Il futuro dell'ingegneria civile: innovazione, giovani e normative

Necessario un aggiornamento degli Eurocodici per avere una normativa al passo con le innovazioni del settore

In occasione del congresso CTA di Milano, il prof. Raffaele Landolfo dell'Università Federico II di Napoli ha condiviso riflessioni profonde sullo stato attuale e futuro dell'ingegneria civile in Italia. Questi eventi rappresentano una preziosa occasione di confronto e permettono di "scattare una fotografia" del settore, immortalando sia le sfide emergenti sia le opportunità che l'ingegneria civile offre.

Secondo Landolfo, il congresso ha evidenziato un settore in forte cambiamento, segnato da temi innovativi e problematiche attuali, nonché da una presenza crescente di giovani professionisti. Questa partecipazione giovanile è vista come un segnale incoraggiante in un momento in cui l'ingegneria civile sta vivendo una "crisi di vocazione", nonostante la forte domanda di mercato. Iniziative come queste, infatti, sono cruciali per avvicinare le nuove generazioni, suscitando interesse e valorizzando l'importanza di una disciplina che svolge un ruolo fondamentale nella società.

Uno dei temi centrali del congresso è stata la crisi di vocazione che affligge il settore, con pochi giovani che scelgono di intraprendere percorsi nell'ingegneria civile. Landolfo ha sottolineato come l'incontro milanese sia stato, anche per questo, uno spazio di sensibilizzazione e di riscoperta della "fascinazione" verso le materie ingegneristiche. Le sessioni del congresso sono state arricchite da interventi di spessore, tra cui una relazione introduttiva sul tema della vocazione e della necessità di formare nuove leve che possano portare avanti il patrimonio ingegneristico del Paese.

Inoltre, Landolfo ha moderato una tavola rotonda incentrata sulle normative, un tema cruciale per l'ingegneria civile. Oltre a parlare di responsabilità dei progettisti, è stato analizzato il contesto normativo in cui gli ingegneri operano, con particolare riferimento agli aggiornamenti degli Eurocodici e delle normative italiane. Il professore ha illustrato l’importanza del processo di aggiornamento degli Eurocodici, una seconda generazione di normative europee che influenzerà anche la legislazione italiana, e ha sottolineato l’urgenza di garantire un quadro normativo che sia al passo con le innovazioni del settore.

Un aspetto particolarmente rilevante emerso a Milano è stato il ruolo dell'acciaio nelle infrastrutture e nelle costruzioni italiane, non solo dal punto di vista storico, ma anche come elemento chiave delle nuove tecnologie e dell'architettura contemporanea. Milano, con i suoi edifici iconici che spaziano dalle strutture storiche della Stazione Centrale e della Galleria Vittorio Emanuele II allo stadio e alle nuove costruzioni di CityLife, è diventata emblema del connubio tra tradizione e innovazione. L'acciaio, infatti, continua a giocare un ruolo fondamentale nell’architettura moderna, integrandosi perfettamente con strumenti di digitalizzazione come il BIM (Building Information Modeling), che ha visto applicazioni d’avanguardia in progetti milanesi.

Landolfo ha evidenziato come queste opere in acciaio si adattino particolarmente bene all’evoluzione digitale, rappresentando il "cuore" pulsante di molte strutture. Pur essendo spesso utilizzato in combinazione con il cemento armato, l’acciaio fornisce un sostegno essenziale e una durabilità che lo rendono centrale nella progettazione di edifici moderni e infrastrutture che guardano al futuro.