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Il futuro della mobilità in Guyana: un ponte da 2.798 metri per unire il paese a firma Politecnica

Politecnica dirige la costruzione del New Demerara River Bridge, una struttura di 2.798 metri con una campata strallata di 300 metri, destinata a rivoluzionare la mobilità in Guyana e a sostenere lo sviluppo economico del Paese.

Il New Demerara Bridge: la più grande infrastruttura della Guyana firmata da Politecnica

È il team della società italiana Politecnica Building for Humans a dirigere i lavori della più grande opera strategica infrastrutturale della Guyana: il New Demerara River Bridge riunirà le due sponde dell’omonimo fiume che attraversa e divide in due la capitale di Georgetown e la nazione sudamericana. La nuova opera, la cui costruzione è in corso, sostituirà l’obsoleto ponte galleggiante, il Demerara Harbour Bridge (DHB), risalente agli anni ’70 che collega le due sponde del fiume alla foce e risulta ormai fortemente deteriorato.

Con la sua lunghezza totale di 2,798 metri ed una sezione strallata centrale di grande luce, il nuovo ponte sul fiume Demerara diventerà la più grande opera infrastrutturale di trasporto del Paese e il nuovo punto di riferimento della capitale, che favorirà la crescita economica e la connettività.

Il New Demerara Bridge sarà una struttura fissa a quattro corsie con una grande sezione strallata sul fiume Demerara, con una larghezza della carreggiata di circa 23,6 metri. Sarà un'imponente struttura caratterizzata da una sezione centrale di 570 metri, divisa in tre campate così da consentire la navigazione del fiume anche da parte di unità cargo di dimensioni considerevoli: quella centrale, strallata, lunga 300 m a quota 50 m rispetto al livello del fiume, e due laterali di lunghezza 135 m ciascuna.

 

New Demerara Bridge Politecnica
New Demerara Bridge nella Capitale Georgetown (Politecnica)

 

La nuova infrastruttura si collocherà a circa 460 metri a sud del ponte esistente e accoglierà due corsie carrabili ed una pista ciclabile per senso di marcia. La vita utile del ponte è stimata in 100 anni e il progetto soddisfa, tra gli altri, anche gli standard LRFD-AASHTO.

 

Un progetto da 260 milioni di dollari: 2.798 metri di innovazione infrastrutturale in Guyana

Con uno stanziamento di 260 milioni di dollari, è il più grande progetto di infrastruttura di trasporto mai finanziato dal governo della Guyana. Un progetto altamente prioritario per il governo locale perché destinato a migliorare significativamente la connettività e l'efficienza del trasporto nella Regione, con un occhio di riguardo verso l'impatto ambientale e l'integrazione con il tessuto urbano. Questo progetto contribuirà a migliorare la mobilità tra le regioni chiave del Paese, Demerara-Mahaica e Essequibo Islands-West Demerara. L'obiettivo è sostenere il futuro sviluppo economico e garantire una connessione affidabile e sicura tra le due sponde del fiume.

Migliorerà, inoltre, la mobilità dei cittadini, stimolando lo sviluppo economico e consolidando Georgetown come hub fondamentale nella rete di trasporti della Guyana.

Il contratto di progettazione esecutiva e costruzione (design & build) è stato affidato nel 2022 a China Railway Construction (International) Limited (CRCCL).

Politecnica è stata incaricata come "FIDIC Engineer" dal Ministero dei Lavori Pubblici della Guyana: un ruolo di "Direttore Lavori" per il Ministero dei Lavori Pubblici che garantisce che tutte le fasi della costruzione del nuovo ponte rispettino gli standard più elevati in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale. Il ruolo comprende la revisione del progetto esecutivo redatto dall’impresa, la supervisione diretta delle opere civili e la gestione complessiva del progetto per conto del Ministero, assicurando che le specifiche tecniche, le normative locali e gli standard internazionali siano rispettati durante tutte le fasi di realizzazione.

Un ruolo strategico, quello di FIDIC Engineer, poiché prevede la revisione e l'approvazione dei disegni tecnici forniti dall’impresa costruttrice e la verifica della loro conformità con le normative vigenti. Il monitoraggio della qualità dei materiali utilizzati e delle tecniche costruttive, assicurando che ogni dettaglio soddisfi i requisiti tecnici stabiliti dal contratto. Inoltre, Politecnica implementa un rigoroso piano di controllo della qualità, che prevede anche prove di laboratorio e verifiche sul campo per garantire la perfetta esecuzione delle opere. Ciò include il monitoraggio continuo delle operazioni per minimizzare gli impatti sull’ecosistema fluviale e circostante, nonché la gestione degli eventuali rischi legati alla sicurezza ambientale.

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Il team di Politecnica è costituito da professionisti locali e internazionali. Una squadra multidisciplinare, che lavora a stretto contatto con il Ministero dei Lavori Pubblici per fornire assistenza tecnica in ogni fase.
La conclusione dei lavori è stimata nel 2025.

“Il completamento del nuovo ponte avrà un impatto profondo sul Paese – spiega Enea Sermasi, responsabile dello sviluppo commerciale internazionale per Politecnica siamo orgogliosi di portare l’impegno e l’ingegno italiano per la realizzazione di un’opera così decisiva per il futuro del Paese e dei suoi cittadini. Da oltre 10 anni Politecnica collabora con i governi dei Paesi in via di sviluppo e con i donors internazionali per portare le proprie competenze integrate nel mondo. Fieri di rappresentare ai livelli più alti quell’ingegneria civile e capacità progettuale italiana riconosciuta nel mondo. Sono infatti oltre 10 i progetti che stiamo realizzando fuori dall’Italia con l’incarico di direzione lavori o progettazione.”

 


POLITECNICA

Politecnica “Building for Humans” è una delle maggiori società italiane di progettazione integrata - architettura, ingegneria e urbanistica. Indipendente, fa capo a 47 soci, ingegneri e architetti, che hanno firmato lavori in oltre 60 Paesi al mondo con un fatturato annuo di circa 29 milioni di euro (2023). Quattro sono le sedi in Italia a Modena, Milano, Firenze, Roma e presenza internazionale in 10 Paesi e 3 continenti (Angola, Belize, Danimarca, Giamaica, Saint Vincent and the Grenadines, Guyana, Kenya, Romania, Sierra Leone, Guinea Equatoriale). Politecnica sviluppa progetti in campo pubblico e privato, nella scuola e nella sanità, nell’industria, nei servizi, nelle infrastrutture e – con la divisione internazionale – ha realizzato opere civili ed infrastrutturali in numerosi Paesi in via di sviluppo nell’ambito di Progetti finanziati da Donors Internazionali.
Con oltre 300 persone tra progettisti, pianificatori, ingegneri, consulenti e tecnici specializzati Politecnica integra competenze diverse – dall’impiantistica all’urbanistica, dal progetto strutturale a quello architettonico – grazie al lavoro in team e alla complementarità di professionalità.
Politecnica mette al centro dei propri interventi il benessere della comunità e delle persone, per dare il proprio contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile - SDGs - presentati nell’Agenda ONU 2030, ratificata da 193 paesi del mondo. Politecnica si impegna a realizzare infrastrutture che colleghino in modo più facile popoli e comunità, consentendo scambi e relazioni, edifici pubblici inclusivi e sicuri, che facilitino lo scambio sociale, strutture sanitarie tecnologicamente innovative per i pazienti, edifici rivolti all’educazione e alla didattica che favoriscano socialità e interscambio.

Fonte: comunicato Politecnica

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