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Impermeabilizzazione di fondazioni in falda con utilizzo di membrane polimeriche prefabbricate (tpo e pvc-p)

Impermeabilizzazione di fondazioni in falda con utilizzo di membrane polimeriche prefabbricate (tpo e pvc-p)

Con sistema di tenuta collaudabile, con possibilita’ di drenaggio, recupero e smaltimento delle acque in caso d’infiltrazione

TPO è l’acronimo di Flexible Polypropylene Alloy (lega di polipropilene flessibile).
Le poliolefine sono, in generale, polimeri termoplastici caratterizzati da elevata stabilità chimica.Il polipropilene, ad esempio, è una poliolefina; la sua molecola contiene solo atomi di idrogeno e di carbonio; è intrinsecamente dotato, oltre che di elevata resistenza chimica, anche di elevata resistenza agli U.V., di notevoli caratteristiche meccaniche, di elevato punto di fusione.

Nel suo stato originario anche il polipropilene è piuttosto rigido, ma i più recenti progressi della chimica macromolecolare delle poliolefine hanno consentito di operare una importante modifica della morfologia genetica del polipropilene, grazie alla quale, già durante la fase di polimerizzazione, è stato possibile incorporare specifici comonomeri di tipo elastico nella matrice termoplastica di base ottenendo una nuova generazione di polimeri elastomerici termoplastici CHE possiedono per natura propria, e non per acquisizione postuma mediante “assemblaggio” formulativo, tutta una serie di ottime qualità di interesse specifico nel settore dell’impermeabilizzazione:

PVC-P è l’acronimo di PoliVinile di Cloruro - Plastificato
Il PVC è il polimero più importante della serie ottenuta da monomeri vinilici ed è una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo.
Puro, è un materiale rigido, ma può essere miscelato anche in proporzioni elevate a composti inorganici e a prodotti plastificanti che lo rendono flessibile e modellabile.

1.  PREMESSA ALLA PROGETTAZIONE DI IMPERMEABILIZZAZIONI DI FONDAZIONI IN FALDA

Non esistendo norme specifiche, per la progettazione di un sistema d'impermeabilizzazione di una fondazione in falda, si può solo far riferimento all'esperienza ultra decennale delle Imprese d'applicazione e delle Ditte di produzione, italiane ed estere, di membrane impermeabili, quindi, almeno per il momento, alle sole regole comunemente acquisite del "ben costruire" o come si suol dire del costruire a "regola d'arte".

Bisogna comunque premettere che un sistema d'impermeabilizzazione in generale, ed in particolare per quanto riguarda le fondazioni, non è composto dal solo "elemento di tenuta" (strato impermeabile), ma da tutta una serie di elementi e strati principali, elementi complementari, sistemi integrativi, ecc. facenti appunto parte integrante del sistema di tenuta all'acqua e quindi indispensabili per la garanzia di funzionamento del sistema stesso.


2.  MEMBRANA IMPERMEABILE PROPOSTA PER LA REALIZZAZIONE DI IMPERMEABILIZZAZIONI DI FONDAZIONI IN FALDA
La membrana impermeabilizzante, di seguito proposta, è sintetica omogenea (non armata), ottenuta per coestrusione di una lega di poliolefine elastomerizzate a base polipropilenica (TPO = Poliolefine Termoplastiche – normalmente: polipropilene elastomerizzato), spessore mm 2.0 prodotta in regime di sistema qualità certificato "ISO 9001" oppure in alternativa in PVC-P (PoliVinilCloruro Plastificato) in spessore mm 2.0 prodotta in regime di sistema qualità certificato "ISO 9001".
La membrana, se in TPO, dovrà essere realizzata con colori contrastanti tra faccia superiore ed inferiore (Signal Layer) per consentire il controllo visivo dell’integrità della stessa, durante e dopo le fasi di posa in opera.
La membrana se in PVC-P dovrà essere di tipo trasparente sempre per consentire il controllo visivo dell’integrità della stessa, durante e dopo le fasi di posa in opera.

3. GARANZIE DI TENUTA DELLE IMPERMEABILIZZAZIONI DI FONDAZIONI IN FALDA

Questo tipo di sistema d'impermeabilizzazione sarà collaudabile, per quanto riguarda la sua funzionalità di tenuta idraulica, solo ed esclusivamente dopo la sua realizzazione completa, dopo la costruzione delle platee e delle pareti di fondazione e/o controspinta e comunque dopo l'eliminazione della rete di wellpoints.
Ad edificio completato l'elemento di tenuta risulterà praticamente inaccessibile, in caso d'infiltrazioni, per qualsiasi tipo di manutenzione ordinaria o straordinaria, salvo opere a costi assolutamente impensabili che facilmente comporterebbero la completa (o quasi) demolizione di tutto quanto costruito sull'elemento di tenuta (!!!).
Con un elemento di tenuta posato a totale indipendenza è quasi impossibile individuare l'esatto punto di un'eventuale infiltrazione e di conseguenza i motivi e le responsabilità dell'infiltrazione stessa.

Pertanto il tipo di garanzia che può essere data dall'Impresa applicatrice all'Impresa Generale e quindi dall'Impresa Generale al Committente finale è solo relativa alla "funzionalità del sistema impermeabile nel suo complesso" quindi comprensivo di tutti gli strati o elementi principali ed accessori che lo costituiscono, compreso i sistemi di drenaggio, convogliamento e smaltimento delle acque mediante pompe, mettendo quindi, sin dall'inizio in (ipotetico) preventivo l’eventualità che si possano verificare in tutto il periodo dell'anno o solo stagionalmente delle infiltrazioni d'acqua (anche se normalmente di minima entità).

In queste specifiche condizioni bisognerà pertanto mettere in bilancio anche la casualità dell'errore umano durante la posa dell'elemento di tenuta o durante la posa delle platea e delle pareti di fondazione e/o controspinta ed ipotizzare la malaugurata possibilità di accidentali infiltrazioni e quindi premunirsi, già in fase di progetto e realizzazione del fabbricato di sistemi per l’eliminazione dell'acqua alternativi ed integrativi all'elemento di tenuta.

4. SISTEMA DI DRENAGGIO E SMALTIMENTO DELLE ACQUE
Il sistema che viene proposto qui di seguito è quello realizzato con canalette trapezoidali (30-40 cm di larghezza minima, con 12-15 cm di profondità), create nel magrone cementizio che costituirà il piano di posa primario della stratigrafia impermeabile, in corrispondenza al perimetro della fondazione e trasversalmente alla sua superficie ogni 25 – 30 m di lunghezza del fabbricato.
La stratigrafia impermeabile rivestirà, in continuo, la canaletta.
Prima della realizzazione della cappa protettiva posata sulla stratigrafia impermeabile, saranno inseriti, nella canaletta, due tubi drenanti forati in PVC diametro 8-10 cm.
Con materiali inerti drenanti, quali argilla espansa a pezzatura massima o ghiaia tonda lavata di fiume pezzatura 15-30 mm, verranno riempiti i vuoti e pareggiato il livello superiore della canaletta di drenaggio.

Tale sistema di drenaggio avrà funzione di raccogliere l'acqua, eventualmente penetrata attraverso fori causati accidentalmente nell'elemento di tenuta, e convogliarla in apposite vasche di raccolta, adeguatamente dimensionate (realizzate in almeno due angoli del fabbricato), con fondo utile posizionato ad una quota di almeno 80 cm inferiore alla quota di posa dell'elemento di tenuta e rivestite internamente con gli strati impermeabili ed il getto di controspinta sia sul fondo che sulle pareti.
Le vasche, adeguatamente dimensionate, potranno essere utilizzate anche per raccogliere le acque piovane dell’intercapedine o altro e saranno munite di pompe aspiranti, con interruttore a galleggiante e sistema d'espulsione delle acque in fognatura, dopo eventuali trattamenti per le acque non bianche (es. acque provenienti dalle autorimesse).



Vista assonometria degli elementi principali costituenti la preparazione per la realizzazione del sistema di fondazione



Disposizione in pianta degli elementi principali costituenti la preparazione per la realizzazione del sistema di fondazione



Sistema di drenaggio e convogliamento delle acque eventualmente penetrate da infiltrazioni sottofalda

LEGENDA:
  • 1.     Sottofondo in misto di cava compattato
  • 2.     Scavo di alloggiamento vasca
  • 3.     Cappa cementizia (magrone) - piano di posa.
  • 4.     Struttura di fondo della vasca in Cls. armato.
  • 5.     Struttura di parete della vasca in Cls. armato.
  • 6.     Strato di compensazione in feltro non tessuto sintetico (minimo 500 g/m2).
  • 7.     Elemento di tenuta di fondazione realizzato in membrana in TPO o PVC-P omogenei, spessore mm 2.0, saldata per termofusione, a doppia pista.
  • 8.     Elemento di tenuta per rivestimento vasca realizzato in doppia membrana in TPO, spessore mm 2.0, saldata per termofusione, a riquadri separati per ogni faccia interna della vasca.
  • 9.     Saldatura terminale del 2° strato impermeabile della vasca.
  • 10. Strato di protezione in feltro non tessuto sintetico (minimo 500 g/m2).
  • 11. Elemento protettivo verticale realizzato in pannelli di polistirene espanso estruso, spessore 40 mm, densità kg 35/m3, fissato alle pareti mediante idoneo nastro biadesivo.
  • 12. Sistema di drenaggio e smaltimento delle acque realizzato con canalette complete di tubi drenanti ed argilla espansa o ghiaia.
  • 13. 2 tubi forati drenanti flessibili in materiale plastico F 100 mm.
  • 14. Innesto finale (in corrispondenza del getto di controspinta), dei tubi flessibili in tubi in materiale plastico rigido.
  • 15. Riempimento drenante della canaletta con ghiaia lavata di fiume (pezzatura 15-30 mm) o argilla espansa (pezzatura massima).
  • 16. Strato filtrante, posto sopra la canaletta,in feltro non tessuto sintetico (200 g/m2).
  • 17. Strato di separazione in film di LDPE (polietilene a bassa densità) spessore minimo 20/100 di mm.
  • 18. Protezione meccanica in cappetta cementizia, spessore minimo cm 8 (l’eventuale armatura dovrà essere realizzata con fibre di polipropilene mescolate nell’impasto o rete di polipropilene – non vanno usate armature metalliche onde evitare possibili danneggiamenti all’elemento di tenuta).
  • 19. Platea di fondazione e controspinta.
  • 20. Struttura di fondazione e controspinta orizzontale realizzata nella vasca di raccolta acque.
  • 21. Struttura di fondazione e controspinta verticale realizzata nella vasca di raccolta acque.
  • 22. Vaschetta per l’alloggiamento delle bocche di aspirazione delle pompe, ricavata nella struttura di controspinta orizzontale.
  • 23. Soletta di chiusura superiore della vasca, con botola di accesso.
     

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