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Incentivi su ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico: Osservazioni e proposte.

L’art. 3 del disegno di legge di bilancio 2018 contiene alcune novità riguardanti l’incentivazione dell’efficienza energetica degli edifici, in consonanza con gli indirizzi pubblicati nel documento di consultazione per una nuova Strategia energetica nazionale (SEN).

Nella documentazione trasmessa dal Governo al Parlamento sono forniti i dettagli e le motivazioni delle modifiche proposte, che in questo articolo commentiamo al fine di promuovere un ulteriore miglioramento del sistema incentivante.

Nella parte conclusiva del presente documento sono proposti alcuni emendamenti che riteniamo utili per incrementare l’efficacia del meccanismo, a vantaggio del conseguimento degli obiettivi della Strategia energetica e delle esigenze occupazionali e ambientali del Paese.

Proroga
Le detrazioni per interventi di efficientamento energetico delle singole unità immobiliari1 sono prorogate di un altro anno, fino al 31 dicembre 2018. Alla stessa data è prorogata l’applicazione dell’aliquota maggiorata del 50% (anziché del 36%) per le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie.2
Per la riqualificazione energetica delle parti comuni degli edifici3 la scadenza è tacitamente confermata al 31 dicembre 2021, così come quella per l’adozione di misure antisismiche in ogni tipo di edificio (singolo, condominiale, industriale) ricadente nelle zone sismiche 1, 2 e 3.4 Il più vasto orizzonte temporale conferma dunque l’eminente ruolo strategico attribuito dal Governo al miglioramento energetico in ambito condominiale e a quello sismico in generale.

Revisione della struttura delle aliquote
Come indicato anche nel documento di consultazione della nuova SEN, la Relazione illustrativa ritiene “particolarmente importante modulare la percentuale di detrazione in relazione al risparmio atteso, considerando l’intera vita tecnica dell’intervento, al fine di premiare gli interventi più efficienti e orientando il meccanismo verso interventi radicali sull'edificio (deep renovation) con miglior rapporto costo-efficacia.” Il processo di orientamento è iniziato un anno fa con l’introduzione del cosiddetto ecobonus condomini che, rispetto alla misura ordinaria dell’incentivo (65%), premia con una intensità maggiore (70%) gli interventi di riqualificazione che riguardano una porzione rilevante dell’involucro degli edifici condominiali (almeno il 25% dell’intera superficie disperdente), e in misura ancora superiore (75%) gli interventi in grado di conseguire una particolare qualità della prestazione energetica invernale ed estiva dell’edificio.5
Le maggiori aliquote per gli interventi condominiali sono confermate fino al 2021, è coerente con l’entità dei costi dell’energia risparmiata – ottenibile attraverso le diverse misure di efficientamento - recentemente resi noti da ENEA: “I maggiori risparmi sono associabili in particolare alla sostituzione di serramenti e alla coibentazione di solai e pareti, tipologie di interventi che, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio, risultano essere caratterizzate dal miglior costo efficacia, con un costo sostenuto tra i 9-12 centesimi di euro per ogni kWh di energia risparmiato durante tutta la vita utile dell’intervento”. Il costo medio dell’energia risparmiata con la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale è invece di 21 centesimi di euro per kWh risparmiato.6
Una lettura superficiale della norma attualmente in vigore, dovuta a una formulazione non particolarmente felice e a una terminologia imprecisa, può portare a credere che gli interventi maggiormente premiati siano solo quelli che riguardano le parti comuni dell’involucro, privando il provvedimento della capacità di promuovere gli interventi integrati che comprendono anche le parti di involucro di pertinenza esclusiva (serramenti e porzioni di copertura di singole unità immobiliari) e la sostituzione degli impianti. Non è così.
L’interpretazione corretta è rintracciabile nelle istruzioni fornite dall’ENEA che ha precisato che l’intervento, per beneficiare delle detrazioni al 70-75%, “deve riguardare le parti comuni di edifici condominiali delimitanti il volume riscaldato verso l’esterno e/o i vani non riscaldati e/o il terreno e interessare più del 25% della superficie disperdente” (tale definizione comprende sia le porzioni opache sia quelle trasparenti) e “può comprendere, se i lavori sono eseguiti contestualmente, anche la sostituzione degli infissi e l’installazione delle schermature solari purché inseriti nei lavori previsti nella stessa relazione tecnica di cui al comma 1 dell’art. 8 del D.lgs. 192/005 e s.m.i. ed insistenti sulle stesse strutture esterne oggetto dell’intervento”.7

Lo stesso dovrebbe valere (anche se non è stato ancora precisato dall’ENEA) anche per la sostituzione delle caldaie che, se realizzata contestualmente alla riqualificazione degli involucri, consente di conseguire i maggiori vantaggi energetici e ambientali, e dovrebbe poter beneficiare delle percentuali di detrazione maggiorate.

Sarebbe opportuno approfittare di questo aggiornamento legislativo per rendere più chiara la definizione degli interventi privilegiati (art.14, comma 2-quater del DL 63/2014), facendo semplicemente riferimento alle ristrutturazioni importanti (di primo o secondo livello) di cui al DM “requisiti minimi”, che comprendono tutte le categorie di efficientamento energetico.8
Ciò premesso, si può comprendere facilmente il motivo per cui, dal 2018, sia stata proposta la riduzione dal 65 al 50% delle detrazioni per la sostituzione delle caldaie a condensazione e a biomassa che, in assenza di interventi sul fabbisogno di energia, permettono solo modeste riduzioni dei consumi. Anche la riduzione riguardante finestre e schermature solari può essere condivisa, se si tiene conto che, in ambito condominiale, essa si riguarderà solo la sostituzione in singole unità immobiliari, ovvero un contesto che può assicurare solo ridotte riduzioni del fabbisogno di energia. Se invece la sostituzione sarà effettuata in concomitanza con interventi significativi di efficientamento dell’involucro comune, anche le spese riguardanti elementi di pertinenza delle singole unità immobiliari continueranno a beneficiare della percentuale maggiorata del 70-75%.

PROSEGUE IN ALLEGATO - LINK

NOTE:
1  Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, art. 14, commi 1, 2 lett. b, 2-bis .
2  Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, art. 16, comma 1.
3  Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, art. 14, commi 2 lett. a, 2-quater .
4  Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, art. 16, commi 1-bis , 1-ter , 1-quater .
5  Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, art. 14, comma 2-quater .
6  ENEA, Rapporto annuale 65% (2017) , pag. 20, tabella 3.4.
7  ENEA, Vademecum per l’uso: riqualificazione energetica di parti comuni degli edifici condominiali
 (aggiornato al 10 luglio 2017), pag. 1. La precisazione sarebbe superflua se si riferisse ai serramenti e
alle schermature condominiali e non a quelli delle singole unità immobiliari.
8  Decreto ministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni
energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici, Allegato 1, art. 1.4.1.


RETE IRENE  (Imprese per la Riqualificazione ENergetica degli Edifici) è un network composto da imprese lombarde che da anni operano nel campo della riqualificazione energetica degli edifici, con competenze integrate per la realizzazione di interventi che riguardano tanto l’involucro edilizio, quanto gli impianti tecnologici e la loro gestione.
Sin dalla sua costituzione RETE IRENE ha operato di concerto con organi istituzionali, ordini professionali e associazioni di categoria per promuovere azioni di informazione, sensibilizzazione e formazione rivolte ai cittadini, ai professionisti della progettazione, agli amministratori e gestori del patrimonio immobiliare e agli operatori finanziari allo scopo di diffondere interesse e conoscenza delle tematiche legate alla riqualificazione energetica degli edifici: non solo operatori di mercato quindi, ma promotori della cultura energetica e ambientale.

In particolare, negli ultimi anni ha sviluppato un’intensa attività di analisi delle barriere che ostacolano la diffusione dell’efficienza degli edifici e numerose proposte per migliorare l’efficacia delle policy di stimolo.

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