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Il futuro degli Ordini Professionali: intervista a Domenico Cimorelli, Presidente Ordine Ingegneri Isernia

Un interessante approfondimento sugli Ordini professionali

Stiamo lavorando su INGENIO su un approfondimento dedicato al tema degli ordini professionali.

Le professioni tecniche: in grande evoluzione

I dati sull’industria e sul PIL, nonché la situazione dei cantieri e i problemi delle grandi imprese di costruzione, ci fanno prevedere un futuro non roseo per i professionisti che operano nel settore edile, ovvero il nucleo più numeroso degli iscritti agli ordini.

Peraltro, vediamo che l’evoluzione digitale di ogni settore porta, invece, a una crescente richiesta dei professionisti del terzo settore. Professionisti che, in genere, non rientrano tra coloro che per legge devono essere iscritti agli ordini professionali.

Questi sono due aspetti, non gli unici, che ci inducono a doverci porre alcune riflessioni sulla futura organizzazione degli Ordini Professionali, nella loro rappresentanza nazionale e territoriale.

Ordini professionali: devono cambiare ? 

Ecco perchè vorremmo inserire nell'Approfondimento anche dei pareri di chi ha preso l’onere e l’onore di presiedere gli Ordini Territoriali, e quindi vive sulla propria pelle l’esperienza del ruolo istituzionale e di servizio degli Ordini.

Abbiamo quindi inviato ad alcuni Ordini Professionali una nostra intervista. Ci ha risposto l'ing. Domenico Cimorelli, Presidente Ordine Ingegneri Isernia. Ecco cosa ci ha detto.

Intervista a Domenico Cimorelli, Presidente Ordine Ingegneri Isernia


domenico-cimorelli-ingegnere-isernia.jpgPARTE GENERALE: IL FUNZIONAMENTO DELL'ORDINE

1) E’ giusto che per alcuni ambiti professionali vi sia l’obbligo dell’iscrizione all’albo professionale ?

Sì, è giusto

2)  L’ambito delle attività per cui è necessario - per apporre una firma - essere iscritto all’albo professionale dovrebbe essere ampliato oppure no?

2a) se ha risposto sì, quale ambiti oggi non coperti dovrebbero essere compresi?

Tutti i dipendenti, pubblici e privati

3) Vista la complessità della gestione di un Ordine Territoriale, dovrebbe essere eliminato il vincolo sulla non candidatura per chi ha ricoperto più mandati consecutivi?

Si penso che la gestione dell’Ordine professionale è diventa negli ultimi anni veramemte complessa, rispetto a come veniva gestito negli anni passati, per cui sarebbe opportuno estendere il mandato almeno a tre consecutivi;

4) Si deve continuare ad avere un Ordine per ogni provincia, o sarebbe più utile avere Ordini che raggruppano territori più ampi con sezioni provinciali?

Ritengo che vi debba essere un Ordine per ogni Provincia per tutti i problemi carattere locale, anche se un raggruppamento a livello Regionale consentirebbe per piccoli Ordini di spalmare e ridurre le spese per il loro funzionamento. A livello Regionale è utile un coordinamento degli Ordini Provinciali attraverso le Federazioni. 

5) Si deve continuare ad avere un Ordine per ogni Professione, o sarebbe più utile avere Ordini che raggruppano più professioni con sezioni per specializzazione?

A mio parere sarebbe difficile un Ordine che rappresenti più professioni visto le diverse competenze professionali. Forse sarebbe utile unire più Ordini professionali in un’unica sede ma con segreterie diverse, tentativo che stiamo cercando di realizzare nella nostra Provincia insieme agli architetti, i medici ed i Commercialisti.


PARTE 2: ISCRIZIONE ALL’ALBO E FORMAZIONE

6) L’esame di iscrizione all’Albo deve continuare ad essere una tantum, o si dovrebbero introdurre delle fasi di verifica periodica ?

Basta una tantum, la competenza, la selezione e l’aggiornamento la farà il mercato,

7) La Formazione deve continuare ad essere obbligatoria?

La formazione professionale deve continuare ad essere obbligatoria in quanto è fondamentale per la crescita professionale degli iscritti, atteso  anche  il continuo evolversi di nuove tecnologie  e norme tecniche specifiche. 

8) E’ corretto che si sia creata la figura del Provider Privato riconosciuto dal Consiglio Nazionale o si sarebbe dovuto mantenere il controllo della formazione negli ordini territoriali in cui si svolge?

Ritengo sia corretto previo controllo da parte del CNI.  

9) E’ corretto riconoscere crediti per la partecipazione di Fiere, Mostre, Convegni … o si dovrebbe subordinare il riconoscimento al superamento di un test alla fine di ogni corso?

Ritengo sia corretto previo controllo sulla validità dell’evento e verifica con test finale.  

10) Dovrebbe essere introdotto l’obbligo di Tirocinio prima di dare l’esame di stato?

Da mia personale esperienza fatta come rappresentante del mio Ordine agli esami di stato, ritengo che i candidati abbiano una preparazione esclusivamente teorica, manca l’esperienza. Forse sarebbe utile sostituire l’esame di stato con un tirocinio volontario.


PARTE 3: IL RUOLO DEI PRESIDENTI E CONSIGLIERI, I VINCOLI ETICI

11) Il Presidente dovrebbe avere un compenso per il tempo in cui ricopre la carica all’Ordine ?

Nonostante le numerose incombenze di rappresentanza e responsabilità cui è chiamato il presidente di dell’Ordine Professionale, tenuto conto dell’onore per la carica rivestita e soprattutto per non pesare sul bilancio dell’Ordine, specialmante di quelli piccoli, il rimborso spese è già qualcosa, 

12) I Consiglieri dovrebbero avere un compenso per il tempo in cui ricoprono la carica all’Ordine?

Il ruolo di consigliere rispecchia quello del Presidente, quindi ritengo non siano necessari compensi ma esclusivamente rimborsi spese.

13) La composizione dell’Ordine dovrebbe essere equamente suddivisa per specializzazioni?

Sono gli iscritti con le elezioni che decidono la composizione dell’Ordine. Andrebbe però rivista la legge elettorale che favorisca le "liste" da votare in blocco. 

14) Il Presidente, o un Consigliere, nel periodo in cui ricopre la carica, può prendere posizioni pubbliche negli ambiti tecnici professionali regolamentati dall’Ordine senza consultare il Consiglio ? ovviamente, per chiarezza, questa domanda riguarda posizioni istituzionali, non inerenti i suoi incarichi professionali. Per esempio, può sottoscrivere un documento in cui si contesta un provvedimento di un comune, oppure in cui si sostiene l’adozione di una norma o il cambiamento di una norma senza consultare il Consiglio ?

Sì, su delega del Consiglio.

15) stessa domanda di cui sopra, con una precisazione: il Presidente/Consigliere può assumere posizioni pubbliche negli ambiti regolamentati dall’Ordine senza consultare il Consiglio, qualora specifichi formalmente e in modo evidente che lo fa a titolo personale? 

Sì, se non è palesemente in contrasto con la linea del Consiglio. 


PARTE 4: I SERVIZI

16) Quali servizi dovrebbero essere riconosciuti agli iscritti per aumentare l'attrattiva degli ordini ?

Inviare notizie utili di natura professionale e mettere a disposizione degli iscritti strumenti utili per la professione, proporre corsi di formazione di pratica professionale, eseguire azioni di tutoraggio per i nuovi iscritti.

17) Si dovrebbero costituire delle società di servizi centralizzate a livello regionale (o multi provinciale) o multiprofessionali, per rendere più agevole l’erogazione di servizi?

Sarebbe interessante per la riduzione dei costi e per avere una omogeneità di servizi a livello regionale.

18) I servizi erogati dall’Ordine dovrebbero essere sempre compresi nella quota di iscrizione oppure no?

Quelli essenziali si, altri no.


PARTE 5: IL CONSIGLIO NAZIONALE

19) In periodo così complesso, per un ruolo così delicato come quello della rappresentanza nazionale di una professione, è giusto che ci sia un limite di mandato per i consiglieri nazionali ? non dovrebbe essere una libera scelta fatta da chi li elegge ?

 

Sì dovrebbe essere una libera scelta di chi li elegge.

20) e’ corretto l’attuale meccanismo di elezione o si dovrebbe avere un Consiglio composto da un rappresentante di ogni territorio, in cui questo è eletto all’interno del territorio stesso?

Penso che sia corretto l’attuale meccanismo di elezione essendo il CNI l’organo di rappresentanza nazionale che deve tutelare tutti gli iscritti a prescindere alla Regione di appartenenza.