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IL FUTURO dell’INDUSTRIA dei PAVIMENTI con Dario Bellometti

 

IL FUTURO dell’INDUSTRIA dei PAVIMENTI

di Dario Bellometti

Presidente CONPAVIPER e vice Presidente FEDERBETON

FOTO BELLOMETTI

Quale futuro per l’industria dei pavimenti? questa è la domanda chiave che ci siamo posti con il VII CONGRESSO CONPAVIPER.

Nel 2012 questo mercato scende addirittura a ca 120/130 milioni di mq, meno 50% in 5 anni. Si tratta ancora di numeri importanti, che però testimoniano quanto la crisi abbia colpito l’intero settore. Le nuove costruzioni rappresentano solo il 32% del mercato delle pavimentazioni di cui circa il 61% nel residenziale, che nel rinnovo vale circa il 72%.

È quindi cambiata profondamente la domanda: pesano di più il rinnovo e il residenziale e questo comporta una polverizzazione del mercato. E le stime per il futuro vanno in questa direzione: continua il calo del nuovo, mentre si potrebbe avere una leggera crescita per il rinnovo.

Per quanto riguarda le prescrizioni, i rappresentanti delle professioni hanno evidenziato che i pavimenti del futuro saranno più tecnologici (senza giunti) e più sostenibili.

 

Quali considerazioni possiamo trarre: innanzitutto che la crisi continua per le aziende che operano nell’ambito industriale.

Cosa fare: contenere i costi e fare sistema per poter offrire soluzioni tecnologiche avanzate. Un peso importante in tal senso lo giocheranno le regole e l’informazione dei professionisti. Per questo l’Associazione nel 2014 - dopo l’approvazione delle Linee Guida del CNR sulla progettazione dei pavimenti industriali - riprenderà con i corsi per professionisti. Considerati i numeri, anche chi si occupa di resine dovrà fare importanti scelte strategiche: considerato che i volumi non potranno crescere si dovrà insistere sulla qualificazione dei cicli resinosi, al fine di evitare che comportamenti scorretti sul mercato possano danneggiare le aziende corrette, i clienti e la validità delle soluzioni offerte dal settore.

CONPAVIPER sta completando in tal senso delle Linee Guida. Poi andrà fatta qualche considerazione sulla segmentazione del mercato e sull’importanza del settore del residenziale.

Per quanto riguarda i massetti i numeri parlano di un mercato che vale ancora due miliardi e mezzo di euro.

CONPAVIPER per prima ha predisposto un Codice di Buona Pratica, per cercare di mettere ordine in un settore in cui vi è l’obbligo della marcatura CE, ma sul mercato regna ancora una grande confusione. Poichè la maggior parte del fatturato riguarda le ristrutturazioni, si dovrà anche in questo caso dedicare grande attenzione ai massetti tecnologicamente più evoluti: in particolare per i bassi spessori e per i pavimenti riscaldanti.