Il Ministero della Cultura assume 32 architetti: i dettagli del bando
Il Ministero della Cultura assumerà 518 nuovi lavoratori, e 32 posti sono riservati agli architetti. Per candidarsi c'è tempo fino alla mezzanotte del 9 dicembre. Leggi il bando con tutte le informazioni.
Scadenza candidature fissata al 9 dicembre
Il Ministero della Cultura ha indetto un concorso pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato di 518 lavoratori non dirigenziali, di cui 32 architetti.
Il Bando è consultabile nella pagina dedicata e sarà possibile inoltrare la propria candidatura fino alla mezzanotte del 9 dicembre.
Per partecipare alla selezione dei 32 posti da Funzionario Architetto, oltre ai requisiti di carattere generale (cittadinanza italiana o di uno Stato UE, godimento dei diritti politici e civili, ecc.) è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti specifici:
- Laurea magistrale in architettura del paesaggio (LM3) o Architettura e ingegneria edile (LM4) o Conservazione dei beni architettonici e ambientali (LM10) o Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale (LM48) ovvero Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio (LM75), o titoli equiparati secondo la normativa vigente;
e in aggiunta:
- Diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello, in materie attinenti al profilo professionale, previsti dalla legge per lo svolgimento dei compiti assegnati.
Il concorso si dividerà in tre fasi:
- Prova scritta;
- prova orale;
- Valutazione dei titoli.
La prova scritta si compone di 40 domande a risposta multipla da risolvere in un'ora. Nella prova orale verrà accertata la conoscenza della lingua inglese e delle tecnologie informatiche e di comunicazione.
Per il profilo di Funzionario Architetto, i 15 quesiti specifici previsti dalla prova scritta sono volti a verificare le conoscenze relative alle seguenti materie: architettura e beni architettonici; tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio architettonico e paesaggistico.
I 10 quesiti comuni a tutti i profili professionali sono invece diretti a verificare le conoscenze e le competenze dei candidati nelle materie giuridiche ed economiche applicate all’ambito del patrimonio culturale: elementi di diritto pubblico; elementi di diritto amministrativo con particolare riferimento alla disciplina del lavoro pubblico, alle responsabilità dei dipendenti pubblici e al procedimento amministrativo; elementi di diritto del patrimonio culturale; elementi di diritto dell’Unione europea; struttura e organizzazione del Ministero della cultura.
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