Il nuovo corso dell'edilizia europea: nuove regole per i prodotti da costruzione tra innovazione e circolarità

Nuovo Regolamento CPR: pratiche sostenibili nel settore delle costruzioni

Dopo la direttiva EPBD, comunemente detta “Case Green”, arriva dal Parlamento europeo il nuovo regolamento sui prodotti da costruzione (CPR − Construction Product Regulation). Un passo significativo verso la sostenibilità e l'innovazione nel settore edilizio. Come AD di ASACERT - ente notificato nel 2007 per la marcatura CE per i prodotti da costruzione e con un forte impegno ambientale - non posso che accogliere con favore questa revisione.

Il regolamento CPR mira a promuovere la sostenibilità ambientale e l'innovazione, elementi fondamentali per una transizione ecologica efficace nell'Unione europea.

Una delle innovazioni più significative, a mio avviso, è l'introduzione di prestazioni ambientali sostenibili nel ciclo di vita dei prodotti da costruzione. Questo implica che i produttori dovranno divulgare le prestazioni di sostenibilità ambientale dei loro prodotti per tutta la loro vita utile, incoraggiando una maggiore trasparenza e responsabilità ambientale nell'intera catena di approvvigionamento. Questo è in linea con gli sforzi di ASACERT per promuovere pratiche sostenibili e responsabili nel settore delle costruzioni, impegnati come siamo, da più di 15 anni come soci e organismi di verifica accreditati (OVA) per il Green Building Council Italia.

Altro punto a favore riguarda l'innovazione. Il regolamento promuove la digitalizzazione nel settore delle costruzioni, facilitando l'accesso alle informazioni sui prodotti da costruzione e migliorando l'efficienza complessiva del settore.

L'introduzione di un passaporto digitale per i prodotti da costruzione e un dizionario dei dati comuni standardizzati, sono in linea con gli obiettivi di ASACERT di favorire l'adozione di tecnologie innovative nei processi di certificazione e valutazione.

Inoltre, il CPR introduce regole per l'Acquisizione Pubblica Verde (Green Public Procurement), promuovendo standard minimi di sostenibilità ambientale per gli acquisti pubblici e favorendo l'adozione di prodotti a basso impatto ambientale. Questi cambiamenti sono cruciali per sostenere la transizione verso un'economia più verde e competitiva.
Intravedo anche un potenziale di internazionalizzazione che può partire da questo regolamento. Sebbene il CPR sia un regolamento europeo, le sue implicazioni possono estendersi oltre i confini dell'Ue. Molte aziende operano su scala globale e cercano di conformarsi agli standard europei per accedere ai mercati internazionali.

Il CPR rappresenta, dunque, un importante passo avanti verso la sostenibilità e l'innovazione nel settore delle costruzioni.

ASACERT, si impegnerà a sostenere l'attuazione efficace di questo regolamento e a promuovere pratiche sostenibili nell'industria delle costruzioni. Un settore in cui la riduzione dell'impatto ambientale è sempre più cruciale. Basti pensare che proprio in Europa gli edifici e il settore delle costruzioni sono responsabili del 36% delle emissioni annuali di CO2, del 40% del consumo di energia, del 50% delle estrazioni di materie prime, del 21% di acqua potabile.

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Il settore dell’edilizia, dunque, oltre ad essere un potente motore dell’economia globale, è anche un settore cruciale grazie alle metodologie e ai materiali impiegati, per il raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

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