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Il progetto dello scolmatore del torrente Fereggiano a Genova

Il progetto dello scolmatore del torrente Fereggiano a Genova

Premessa

Con frequenza ormai annuale si susseguono a Genova eventi piovosi in grado di generare piene dei corsi d’acqua che attraversano la città che spesso risultano eccedenti la capacità di portata dei tratti terminali di tali corsi d’acqua. L’assetto idraulico di alcuni di questi, in particolare il torrente Bisagno ed il suo affluente Fereggiano, appare del tutto inadeguato a far fronte ad eventi di piena con frequenze ben al di sotto di quelle che usualmente, nelle elaborazioni statistiche, si usa assumere a riferimento (Tempo di ritorno, TR = 100 o 200 anni o più, in relazione alla categoria del corso d’acqua e alla importanza strategica delle opere interferenti con lo stesso).

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Fig. 1 – La piena del 9-10 Ottobre 2014 del Bisagno (1 vittima)

Per di più, appare impossibile trovare soluzioni, anche di emergenza, che possano salvaguardare la città in attesa che si possano realizzare le opere a monte in grado di limitare le piene transitanti in città. 

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Fig. 2 – L’inizio dell’esondazione del Fereggiano durante la piena del 4 Novembre 2011 (6 vittime)

I corsi d’acqua sono compressi all’interno di muri di sponda e spesso coperti con solette che non garantiscono franchi adeguati, in una situazione che ha perso qualsiasi riferimento alla configurazione naturale ed ove non sussiste più alcun elemento attribuibile ad un corso d’acqua naturale.

Il torrente Bisagno

Il torrente Bisagno è notoriamente un corso d’acqua che ha nel tempo provocato morte e distruzione a Genova. Il suo corso è, nel tratto terminale fino alla foce, totalmente coperto e la sezione idraulica riservata al fiume appare non inadeguata.

Oltre i 500-600 m3/s, la sezione terminale non è più in grado di convogliare verso il mare le portate del fiume che subisce un significativo rigurgito verso monte con tracimazione degli argini.

La portata di piena del Bisagno associata ad un tempo di ritorno di 200 anni si aggira sui 1300-1400 m3/s e, in relazione ad essa, le strutture di sponda dovrebbero garantire un franco di sicurezza di 1,00 m. Invece, già per 500 m3/s, i franchi, in talune sezioni urbane, vengono azzerati.

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Fig. 3 – I torrenti Bisagno e Fereggiano in città a Genova ed i loro tratti terminali coperti 

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Fig. 4 - Il tracciato del torrente Bisagno in città a Genova

Si tratta di una situazione gravissima che pone la città ligure al primo posto quale aggregato urbano soggetto a pericolo idraulico. La frequenza degli eventi piovosi in grado di generare piene del fiume è tale da portare a dire che ogni anno Genova potrebbe trovarsi in situazione di allerta o criticità idraulica.

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Fig 5 – L’ingresso del Bisagno nel tratto coperto (sezione di monte)

Il torrente Fereggiano

Il torrente Fereggiano ha un bacino di circa 3 km2 ed è un affluente di sinistra del Bisagno. Scorre nel suo ultimo tratto urbano in sezione coperta fino all’ingresso nel Bisagno. Il tratto immediatamente a monte del tratto coperto è quello lungo il quale si sono verificate le ultime tracimazioni in sinistra idraulica ove corre una strada comunale. Le forti pendenze che caratterizzano sia il corso d’acqua che la strada generano velocità molto elevate, in grado di produrre correnti che anche di recente hanno seminato morte e distruzione nel capoluogo ligure.

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Fig. 6 - Il tracciato del torrente Fereggiano in città a Genova

La progettazione degli interventi di messa in sicurezza idraulica

Technital S.p.A. di Verona ha svolto il Progetto Definitivo per appalto integrato delle opere di laminazione e controllo delle piene del rio Fereggiano i cui lavori di costruzione sono in corso alla data di redazione del presente articolo (Novembre 2017).

Le opere sono relative al Primo Stralcio del complesso di opere di Primo Lotto che, oltre a quanto previsto nel progetto qui descritto, contemplano anche le gallerie e relative opere di presa a servizio dei rii minori, Rovare e Noce.

Le opere cosiddette di Primo Lotto sono una parte del più ampio Progetto Definitivo Generale datato 2007 (PD2007), sempre redatto da Technital S.p.A. ed altri, relativo alle opere di difesa dalle piene del torrente Bisagno e dei suoi affluenti Fereggiano, Rovare e Noce. Dopo l’evento alluvionale del 4 Novembre 2011, il Comune di Genova ha ottenuto i fondi per avviare una parte delle opere del Progetto Generale, introducendo alcune modifiche al progetto stesso, di modo da rendere funzionale il primo lotto individuato.

ALL'INTERNO DELL'ARTICOLO LA DECRIZIONE DELLA PROGETTAZIONE DELLO SCOLMATORE

 

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