Impermeabilizzazione coperture: il prodotto è solo una componente del sistema

Progettazione, applicazione, prodotto: 3 pilastri fondamentali per un’impermeabilizzazione efficace

Spesso si tende a considerare un prodotto, se completo di tutte le possibili certificazioni ottenibili presso i laboratori di prova più rinomati, come perfettamente idoneo e funzionale per il suo scopo (tenuta idraulica, isolamento termico, ecc.).

Tuttavia, è essenziale ricordare che il prodotto è solo una parte dell'intero sistema impermeabile e non sempre la più rilevante.

Senza le tre fasi imprescindibili, come la progettazione del sistema impermeabile, la sua corretta applicazione e la manutenzione programmata, in corso d’esercizio, il prodotto applicato non può essere considerato funzionale e tantomeno durevole.

Cosa significa progettare un sistema impermeabile e quali sono, sinteticamente, le regole fondamentali per una corretta installazione?

Di seguito, un pratico e semplice vademecum che evidenzia le regole basilari, che tutti coloro che si occupano d’impermeabilizzazione dovrebbero conosce e seguire attentamente, per garantire una perfetta tenuta idraulica di una copertura. Ricordo al lettore che la “Normativa UNI” in materia esiste ed è accompagnata anche dal “Codice di Pratica delle coperture continue” (testo di primaria importanza, redatto per l’IGLAE - Istituto per la Garanzia dei Lavori Affini all’Edilizia, che è di più facile consultazione ed è stato redatto dallo stesso Autore di questo articolo). Tutti i precedenti documenti tecnici devono essere seguiti scrupolosamente per poter effettivamente progettare ed eseguire un sistema impermeabile a “regola d’arte”.

Progettazione del sistema impermeabile

1. Conoscere esattamente la destinazione d’uso della copertura e l’eventuale presenza di impiantistica in copertura. 
    
2. Se l’opera è un ripristino parziale di una copertura impermeabilizzata già esistente, in cui è previsto di lasciare in toto o parzialmente, in opera la stratigrafia esistente, bisogna verificare lo stato di fatto della copertura da realizzare/ripristinare, con particolare attenzione riguardo: tipologia e stato del supporto strutturale, pendenze e stratigrafia esistente, in tutte le sue componenti e condizione in cui si trovano i vari elementi e strati ancora presenti (fessurazioni, mancanza di vincolo/stabilizzazione, presenza di acqua o solo di umidità, modifiche di forma e altre anomalie).
    
3. Se l’opera è un rifacimento totale bisogna capire e indicare le opere di preparazione necessarie alla posa del nuovo sistema impermeabile, prendendo particolarmente in considerazione, la compatibilità del nuovo sistema impermeabile con i particolari esecutivi presenti in copertura, apportando, se necessario, le eventuali modifiche.
    
4. Se si tratta di un intervento di posa su una copertura nuova, bisogna verificare la tipologia del supporto strutturale e delle pendenze previste, in funzione della destinazione d’uso della copertura e del sistema impermeabile ipotizzato e della tipologia di protezione richiesta.
    
5. Se vi è presenza d’impiantistica in copertura, sarà compito del Progettista prevedere il posizionamento/sollevamento corretto dei vari elementi d’impiantistica (come anche indicato nella Norma 8178/2 e nel Codice di Pratica IGLAE), considerando che durante la vita utile della copertura la stessa dovrà essere obbligatoriamente interessata da manutenzione di carattere ordinario e quando necessario di carattere straordinario.
    
6. Solo dopo le verifiche indicate ai punti precedenti, si potrà definire, progettualmente, la corretta sequenza di tutti gli elementi e strati che compongono il sistema impermeabile, definendo per ognuno, oltre che le caratteristiche prestazionali (certificate dal Produttore) e gli spessori anche la corretta direzione di posa degli elementi e strati (con riferimento alla direzione di pendenza della copertura e/o degli altri strati a diretto contatto), la compatibilità chimico/fisica tra i diversi strati che andranno a contatto e la loro corretta metodologia d’applicazione. Bisognerà inoltre tenere conto che se il lavoro, per qualsiasi motivo non potrà proseguire in continuità (necessità d’essicazione di alcuni componenti, problemi climatici, condizioni metereologiche ecc.), sarà necessario indicare tempi e metodi dell’interruzione momentanea (giornaliera o più lunga) e/o di compartimentazione, a tenuta idraulica, delle sezioni di copertura, totalmente o parzialmente già completate.
    
7. Sarà inoltre compito del Progettista (magari dopo essersi consultato coi Produttori) indicare le corrette metodologie di stoccaggio e protezione dei singoli prodotti presenti a piè d’opera o già in copertura.
8. Sarà sempre compito del Progettista redare, secondo quanto già previsto nella norma 11540, un “manuale di manutenzione della copertura”, che andrà consegnato al Proprietario/Utilizzatore dell’immobile unitamente al progetto della copertura, che a sua volta dovrà tenere un libretto di manutenzione aggiornato.
    
9. Sarà ancora compito del Progettista preparare specifici elaborati e descrizioni riguardanti i singoli particolari esecutivi e i nodi particolarmente complessi. Si rammenta che si possono usare i migliori prodotti presenti sul mercato, posati, nel migliore dei modi possibili, ma se i particolari esecutivi non sono correttamente progettati e/o eseguiti, per essere a tenuta idraulica, nessuna copertura potrà davvero funzionare.

Applicazione del sistema impermeabile

1. L’Impresa Applicatrice dovrà essere scelta solo dopo aver verificato l’effettiva capacità dei suoi Operatori e dei suoi Assistenti tecnici, riguardo la corretta posa dei vari prodotti indicati nel Progetto/Capitolato.
    
2. Per quanto riguarda almeno prodotti di uso non comune, la Direzione Lavori o chi Delegato dovrà verificare che gli Operatori e gli Assistenti tecnici abbiano seguito corsi d’istruzione presso le sedi dei singoli Produttori o di Associazioni di Categoria. 
    
3. Compito della Direzione Lavori, oltre ai classici controlli che le competono, sarà anche quello di verificare il corretto stoccaggio/protezione dei prodotti (come dovrebbe essere già indicato dal Produttore e/o dal Progettista), la corretta sequenza e corrispondenza degli strati e la corretta applicazione degli stessi.
    
4. Sempre compito della direzione Lavori e/o del Capo cantiere, se delegato, bisognerà pretendere che, alla fine della giornata di lavoro, le zone parzialmente o totalmente completate, siano specificatamente protette e compartimentate (anche protezioni momentanee da eventuali precipitazioni meteoriche) o già a tenuta idraulica, per evitare che l’acqua meteorica, eventualmente penetrata tra gli elementi e strati delle zone non completate, possa insinuarsi tra gli elementi e strati delle zone di copertura già completate.

Collaudo di tenuta idraulica del sistema di copertura

Alla fine dei lavori la Direzione Lavori o chi espressamente incaricato, dovrà redare un “certificato di collaudo”, attestante la corretta esecuzione dei lavori e l’effettiva tenuta idraulica della copertura, avvalendosi, se necessario (ma sempre consigliato) dei molti sistemi non invasivi di collaudo e ricerca infiltrazione proposti da Imprese specializzate in questo specifico compito.

ndr. L'articolo in PDF include numerose immagini che mostrano una serie di errori derivanti da scelte di prodotto inadeguate, progettazione errata, sbagliata installazione o mancanza di manutenzione.