Restauro e Conservazione
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Il Restauro del terzo millennio: scenari e prospettive del settore

Si è conclusa la XXIX edizione del Salone internazionale del Restauro di Ferrara, evento di riferimento per tutti coloro che operano nel settore della tutela, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Ecco una breve panoramica su quanto emerso durante la tre giorni di incontro e confronto.

Il Salone del Restauro di Ferrara, giunto nel 2024 alla sua XXIX edizione, ha consolidato ulteriormente la sua posizione come hub internazionale di riferimento per il settore. Professionisti, istituzioni e stakeholder hanno avuto l'opportunità di incontrarsi, condividere competenze ed esperienze, analizzare il presente e delineare strategie per affrontare con successo le sfide future.

Digitalizzazione, innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione sono le quattro parole chiave su cui il settore sta focalizzando l’attenzione.

 

Salone internazionale del Restauro di Ferrara 2024
(© ph. Giacomo Brini)

 

A Ferrara gli Stati Generali del Restauro

Si sono svolti nella mattina del 15 maggio, gli Stati Generali del Restauro. Un momento importante di confronto istituzionale che ufficialmente ha inaugurato la XXIX edizione del Salone internazionale del Restauro di Ferrara.

Nel corso della tavola rotonda intitolata "Il restauro nel terzo millennio: scenari e prospettive", le diverse voci istituzionali intervenute hanno evidenziato i traguardi raggiunti, le criticità ancora presenti e suggerito alcuni degli obiettivi e delle strategie da mettere a fattor comune per poter affrontare con successo le sfide future che coinvolgono il settore.

Discutere di restauro nel terzo millennio significa, innanzitutto, comprendere il contesto attuale in cui siamo chiamati ad operare. Innovazione tecnologica, globalizzazione e cambiamento climatico sono i tre fattori chiave che caratterizzano la nostra epoca, influenzando profondamente il tessuto sociale e culturale. Questi elementi non solo sfidano le pratiche tradizionali, ma aprono anche nuove opportunità per preservare e valorizzare il patrimonio culturale. 

Come evidenziato all'inizio della tavola rotonda, negli ultimi due secoli ('800-'900) l'Italia ha mantenuto il primato nel campo del restauro, sia sul piano teorico che pratico. Con la teoria del restauro di Cesare Brandi e la Carta di Venezia, l'Italia ha svolto un ruolo cruciale nella definizione dei principi che hanno guidato il restauro fino ad oggi. Tuttavia, in questa nuova epoca caratterizzata da complessità e profondi cambiamenti, ci si chiede se questo primato sia ancora effettivamente in seno all'Italia. Ad esempio, la Carta di Burra (adottata nel 1979 e aggiornata nel 1999) descrive la conservazione come un'azione sociale, mentre la Dichiarazione di Nara (1994) mette in discussione il concetto di autenticità. Forse oggi, come ha evidenziato il prof. Alessandro Ippoliti (Università degli studi di Ferrara), l'approccio più appropriato è quello di "accogliere il confronto senza dogmatismi".

L'Italia vanta una ricca tradizione nel restauro e, per mantenere il suo ruolo di punto di riferimento a livello mondiale, deve continuare a sostenere i valori che l'hanno resa celebre: competenza, senso critico, conoscenza e approccio meticoloso.

Per potenziare ulteriormente il ruolo del restauro in Italia e nel mondo, occorre un impegno concreto da parte delle istituzioni, che devono attivare politiche mirate a semplificare l'iter burocratico, promuovere l'adozione di nuove tecnologie e pratiche sostenibili, ridurre la complessità decisionale e fornire incentivi finanziari. Solo attraverso un solido partenariato tra il settore privato e le istituzioni pubbliche sarà possibile per l'Italia mantenere un ruolo di leadership nel campo del restauro, mentre continua a valorizzare il suo straordinario patrimonio culturale.

 

Salone internazionale del Restauro di Ferrara 2024
(© ph. Giacomo Brini)

Emerge un risultato simile anche anche nell'incontro pomeridiano della prima giornata del Salone, intitolato "Il restauro e le sfide della contemporaneità: il contesto europeo", organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Restauro 2024.. L'incontro ha sottolineato la necessità di un confronto disciplinare su scala internazionale al fine di tracciare lo stato dell’arte in merito alla condivisione di intenti teoretici e operativi. Una condivisione che pare essersi attenuata negli ultimi decenni, sulla scorta di accadimenti sociali, economici e politici portatori di formulazioni sempre più diversificate del concetto di patrimonio e percezioni pluralistiche della disciplina. Durante il dialogo tra le parti è emerso con forza l’obiettivo di confrontare le politiche di conservazione e le prassi operative in uso nei Paesi europei e di porle a confronto con gli sviluppi teorici e pratici del restauro in Italia, con l’intento di allargare lo sguardo agli altri continenti in vista di iniziative future.

Nel corso del suo intervento, la prof.ssa Renata Picone (Università Federico II di Napoli) ha sintetizzato quelle che secondo il suo punto di vista sono oggi le otto nuove istanze del patrimonio costruito.

  1. L'uomo e la comunità rispetto al patrimonio
    Dal diritto del patrimonio al diritto alla comunità del patrimonio
  2. Governare l'innovazione tecnologica
  3. L'uomo al centro. Focus sulla fruizione inclusiva
  4. Un progetto per la diagnostica
    La diagnostica deve essere progettata e non subita
  5. L'importanza che rivestono gli archivi tecnici
  6. La sostenibilità nel restauro
  7. Una diversa soglia di distinguibilità
  8. Un futuro per il passato. Fattori di confidenza e fattori di permanenza.
    In modo provocatorio, la Prof.ssa Picone evidenzia che, se in passato ci siamo concentrati principalmente sulla definizione dei fattori di confidenza sul piano strutturale, ora dovremmo esplorare quei fattori di permanenza che potrebbero garantire la durabilità nel tempo.

 

Ruolo del restauro nei processi di ricostruzione

Durante il Salone un focus è stato dedicato al tema della ricostruzione post-bellica. Il focus sull’Ucraina, organizzato da Assorestauro, ha rappresentato un’importante iniziativa per esplorare i lavori di restauro già in corso in un Paese ancora travolto dal conflitto: un rilevante passo avanti nell'ambito della collaborazione internazionale per la tutela del patrimonio storico-culturale, che ha coinvolto direttamente l’Amministrazione Statale della Regione di Leopoli e la Kreatyvna Fabbrica Viktoriya. Attraverso l'analisi approfondita e le testimonianze dirette, l’evento ha permesso di esplorare i lavori di restauro già avviati in un contesto così complesso e delicato.

L’evento di Assorestauro ha sottolineato come il restauro sia anche impegno sociale e umanitario: attraverso la condivisione di conoscenze, risorse e buone pratiche, si può contribuire in modo significativo alla ricostruzione e alla rinascita di comunità colpite da eventi traumatici, preservando al contempo la memoria storica e culturale di intere nazioni.

Inoltre, anche un focus sulla Turchia, a cura di Assorestauro e ICE Agenzia, avvenuto in collegamento con l’International Conference on Restoration and Reconstruction after Earthquake - Heritage Istanbul, che ha dato vita a un confronto di grande utilità per mettere a fattor comune conoscenze e competenze in materia di restauro e ricostruzione post-terremoto. La conferenza è stata l’occasione per condividere esperienze, approfondire le strategie più efficaci e promuovere la collaborazione oltre confine per preservare e ripristinare i tesori culturali recentemente colpiti dal sisma.

 

Salone internazionale del Restauro di Ferrara 2024
(© ph. Giacomo Brini)

    

Sostenibilità e digitalizzazione nel settore del restauro

In un'epoca in cui l'innovazione guida il progresso, dove la transizione energetica e la transizione digitale sono diventati l’imperativo categorico, anche il settore del restauro è chiamato a confrontarsi su queste tematiche cruciali.

L'importanza strategica del settore nella transizione energetica e nella promozione della sostenibilità alle diverse scale - economica, sociale e ambientale - è evidente. Il riuso del patrimonio storico costruito diventa un pilastro della sostenibilità nel campo della conservazione e restauro. Ora più che mai, è cruciale adottare pratiche e utilizzare materiali locali a basso impatto ambientale nei lavori di conservazione e ripristino. Ogni passo verso la sostenibilità contribuisce a salvaguardare non solo le opere stesse, ma anche l'ambiente circostante.

Dal punto di vista tecnologico, la digitalizzazione offre strumenti senza precedenti per la conservazione e la riproduzione fedele delle opere: dalle metodologie di scansione laser alla modellazione H-BIM, la tecnologia consente di catturare ogni dettaglio di un'opera, preservandola anche virtualmente per le generazioni future. L'integrazione di sistemi digitali nel processo di restauro non solo aumenta l'efficienza, ma anche la precisione e l'accuratezza delle operazioni, garantendo interventi meno invasivi e più rispettosi dell'opera originale. 

L'applicazione dell’Intelligenza Artificiale acquisisce un ruolo sempre più rilevante nel settore del restauro. Il panel organizzato dall'Agenzia Regionale Ricostruzioni Emilia-Romagna, in collaborazione con Assorestauro, attraverso la presentazione di progetti all'avanguardia e lo scambio di idee, ha fornito uno spazio di riflessione per esplorare il modo in cui le nuove frontiere della digitalizzazione stanno trasformando il settore del restauro. Questo rappresenta un passo significativo verso un approccio sempre più innovativo e tecnologicamente avanzato per la tutela del patrimonio culturale.

  

Salone del Restauro di Ferrara: i dati relativi all’ultima edizione

Il bilancio dell’edizione appena conclusa del Salone internazionale del Restauro di Ferrara è estremamente positivo. Con +30% di espositori e +50% di visitatori rispetto all'edizione precedente, la manifestazione ha confermato la sua importanza e attrattività.

Con la partecipazione di 16 Paesi esteri e 50 delegati in visita, con oltre 100 espositori e più di 80 appuntamenti formativi tra convegni, workshop e laboratori che hanno arricchito il programma, l’Italia ha consolidato il suo ruolo centrale nel settore.

In conclusione, una tre giorni dinamica e funzionale, caratterizzata da un’offerta culturale e un’area espositiva di grande prestigio e interesse. L’intera filiera nel corso del Salone ha potuto condividere conoscenze, illustrare processi e scoprire materiali, tecnologie e soluzioni per un futuro sostenibile, efficiente, digitale e integrato per tutto il comparto.

Restauro e Conservazione

Con il topic "Restauro e Conservazione" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati che esemplificano il corretto approccio a quel sistema di attività coerenti, coordinate e programmate, dal cui concorso si ottiene la conservazione del patrimonio culturale.

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