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Il risparmio energetico nelle strutture ospedaliere e l’influenza dei sistemi di telecontrollo e telegestione

La gestione dell’energia negli ospedali è spesso poco considerata, sia perché lontana dal core business, sia per la scarsa incidenza che ha sulle spese totali. Percentualmente le spese per l’energia elettrica e il riscaldamento sono basse, ma complessivamente consistenti a livello di singoli grandi ospedali. Oltre ai costi, ai consumi e alle relative emissioni, in alcuni ambienti ospedalieri come le sale operatorie vi è la necessità di garantire, senza interruzioni non programmate, ben precise condizioni termo igrometriche, di filtrazione, di ricambi d’aria. Il controllo e la gestione sempre più efficiente, raffinata e spesso coordinata di tutti questi impianti richiede la presenza di un numero elevato di sensori e di sistemi di regolazione, che non sarebbe possibile poter gestire singolarmente. Diventano quindi indispensabili sistemi che oltre a leggere le principali grandezze ambientali e impiantistiche, raccoglierle, visualizzarle e registrare con continuità le più importanti permettendo di controllarne gli andamenti nel tempo, consentano di regolare a distanza attuatori e sistemi di controllo per poter soddisfare le esigenze di una molteplicità di ambienti e di utenti, garantendo al contempo la continuità del servizio, le condizioni di comfort, e l’efficienza energetica ed economica. La presenza di sistemi di telegestione e telecontrollo in ambito ospedaliero si rivela oggi ancor più indispensabile per le necessità di controllo continuo e puntuale dei parametri prestazionali che regolano la remunerazione e le penali di contratti di servizi sempre più basati sui risultati. Esaminiamo quindi, brevemente e sinteticamente, quelli che sono i parametri dettati dal D.A. 890/02 e ss.mm.ii. per la regione Sicilia, per il rispetto delle condizioni microclimatiche in ambiente sanitario.

REPARTI OPERATORI

  • temperatura interna: compresa tra 20/24°C;
  • umidità relativa: compresa tra 40/60°C;
  • ricambi aria/ora: 15 volumi/h;
  • filtraggio aria: 99,97%


REPARTO PARTO

  • temperatura interna: compresa tra 20/24°C;
  • umidità relativa: compresa tra 40/60°C;
  • ricambi aria/ora: 6 volumi/h;
     

TERAPIA INTENSIVA

  • temperatura interna: compresa tra 20/24°C;
  • umidità relativa: compresa tra 40/60°C;
  • ricambi aria/ora: 6 volumi/h;


È ovvia ed immediata la riflessione che per fornire quantità di aria esterna così notevoli il costo energetico sia molto elevato, considerando che tale normativa impone impianti del tipo a tutt’aria esterna, senza possibilità di utilizzare una percentuale di aria di ricircolo. Infatti non viene data nessuna indicazione in merito alla contaminazione accettabile in questi reparti e si continua solo a prescrivere il numero di rinnovi ritenuti necessari infischiandosene totalmente delle tecnologie moderne. La quantità di calore recuperabile varia in funzione della tipologia impiantistica, del tipo di ricuperatore adottato, ma soprattutto in base alla convenienza economica del ricupero. Gli usi dell’energia negli ospedali possono essere divisi in due aree:

  1. usi di tipo alberghiero, per garantire il benessere dei pazienti e del personale;
  2. usi dei dispositivi di intervento, trattamento e diagnosi.

I consumi del primo tipo sono attivi quasi in maniera continuativa e riguardano l’illuminazione, gli ascensori, il condizionamento estivo e invernale, la ventilazione degli ambienti, la preparazione dell’acqua calda sanitaria e i consumi della lavanderia e della cucina che possono essere interni anche se la gestione è esternalizzata. L’entità di tali consumi dipende dalle condizioni richieste negli ambienti, dal clima, dalla qualità degli edifici e degli impianti, dalla domanda di prestazioni ed infine dalla qualità della gestione della domanda e dell’offerta delle prestazioni stesse. I consumi del secondo tipo riguardano le apparecchiature di diagnostica, il trattamento dell’aria delle sale operatorie e la sterilizzazione. Tali consumi, meno legati alle condizioni climatiche, dipendono prevalentemente dal tipo di prestazioni e dalla gestione sia dell’offerta sia della domanda delle stesse; si rileva che la domanda di prestazioni tende ad essere crescente, con conseguente crescita dei consumi energetici che può essere tuttavia contrastata sia con il miglioramento tecnologico degli edifici e degli impianti, sia con il miglioramento della gestione delle prestazioni stesse. I sistemi di telegestione e telecontrollo, nati per il comando e la lettura a distanza di misuratori di energia elettrica e termica nelle grandi linee di trasmissione elettrica e calore, oggi consentono, oltre alla misurazione delle variabili elettriche e, per il caso di interesse, dei consumi energetici in generale, sono integrabili con i sistemi di automazione degli edifici; il sistema permette di avere una visione a distanza di quello che sta succedendo all’interno di una struttura controllando gli impianti termici ed elettrici, l’illuminazione, gli accessi del personale, ecc. Un sistema di TG e TC può essere suddiviso in tre sezioni principali:

  1. sistema di misurazione e attuazione;
  2. sistema di trasmissione;
  3. sistema di supervisione e controllo.

Ogni sezione comprende strumentazioni diverse in grado di comunicare tra di loro e interfacciarsi con l’addetto alla supervisione del sistema. Affinché il sistema sia utile, i dati rilevati devono essere controllati regolarmente dall’operatore e occorre gestire le variabili automaticamente secondo logiche di funzionamento programmate al fine di intervenire con le correzioni del caso. Fondamentali sono anche gli allarmi che il sistema può inviare in caso di anomalie. I sistemi di TG e TC consentono di visualizzare in tempo reale i consumi termici, elettrici, ecc. e di registrarne il profilo a intervalli regolari. Si possono integrare con un sistema di attuazione e gestione che permetta di modificare i parametri e le logiche di controllo anche a distanza, consentendo di ridurre considerevolmente i fabbisogni del complesso edificio-impianto. I sistemi di TG e TC presenti sul mercato sono caratterizzati da un’elevata flessibilità e adattabilità sia in fase di prima installazione che di integrazione con altri impianti già installati e di estensione delle funzionalità in un secondo momento. Come esposto sopra non esistono strumenti di misura dei consumi per reparto per cui si potrebbe tentare in linea di principio di leggere le eventuali variazioni dei consumi globali dell’ospedale. Il monitoraggio dovrebbe invece riguardare i comportamenti del personale a seguito di una campagna sufficientemente prolungata e basarsi su osservazione diretta ed interviste. Come giudizio finale in considerazione dei dati rilevati in alcune strutture sanitarie oggetto di studio e del tempo ridotto, al momento prevalgono gli aspetti di tipo sanitario e manutentivo rispetto a quelli dell’efficienza negli usi finali per altro affidati al personale ospedaliero e mediati dal personale delle società di servizio.