Appalti Pubblici | Professione | Codice Appalti
Data Pubblicazione:

Il MIT interviene a chiarire i dubbi sulla figura del RUP

La figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP) nel nuovo codice ha subito una significativa trasformazione rispetto al precedente quadro normativo. Ulteriori chiarimenti forniti dal MIT evidenziano le responsabilità e le competenze del RUP, chiarendo che, in contesti differenti come le pubbliche amministrazioni, possono essere nominati più responsabili.

La figura del RUP nel nuovo Codice degli Appalti

l RUP è il responsabile unico del progetto e nel nuovo codice degli appalti è disciplinato dall’art. 15 d.lgs. 36/2023, il quale né delinea la modalità di nomina e le funzioni, cambiando alcune sue caratteristiche rispetto al precedente quadro normativo.

Nel d.lgs. 50/2016, il RUP gestiva le procedure di appalto, era infatti il responsabile delle fasi di programmazione, progettazione, affidamento ed esecuzione mentre con il d.lgs. 36/2023 ha una configurazione ben diversa subendo una trasformazione significativa infatti il suo nome diviene il responsabile unico del progetto.

Secondo l’art. 15 d.lgs. 36/2023 le stazioni appaltanti e gli enti concedenti hanno la facoltà di nomina del RUP, il cui nominativo è indicato nel bando o nell’avviso di indizione della gara.

Esse possono istituire una struttura di supporto al RUP e possono destinare risorse finanziarie non superiori all’1% dell’importo posto a base di gara per l’affidamento diretto da parte del RUP di incarichi di assistenza al medesimo.

Chi è il RUP

Il Responsabile Unico del Progetto (RUP) negli appalti pubblici è una figura centrale, prevista dalla normativa italiana, che si occupa della gestione complessiva di un progetto durante tutto il suo ciclo di vita, dalla fase di progettazione fino all’esecuzione e al collaudo. Questa figura garantisce il corretto svolgimento delle attività e il rispetto dei tempi, dei costi e delle normative vigenti.

I compiti del RUP sono:

  • programmazione;
  • progettazione;
  • affidamento;
  • esecuzione.

I requisiti del RUP sono riportati nell’allegato I.2. del nuovo codice degli appalti e la sua nomina non può essere rifiutata, inoltre per appalti di lavoro e concessioni il RUP deve aver maturato un’adeguata esperienza nello svolgimento di attività simili a quelle da realizzare in termini di tipologia, complessità e importo dell’intervento.

Tale esperienza, in termini di durata, varia a seconda dell’importo dell’intervento, infatti per contratti di importo:

  • inferiore a 1.000.000 di euro occorre almeno un anno;
  • compreso tra 1.000.000 di euro e le soglie di rilevanza europea occorrono almeno 3 anni
  • superiore alle soglie di rilevanza europea sono necessari almeno 5 anni. 

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE
Come cambia la figura del RUP nel Nuovo Codice degli Appalti


  

Figura del RUP
(INGENIO by CHATGPT)

   

Chiarimenti del MIT su responsabilità e competenze del RUP

La figura del RUP desta ancora delle perplessità e degli interrogativi, infatti a far chiarezza su alcuni dubbi è il supporto giuridico del MIT con il parere n. 2687 del 18/07/24.

Il parere in questione nasce in riferimento ai seguenti chiarimenti richiesti in merito alla figura del RUP:

  • possibilità da parte di una pubblica amministrazione, dove si prevede la nomina di un responsabile di progetto separato per le due fasi (fase affidamento e fase programmazione-progettazione-esecuzione), di conferire l'incarico di RUP per la fase di affidamento ad un legale dotato di comprovata esperienza e competenza nel settore, benché già nominato procuratore responsabile della relativa struttura;
  • possibilità di nomina di un legale come RUP per la fase di affidamento, avvalendosi però del supporto di un tecnico interno alla struttura, qualora la sopraindicata condizione non sia da ritenersi sufficiente;
  • ai sensi dell'art.15 comma 6 del d.lgs. 36/2023, possibilità da parte della stazione appaltante di istituire una struttura stabile a supporto del RUP, precisando tale circostanza nell'atto di nomina.

Il MIT chiarisce che, relativamente ai primi due punti, il d.lgs. 36/2023 sancisce come l'individuazione del RUP avvenga da parte delle stazioni appaltanti, che possono non essere necessariamente pubbliche amministrazioni, le quali hanno la facoltà di nominare due responsabili del procedimento, uno per le fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione e l'altro per la fase di affidamento, affiancati dal responsabile del progetto con funzioni di supervisione, indirizzo e coordinamento.

Si sottolinea anche come, per i lavori e i servizi attinenti all'ingegneria e all'architettura, sia necessario che il RUP debba essere un tecnico, e in assenza di tale figura le competenze devono essere trasferite al dirigente o al responsabile del servizio competente.

In caso di assegnazione dell’incarico ad un RUP privo dei requisiti necessari, la stazione appaltante dovrà affidare le attività di supporto ad altri dipendenti qualificati o a soggetti esterni.

Per il terzo punto la risposta del MIT richiama il parere n. 2038, nel quale si afferma come tale disciplina trovi applicazione compatibilmente con l’autonomia organizzativa, che viene riconosciuta alle stazioni appaltanti diverse dalle pubbliche amministrazioni/enti pubblici.

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
Il file PDF è salvabile e stampabile.

Per scaricare l’articolo devi essere iscritto.

Iscriviti Accedi

Allegati

Appalti Pubblici

News e gli approfondimenti che riguardano gli Appalti Pubblici, in particolare l’evoluzione normativa, l’interpretazione dei requisiti anche attraverso i pareri degli esperti, l'approfondimento di esempi reali.

Scopri di più

Codice Appalti

Alla luce dei lavori di definizione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, con questo topic intentiamo raccogliere tutti gli approfondimenti e le notizie riguardante questo importante testo unico della normativa italiana.

Scopri di più

Professione

Nel topic "Professione" vengono inserite le notizie e gli approfondimenti su quello che riguarda i professionisti tecnici. Dalla normativa, i corsi di formazione, i contributi previdenziali, le tariffe delle prestazioni e tutte le novità sulla professione.

Scopri di più

Leggi anche