenuto più citazioni, ossia il 37%. Inoltre, un altro 25%, quindi 1 su 4, ha indicato la sicurezza antisismica.
Certamente, questi risultati denotano un elevato livello di attenzione ai materiali costruttivi, tanto più che nei passaggi precedenti dell’intervista non si era mai fatto riferimento ad aspetti costruttivi, né tantomeno al calcestruzzo. Non è da escludere che i recenti avvenimenti sismici a L’Aquila e in Emilia abbiano innalzato il livello di attenzione ed aumentato la sensibilità della popolazione proprio nei confronti degli elementi strutturali degli edifici. Infatti, chiamati ad indicare con un voto da 1 a 10 il livello di importanza di alcune caratteristiche che potrebbe possedere una casa (ossia durevolezza, sicurezza antisismica, qualità dell’isolamento termico ed acustico, efficienza energetica, eco sostenibilità, e giovane età della casa), è proprio alla sicurezza antisismica che gli intervistati attribuiscono il voto più elevato (9,2).
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