Impresa Pizzarotti: l’approccio Open Innovation per favorire la sostenibilità

La sostenibilità è uno dei vari driver dell'Innovazione e al giorno d'oggi la sfida che ha davanti il Paese è talmente grande che nessuna impresa può affrontarla da sola.

L'Open Innovation, strumento che ormai ha 20-25 anni di vita e di dimostrazione di efficacia a livello mondiale, sostanzialmente collega i vari operatori della filiera.

“Automaticamente noi riteniamo che collegando vari operatori della filiera si riesca sostanzialmente ad anticipare in fase di progettazione una serie di tipiche problematiche delle opere, soprattutto di quelle complesse, e sfruttare al massimo le tecnologie non solo disponibili nel momento della progettazione ma anche quando l'opera sarà realizzata.” sostiene Carlo Luzzatto, Amministratore Delegato di Impresa Pizzarotti.

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Sostenibilità di un’opera significa occuparsi simultaneamente di quelli che sono i problemi dell'intero ciclo di vita dell'opera stessa. Già in fase di progettazione si pongono tutti i problemi della progettazione, della costruzione, della gestione, della manutenzione fino allo smaltimento.

Digitalizzazione e collaborazione come strumenti per la sostenibilità

Le piattaforme informatiche utilizzate con l’approccio Open Innovation sono molto potenti e consentono una estrema rapidità di connessione di tutti i vari attori, modificando le dinamiche della filiera stessa.
Impresa Pizzarotti crede che, come in tutti i network, più si lavora sulle stesse piattaforme, più alto a livello qualitativo sarà il risultato finale.

Un’altra grande potenzialità dell’approccio Open Innovation è che mette in comunicazione imprese che tradizionalmente non erano neanche considerate parte della stessa filiera; si introduce un'innovazione a livello di progettazione e ingegneria civile ma si mettono in comunicazione i mondi
dell'ingegneria civile con quello della tecnologia digitale, ad esempio, fondamentalmente collaborando sulla stessa piattaforma in tempo reale.

“Questo è un metodo, secondo noi, estremamente potente e che abbiamo implementato qualche mese fa attraverso l'intera filiera. Può collegare e anche stimolare collaborazioni che in taluni casi possono comprendere, nei diversi step della filiera, aziende che sono concorrenti, favorendo fenomeni di competition (collaborazione tra concorrenti), termine anglosassone nato dalla fusione delle parole cooperation e competition.”

Carlo Luzzatto è intervenuto come relatore durante il Convegno “INFRASTRUTTURE DOMANI - Tecnologia, Sostenibilità, Innovazione” tenutosi lo scorso 7 marzo a Torino e organizzato dall’Ordine degli ingegneri di Torino, in collaborazione con Harpaceas e Masera Engineering Group e il patrocinio di Politecnico di Torino, CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani), AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili), PIARC (Associazione mondiale della strada) e MASTER (Associazione MAterials and Structures, TEsting and Research).

Il convegno è stato moderato dall' Ing. Andrea Dari, Direttore ed Editore di Ingenio, media partner dell'evento.