Il Nuovo Arsenale di Venezia: grandi cantieri in piccoli spazi!

Best practice per un grande cantiere in poco spazio

Gli Arsenali Navali, grazie alla propria organizzazione, hanno anticipato di alcuni secoli il concetto moderno di fabbrica, intesa come complesso produttivo in cui maestranze specializzate eseguono in successione le singole operazioni di assemblaggio di un manufatto lungo una catena di montaggio.

Quello di Venezia rappresenta l'esempio più importante di grande complesso produttivo a struttura accentrata dell'economia preindustriale.

Ogni cantiere è caratterizzato da un proprio progetto organizzativo in termini di maestranze, flussi, tecnologie, materiali, attrezzature utilizzate e in funzione della tipologia e della complessità dell’opera da realizzare e delle caratteristiche dell’area dove deve sorgere.

Nel caso di un cantiere di grandi dimensioni, come questo, l’organizzazione deriva da una pianificazione molto dettagliata del tipo di lavorazioni da eseguire, delle tempistiche, delle procedure e dei budget.

Noi di Costruzioni Generali Basso Cav. Angelo Spa, all’interno del Cantiere Navale di Marghera (VE), su di un’area complessiva di circa 6.000 mq, in seguito alla demolizione di un fabbricato esistente in carpenteria metallica, stiamo realizzando un nuovo edificio prefabbricato in c.a.p. destinato a Magazzino Multipiano per lo stoccaggio delle merci delle terze ditte, in prossimità alla Banchina di Allestimento, con una SLP complessiva di 23.580 mq.

Le difficoltà avute nello svolgimento dei lavori sono derivate principalmente da due fattori:

1. La ferrea procedura autorizzativa richiesta dal Committente per la gestione dei flussi in ingresso ed uscita dal cantiere;
2. La logistica interna dell’area di intervento, essendo l’opera inserita fra due edifici esistenti e la banchina, con un solo accesso al cantiere.

Per ottimizzare quanto indicato al punto 1) è stato necessario individuare ditte fornitrici opportunamente strutturate, solide e certificate, tali da poterci garantire di stabilire quali figure dedicare nello svolgimento di questa attività, con anticipo e stabilità.

Per risolvere il punto 2), trattandosi di un’area con spazi molto limitati e con un unico punto di ingresso, è stato necessario pianificare la realizzazione di tutte le opere “a ritroso” rispetto all’accesso di cantiere. Questo ultimo aspetto, in particolare, ha rallentato notevolmente l’esecuzione dei lavori, riducendo ai minimi storici i margini di errore.

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