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Il ruolo trainante dell’Edilizia all’interno del Recovery Fund (PNRR)

L’edilizia gioca un ruolo fondamentale per il PNRR. La spinta per il settore non verrà unicamente dai fondi stanziati ma anche dalla Riforma della PA e di semplificazione della legislazione. In che modo? Scopriamolo nel dettaglio.

L’edilizia gioca un ruolo fondamentale per il successo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), inviato alla commissione EU lo scorso 30 aprile e che prevede investimenti pari 191,5 miliardi di Euro.

Il documento, nell’analisi "Impatto Macroeconomico delle Misure del Piano" stima, infatti, che utilizzando il modello GEC (Computazionali di Equilibrio Generale) la spesa per investimenti in costruzioni ed opere di edilizia civile rappresenta il 32,6% della spesa complessiva provenienti dalle risorse del Recovery and Resilience Fund, React EU e FSC (Fondo di Sviluppo e Coesione), e di gran lunga la porzione maggiore.

La spinta per il settore edile non verrà unicamente dai fondi stanziati ma anche dalla Riforma della Pubblica Amministrazione e di semplificazione della legislazione. In che modo? Scopriamolo nel dettaglio.

 

Efficientamento energetico e semplificazioni in materia edilizia al centro del PNRR

Nella prima sezione del piano dedicata alla Riforma della Pubblica Amministrazione, si fa infatti riferimento ai colli di bottiglia individuati che riguardano “l’efficientamento energetico degli edifici (Superbonus) e la rigenerazione urbana (edilizia urbanistica)”. In risposta, si pongono obbiettivi tra i quali:

La digitalizzazione delle procedure amministrative per edilizia e attività produttive, per migliorare l’accesso per cittadini e imprese e l’operatività degli Sportelli Unici per le Attività Produttive e per l’Edilizia (SUAP e SUE) attraverso una gestione efficace ed efficiente del back-office, anche attraverso appositi interventi migliorativi della capacità tecnica e gestionale della PA;

La seconda sezione del piano elenca “Le riforme abilitanti: semplificazione e concorrenza”. Qui notiamo le seguenti semplificazioni importanti per il settore edile:

  • Semplificazione in materia di contratti pubblici” per la quale s’introduce in via di urgenza “una normativa speciale sui contratti pubblici che rafforzi le semplificazioni già varate con il decreto-legge n. 76/2020, come quelle che prevedono un termine massimo per l’aggiudicazione dei contratti.” Questa normativa è accompagnata da altre riforme a regime considerate essenziali per il rilancio dell’attività edilizia.

  • Semplificazioni in materia di edilizia e urbanistica e di interventi per la rigenerazione urbana” dove si riconosce che l’attuazione del Superbonus ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia, citando “attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi”.

Per questo si prevedono interventi mirati per “rimuovere gli ostacoli burocratici sia attraverso la semplificazione documentale e altre misure come ad es. la doppia conformità, ecc.” con “decreto-legge da approvarsi dopo la trasmissione del PNRR.

 

Le 6 missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)

Il PNRR si articola in 16 Componenti, raggruppati in 6 Missioni:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
  2. Rivoluzione verde e transizione ecologica;
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
  4. Istruzione e ricerca;
  5. Inclusione e coesione;
  6. Salute.

Riassumiamo le iniziative di principale interesse per l’edilizia previste dalle Missioni.

 

Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura

Si riconosce che l’Italia dispone di un patrimonio unico al mondo, ma molti siti/edifici sul territorio richiedono investimenti volti a migliorare capacità attrattiva, accessibilità e sicurezza. Gli interventi riguarderanno anche i piccoli centri ("borghi”) e le aree rurali, per favorire la nascita di nuove esperienze turistiche/culturali e bilanciare i flussi turistici in modo sostenibile.

Per il componente “Turismo e Cultura 4.0“, si stanzieranno Euro 2,4 miliardi per la “Rigenerazione culturale di piccoli siti turistici e culturali, aree rurali e periferie urbane” ed Euro 1,1 miliardi per il “Patrimonio culturale per la prossima generazione”.

Il piano finanzierà investimenti, tra i quali: “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura”, “Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri (pubblici e privati) e nei musei” e “Sicurezza sismica nei luoghi di culto e restauro del patrimonio culturale Fondo Edifici di Culto (FEC)”.

 

Rivoluzione verde e trasizione ecologica

In questa Missione si nota che gli edifici italiani rappresentano più di un terzo dei consumi energetici del Paese e per questo la riqualificazione energetica del parco immobiliare pubblico e privato rappresenta una delle leve più rilevanti ed efficienti per la riduzione delle emissioni nel paese.

All’interno della missione evidenziamo i componenti: “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici” e “Tutela del territorio e della risorsa idrica

Il componente “Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici” prevede investimenti per più di Euro 11 miliardi e si articola in tre linee progettuali d’investimento:

  1. Efficientamento edifici pubblici – Investimenti di Euro 1,23 miliardi
    • Investimento 1.1: Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica. Il piano mira ad intervenire su circa 195 edifici scolastici, per un totale di oltre 410 mila mq
    • Investimento 1.2: Efficientamento degli edifici giudiziari. La misura si pone l’obiettivo di intervenire su 45 edifici entro la metà del 2026 efficientando 280.000 mq
    • Riforma 1: Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico

  2. Efficientamento energetico e sismico edilizia residenziale privata e pubblica – Investimenti di Euro 10,3 miliardi attraverso
    • Investimento 2.1: Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici. Si stima che gli investimenti consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici/anno, per una superficie totale di 20 milioni di mq/anno.

  3. Sistemi di teleriscaldamento
    Investimento 3.1: Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento

 

Nel componente “Tutela del territorio e della risorsa idrica” si prevede la mitigazione dei rischi idrologici, la salvaguardia delle aree verde e della biodiversità, l’eliminazione dell’inquinamento delle acque e del terreno. Gli investimenti per un totale di Euro 14,15 miliardi sono riconducibili ai seguenti ambiti di intervento:

  1. "Rafforzare la capacità previsionale degli effetti del cambiamento climatico" – attraverso la realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione.

  2. "Prevenire e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sui fenomeni di dissesto idrogeologico e sulla vulnerabilità del territorio" – attraverso “misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio” e “interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni”.

  3. "Salvaguardare la qualità dell’aria e la biodiversità del territorio attraverso la tutela delle aree verdi del suolo e delle aree marine".

  4. "Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la gestione sostenibile ed efficiente delle risorse idriche lungo l’intero ciclo" – attraverso investimenti in infrastrutture idriche primarie e nella rete di distribuzione idrica.

 

Istruzione e Ricerca

In questa Missione si notano carenze strutturali nell’offerta di servizi di educazione e istruzione primarie dovute anche alla necessità di nuove strutture o di rinnovamento di vecchie.

All’interno della missione è di particolare rilevanza il componente: “Potenziamento dell’offerta dei sevizi di istruzione: dagli asili nido alle università” che prevede investimenti per un totale di Euro 19,9 miliardi riconducibili a quattro ambiti di intervento tra i quali riportiamo i due seguenti:

  • “Miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione” che include “Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola” e “Alloggi per studenti e riforma della legislazione sugli alloggi per studenti”.

  • “Ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture” che include un importante piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica per un totale di 3,9 miliardi di Euro.

 

Inclusione e Coesione

In questa missione un’attenzione particolare è riconosciuta ad interventi di rigenerazione urbana, ed al recupero del degrado sociale e ambientale, attraverso, in particolare, la realizzazione di nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e la rifunzionalizzazione di aree e strutture edilizie pubbliche esistenti.

All’interno della missione evidenziamo i componenti: “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” e “Interventi Speciali per la coesione territoriale

Il componente “Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore” prevede investimenti per Euro 8,8 miliardi concentrati nell’ambito d’intervento “Rigenerazione urbana e housing sociale” che include investimenti dei quali evidenziamo:

  • “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale” – attraverso miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, e ristrutturazione edilizia di edifici pubblici.

  • “Piani Urbani Integrati” - dedicato alle periferie delle Città Metropolitane, prevede una pianificazione urbanistica partecipata, con l’obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città smart e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile.

  • “Piano innovativo per la qualità abitativa” - prevede la realizzazione di nuove strutture di edilizia residenziale pubblica, per ridurre le difficoltà abitative, con particolare riferimento al patrimonio pubblico esistente, e alla riqualificazione delle aree degradate.

  • Incremento della disponibilità di alloggi pubblici e alloggi sociali.

Dalla lettura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza emerge che gli operatori del settore edile saranno non solo protagonisti nella missione di rinnovo del nostro patrimonio immobiliare e nella transazione ecologica ma anche nelle azioni volte al miglioramento del tessuto urbano e sociale del paese.

* I numeri riportati nel articolo sono tratti da una bozza del PNRR pubblicata in precedenza al documento finale. Il documento finale potrebbe contenere variazioni


 

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