Incentivi per il miglioramento energetico negli edifici: le opportunità attuali di intervento in ambito termico

Sostenibilità ambientale e climatica: l'Italia ha adeguato le politiche e le norme per rispondere alle sfide

Il miglioramento energetico degli edifici è una priorità strategica per l'Italia, sia per ridurre i consumi energetici e le emissioni di gas serra, sia per migliorare il comfort abitativo e la qualità della vita degli italiani. Inoltre, la crescente consapevolezza dell'importanza dell'ambiente è un altro fattore che sta contribuendo alla crescita degli interventi di efficienza.

Le persone, infatti, sono sempre più consapevoli dell'impatto ambientale dell'energia. Gli interventi di efficienza energetica possono contribuire a ridurre le emissioni di gas serra e a migliorare la qualità dell'aria.
In questo contesto politico, influenzato dalla necessità di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ambientale e climatica stabiliti dall’Unione europea, l’Italia ha dovuto adeguare le proprie politiche e normative per rispondere a queste sfide globali, inclusa la riduzione delle emissioni di gas serra e l’adozione di fonti energetiche più sostenibili.

Gli incentivi disponibili nel 2023

A tal fine, il Governo italiano ha messo a disposizione una serie di incentivi fiscali per promuovere gli interventi di riqualificazione energetica ivi compresi quelli per gli interventi in ambito termico. In particolare, il Superbonus è l'incentivo più vantaggioso, il quale permetteva fino al 2022 di recuperare il 110% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica.

Nel 2023, gli incentivi per il miglioramento energetico degli edifici sono stati oggetto di alcune novità. Infatti, il governo ha deciso di attuare delle politiche di ridimensionamento portando dal 1° Gennaio 2023, per la generalità dei casi, la detrazione fiscale applicabile dal 110% al 90% con l'emanazione del Decreto Aiuti Quater. Inoltre, dal 17 Febbraio 2023 è stato previsto lo stop dello sconto in fattura e della cessione del credito con il DL n. 11 del 16/02/2023. Ma non è finita qui, perché la detrazione del 90% si applicherà fino al 31 dicembre 2024, con un'ulteriore riduzione al 70% nel 2025 e al 65% nel 2026.
Nel 2023, inoltre, l'Ecobonus 65% ha registrato una forte crescita di interesse da parte dei cittadini e delle imprese. Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui la proroga della detrazione fiscale, l'aumento dei costi energetici e la crescente consapevolezza dell'importanza della riqualificazione energetica, oltre al fatto che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024.

La detrazione fiscale del 65% è applicabile per i seguenti interventi:

• Interventi di isolamento termico dell'involucro edilizio (pareti, pavimenti, coperture);
• Sostituzione degli infissi;
• Installazione di schermature solari;
• Sostituzione impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione o pompe di calore;
• Sostituzione degli impianti di produzione di acqua calda sanitaria;
• Installazione di impianti solari termici;
• Installazione di pompe di calore;
• Installazione di impianti a biomassa.

Per usufruire dell'Ecobonus 65% è necessario che gli interventi siano realizzati da un'impresa qualificata e che siano rispettati i requisiti tecnici previsti dalla normativa. La detrazione fiscale del 65% può essere fruita in 10 quote annuali di pari importo. Anche in questo caso non è più possibile usufruire dello sconto in fattura.

Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico, nel primo semestre del 2023 sono stati presentati oltre 200.000 nuovi Bonus 65%, corrispondenti a 2,5 miliardi di euro, con un aumento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il motivo è semplice: l'ecobonus 65% è un'agevolazione più svantaggiosa rispetto al Superbonus 110%, tuttavia l'ecobonus 65% è più semplice da applicare, in quanto non richiede il miglioramento di due classi energetiche. Inoltre, è applicabile a un numero maggiore di interventi rispetto al Superbonus 110%. Infine, Il 65% è valido per tutti i contribuenti, sia persone fisiche che imprese al contrario del superbonus che invece incentiva esclusivamente i privati, le onlus e i siti ecclesiastici.
Oltre al Superbonus e al Bonus 65%, sono disponibili anche altri incentivi per la riqualificazione energetica, quali:

• Ecobonus 50%: detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione;
• Bonus ristrutturazione 50%;
• Bonus mobili ed elettrodomestici: è una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica A+ o superiore, per un massimo di 16.000 euro.

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