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INARCASSA: MA DOVE VAI se la RI - RIFORMA NON LA FAI ?

Si è svolta nella giornata di ieri (26 gennaio 2015) l'incontro "Inarcassa e la sostenibilità sociale del sistema contributivo", organizzato dall'Ordine degli Architetti di Roma In vista delle prossime elezioni di Inarcassa e della formazione del futuro Comitato Nazionale dei Delegati.

Si è svolto il 26 gennaio l'incontro "Inarcassa e la sostenibilità sociale del sistema contributivo", organizzato dall'Ordine degli Architetti di Roma In vista delle prossime elezioni di Inarcassa e della formazione del futuro Comitato Nazionale dei Delegati.

Un evento che Ingenio ha potuto seguire grazie alla ottima diretta streaming che prevedeva uno tra i massimi esperti di Previdenza in Italia, il prof. Massimo Angrisani, docente di Matematica finanziaria all'università La Sapienza di Roma., e poi una tavola rotonda con l'attuale Presidente di Inarcassa, l'arch. Paola Muratorio, il rappresentante di SalvaInarcassa, Ing.Enrico Oriella, il fondatore di Inarcassa Insostenibile, Arch.Marco Lombardini, l'Ing. Marco Belardi per il tavolo degli Ordini, e diversi rappresentanti degli Ordini.

La lunga relazione del Professore Angrisani ha avuto tre pregi - chiara, pur essendo complessa la materia trattata, completa, perchè è entrata in molti aspetti della riforma di Inarcassa, e tecnica, ossia non ha prestato il fianco a manipolazioni politiche.

Speriamo che l'Ordine di Roma possa metterla a disposizione sul Web.

E dalla relazione sono emersi questi giudizi:

  • la riforma non mette in sicurezza le pensioni del futuro, perchè non tiene conto dell'evoluzione demografica e reddituale del paese
  • la riforma non gestisce in modo corretto i redditi bassi, sia sotto il profilo della raccolta che della futura erogazione di una pensione minima
  • la riforma non sta portando a una corretta gestione e valorizzazione del patrimonio, ch'è il vero strumento per poter assicurare una sostenibilità della cassa
  • la riforma non ha considerato in modo sufficiente un principio di solidarietà tra vecchi e giovani iscritti

Critiche che hanno portato ovviamente ad animare la tavola rotonda e anche il pubblico, portando due possibili scelte: "Manutenzione" o ricostruzione ex novo della riforma previdenziale del 2012 di Inarcassa.

Le due linee di pensiero, la prima della presidente dell'ente pensionistico di ingegneri ed architetti, Paola Muratorio, la seconda delle 'correnti' sorte negli ultimi anni ('Salva Inarcassa', coordinato da Enrico Oriella, 'Inarcassa Insostenibile' guidato da Marco Lombardini, cui si uniscono le posizioni di Marco Belardi, presidente dell'ordine degli ingegneri di Brescia e di Paola Ricciardi, consigliere dell'ordine degli architetti di Roma).

Va subito fatta una osservazione. Il fatto che il Presidente Muratorio sostenga l'ipotesi del miglioramento è già una ammissione di non adeguatezza dell'attuale riforma. In tutte le precedenti uscite dell' "Architetto di Ferro" della previdenza privata si era evidenziato il valore di questa riforma mettendo l'accento sui difetti della riforma INPS (ormai benchmark stabile delle valutazioni muratoriane). Arrivare quindi a affermare che sia utile un miglioramento della riforma, anzi sostenere in più riprese che sarebbe già stata favorevole ad applicare alcuni cambiamenti (riduzione delegati, per esempio) è decisamente una novità, anche se resta il dubbio, sollevato dagli ing. Oriella e Belardi, se la Presidente era d'accordo allora perchè non lo si è fatto !!!

E Oriella condensa così le linee d'intervento che vorrebbe attuare, in vista delle votazioni di marzo per il rinnovo dei vertici dell'ente: la "riduzione del contributo minimo in relazione alla capacità reddituale, calcolo ed erogazione di una prestazione di base garantita, certa e sicura, tasso di capitalizzazione adeguato a un ritorno dell'investimento così come atteso dall'iscritto".

Oriella torna molte volte sul principio di solidarietà e quindi sulla necessità di equilibrare il trattamento di giovani e vecchi iscritti, perchè come ha affermto il prof. Angrisani "se non ci fossero i debiti con i vecchi la nuova riforma costerebbe meno ai Giovani, a cui converrebbe partire da un punto zero che dall'attuale situazione".

E, conclude, "piena trasparenza di Inarcassa, attraverso la conoscenza di tutto il processo decisionale". Trasparenza che oggi ancora manca, e che il pubblico chiede a gran voce: arrivare alla pubblicazione dei verbali.

Il tema della valorizzazione del Patrimonio è stato toccato da Oriella e ripreso da Marco Belardi, che rappresentava il tavolo creato dagli Ordini degli Ingegneri su Inarcassa.

Belardi che è entrato in modo secco sui dati dei bilanci, della redditività, e quindi ha espresso un forte giudizio negativo sulla gestione del patrimonio. Molto ritwittaati gli interventi di Belardi, che quindi ha toccato un nervo scoperto: come è possibile ottenere rendimenti così bassi con un patrimonio di 8 miliardi, e perchè c'è così poca trasparenza nella gestione del patrimonio.

Belardi riprende infatti l'intervento Angrisani, e la necessità che la riforma di INARCASSA tenga in conto dello sviluppo demografico, anche perchè "la laurea in ingegneria continua ad avere un forte appeal, ma vi sono poi delle specializzazioni che non danno una immediata risposta di lavoro e di conseguenza molti giovani aprono la partita Iva come propria soluzione al problema del lavoro.


Accuse a cui la Muratorio a reagito perentoriamente, dando di fatto dei populisti a Oriella e Belardi, ed evidenziando due aspetti importanti: per l'approvazione della riforma sono stati fatti incontri preventivi in molte "piazze" del territorio e che in questi due anni nessuno abbia fatto proposte chiare di modifica della RIforma.

Accusa a cui è toccato rispondere a  Lombardini di Inarcassa Insostenibile,  "le nostre proposte sono  in chiaro anche sul sito di Inarcassa insostenibile".

 

E a cui hanno reagito in modo forte anche Oriella e Belardi; quest'ultimo ha proprio evidenziato che non ritiene corretto che in una tavola rotonda invece di rispondere alle domande o portare le proprie idee si cerchi di sminuire l'avversario politico.

La splendida - e non solo come organizzatrice - arch. Ricciardi ha rincarato la dose, osservando che anche alcuni degli ultimi provvedimenti di INARCASSA potrebbero essere letti in chiave elettorale (tranne la lettera inviata prima del tempo da Santoro agli iscritti della Sicilia, che è difficile pure da definire e si spera in un atto di chiarezza da parte di Inarcassa su questo comportamento censurabile).

La tavola rotonda si è conclusa con un momento di gossip: perchè Paola Muratorio non si ricandida ? secca la risposta dell'interessata: perchè i pensionati devono starsene a casa.

Per una volta siamo d'accordo con la Presidentessa, e varrebbe applicare la regola anche per CNI e CNAPPC. La facciamo diventare una #proposta ? #straseneacasa