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Impianti centralizzati: in arrivo la norma sulla ripartizione delle spese

L’obiettivo è quello di incentivare la razionalizzazione dei consumi e il contenimento degli sprechi, pur salvaguardando il comfort abitativo.

L’obiettivo è quello di incentivare la razionalizzazione dei consumi e il contenimento degli sprechi, pur salvaguardando il comfort abitativo.
 
Sino al 13 giugno 2016 tutti gli interessati potranno inviare il proprio commento (>> vai alla pagina dell’Inchiesta finale) in merito al progetto di norma E0208F600 "Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria - Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, estiva e produzione di acqua calda sanitaria". Tale norma sostituirà la UNI 10200 del 2015, e sarà da applicarsi a tutti gli edifici con impianti centralizzati, come i super condomini con centrale termica a servizio della struttura condominiale, provvisti o meno di contatori di fornitura condominiali in ingresso ai singoli fabbricati, e anche gli edifici allacciati alla fornitura energetica da rete di teleriscaldamento.  Le indicazioni fornite dalla norma riguardano in particolare gli impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale con o senza produzione di acqua calda sanitaria.
 
La norma andrà applicata in tutti i casi, sia se sono presenti dispostivi di contabilizzazione o meno, generatori singoli o multipli, alimentati da uno o più vettori energetici e se gli impianti sono asserviti a uno o più servizi. Si ricorda comunque che, secondo il D. Lgs. 102/2014 (che recepisce la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica), entro il 31 dicembre 2016 è obbligatoria l'installazione di dispositivi specifici per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore nei condomini e negli edifici polifunzionali, riforniti da una fonte di riscaldamento o raffreddamento centralizzata.
 
Per i diversi tipi di impianti elencati precedentemente, sono stabiliti i criteri di ripartizione delle spese, che sono proporzionali ai prelievi effettivamente registrati.  Nel progetto di norma sono esplicitati i modi di determinazione ed i criteri di ripartizione della cosiddetta componente involontaria, dovuta alle dispersioni dell’impianto.  Viene quindi tenuta in conto la distinzione tra i consumi volontari delle singole unità immobiliari da tutti gli altri consumi.
 
Nelle appendici al progetto di norma viene inoltre fornita una sintesi delle differenti soluzioni impiantistiche, sono proposte delle linee guida per la progettazione dei sistemi di contabilizzazione e sono fornite indicazioni in merito alla rendicontazione dei costi di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria, al fine di favorire la trasparenza nei confronti dell’utilizzatore finale dei servizi considerati.
 
La norma è indirizzata ai progettisti, ai gestori del servizio di contabilizzazione, ai manutentori e utilizzatori degli impianti di climatizzazione, nonché agli amministratori condominiali, quali soggetti preposti alla ripartizione delle spese di climatizzazione invernale, climatizzazione estiva e acqua calda sanitaria.
 

Data la vastità del parco immobiliare italiano, stimato in circa 1 milione di condomini e 27 milioni di unità immobiliari, è possibile ipotizzare che siano numerose le nuove opportunità di lavoro offerte dalla contabilizzazione del calore, soprattutto per i professionisti, che devono produrre il progetto dell’impianto di contabilizzazione e nella redazione dei prospetti di spesa, e poi possono affiancare l’amministratore nella formulazione dei consuntivi di spesa stagionali.