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Il ponte Gobbo sul Trebbia: storia, ingegneria e leggenda

Simbolo storico di Bobbio, il Ponte Gobbo è caratterizzato da un profilo irregolare e da 11 arcate di dimensioni diverse. Costruito in epoca romana e ampliato successivamente, ha subito numerosi danni e ricostruzioni nel corso dei secoli. La leggenda narra che fu eretto con l'aiuto del Diavolo, e uno studio suggerisce che Leonardo da Vinci lo abbia rappresentato nella Gioconda.

Il ponte simbolo del borgo storico di Bobbio

Il Ponte Gobbo, noto anche come Ponte Vecchio o Ponte del Diavolo, è un monumento simbolo di Bobbio, provincia di Piacenza. Con il suo profilo irregolare di 273 metri, attraversa il fiume Trebbia mostrando tutto il fascino delle sue arcate diseguali.

La datazione non è certa ma si presume che la costruzione del ponte risalga all'epoca romana, con successivi rifacimenti nel corso del Medioevo e del Rinascimento.

Un documento datato 6 aprile 1196, conservato negli Archivi storici bobiensi, attesta una manutenzione del ponte.

Altre fonti storiche indicano che nel 1800 il ponte era costituito da 5 arcate; nel corso del tempo è stato ampliato fino alle attuali 11 arcate.

Secondo la studiosa Carla Glori, questo sarebbe il ponte raffigurato nello sfondo della Monna Lisa di Leonardo da Vinci.

 

Ponte Gobbo (detto anche Ponte Vecchio o ponte del Diavolo) sul Trebbia.
Veduta dall'alto del Ponte Gobbo (detto anche Ponte Vecchio o ponte del Diavolo) sul Trebbia. (© fonte immagine FAI)

 

Caratteristiche ingegneristiche e architettoniche del Ponte Gobbo

Il ponte si distingue per le sue 11 arcate diseguali, di diverse altezze e ampiezze, che variano da circa 3,5 a 8 metri in ampiezza e da 4 a oltre 10 metri in altezza. Questa particolare caratteristica lo porta ad avere un aspetto "gobbo".

La larghezza del ponte è di circa 3 metri, mentre lo spessore delle arcate e delle pile varia tra 1,5 e 3 metri. Alla base le pile che hanno una larghezza di circa 4 metri.

Nel corso dei secoli, il ponte in pietra ha subito numerosi danni a causa delle piene del fiume, portando a continue ricostruzioni e modifiche per migliorarne la sicurezza. Tra i principali eventi: sono stati registrati crolli e danneggiamenti nel 1452, 1472, 1611, 1655, 1719, 1789 e 1814, ed eseguiti lavori di ricostruzione e consolidamento nel 1533, 1672, 1759 e tra il 1763 e il 1764. Nel 1971, per via una piena, crollò l'arco maggiore del ponte, venne ricostruito "com'era".

Le arcate principali, poste a diverse altezze, sono adornate da edicole e crocini, che ospitano statue di San Colombano e della Madonna dell'Aiuto.

L'irregolarità del ponte, oltre a essere un risultato dell'adattamento alle condizioni del terreno e delle ricostruzioni, si dice sia legata alla leggenda della sua costruzione "diabolica".

   

Importanza storica e funzionale del ponte Gobbo

Il Ponte Gobbo ha avuto un ruolo di grande importanza per Bobbio. Collegava la città alle saline termali, alle fornaci e alle strade che conducevano al Piacentino, al Genovese e alla Lunigiana, dove l'Abbazia di San Colombano possedeva numerosi territori.

La sua importanza strategica e commerciale era tale che veniva costantemente monitorato e manutenzionato, come testimoniato da documenti storici come quello del 1196.

Nel 1590, su progetto del maestro Magnano da Parma, si iniziò l'estensione del ponte verso la sponda sinistra, completata nel XVII secolo, portando il ponte alla sua configurazione attuale con undici arcate, migliorando così la sua sicurezza e robustezza.

Per secoli, il ponte è stato anche un luogo di pellegrinaggio e di processioni religiose, con la costruzione di croci e immagini votive lungo il percorso.

Oggi il ponte è transitabile solo a piedi.

 

La leggenda del Ponte del Diavolo

Una delle storie più affascinanti legate al Ponte Gobbo è la leggenda della sua costruzione da parte del diavolo. Si narra che San Colombano, intenzionato a portare la parola di Dio alle popolazioni sull'altra sponda del fiume, accettò di stipulare un patto con il Diavolo. Il diavolo propose di costruire il ponte in una sola notte, a condizione di ricevere in cambio la prima anima che lo avesse attraversato.

Il mattino seguente, San Colombano fece attraversare il ponte a un cane, ingannando il diavolo. Infuriato, il diavolo colpì il ponte, lasciandolo sghembo e irregolare.

Questa leggenda, come molte altre associate a grandi opere architettoniche medievali, riflette la meraviglia e il rispetto che tali costruzioni ispiravano nei tempi antichi, visti come risultati quasi "sovrannaturali".

 

Ponte Gobbo (detto anche Ponte Vecchio o ponte del Diavolo) sul Trebbia.
Ponte Gobbo (detto anche Ponte Vecchio o ponte del Diavolo) sul Trebbia. (© fonte immagine FAI)

 

Il Ponte Gobbo di Bobbio non è solo una struttura ingegneristica, ma un pezzo di storia vivente, ricco di leggende e simbolismo.

La sua costruzione e le sue continue ricostruzioni rappresentano un esempio straordinario di come l'uomo abbia saputo domare le forze della natura, pur rimanendo rispettoso delle tradizioni e delle credenze popolari.

Questo ponte, con il suo profilo unico e la sua lunga storia, continua a essere una delle principali attrazioni di Bobbio, attirando turisti e studiosi da tutto il mondo.

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Ponte Gobbo (Ponte del Diavolo), Bobbio, Piacenza, Emilia-Romagna, Italy, Europe

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