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Il corridoio scandinavo-mediterraneo e il Ponte sullo Stretto di Messina

L'approfondimento del Professor Guido Caposio è dedicato al Corridoio Scandinavo-Mediterraneo (“Scan-Med”), esteso dalla Finlandia e dalla Svezia, a Nord, fino all'isola di Malta, a Sud, con un excursus storico dedicato ai progetti di realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina.

Le reti TEN e TEN - T

Nel 1991, col Trattato di Maastricht tra i 15 Paesi dell’allora Comunità Europea, fu definito, con lo sviluppo di reti, l’obiettivo centrale per rafforzare la coesione economica tra gli Stati Membri.
Sempre nel 1991, si svolse la Conferenza Paneuropea di Praga, che rappresentò la genesi dei Corridoi europei quali vie di comunicazione dell'Europa occidentale e orientale con l'obiettivo generale di stabilire un'unica rete transeuropea multimodale per integrare trasporto terrestre, marittimo e aereo.
L’esigenza di connessione e di interazione tra i Paesi dell’Unione sarebbe stata attuabile attraverso la definizione e il potenziamento di tre generi specializzati di reti Trans-Europee (TEN trans european network), ossia quelle:

  • di tele comunicazione (E-TEN);
  • energetiche (TEN-E);
  • di trasporto (TEN-T).

In particolare, la Rete di Trasporto TEN-T avrebbe avuto come scopo quello di favorire l’integrazione dei Paesi europei in vista di un mercato unico, con sostegno di una politica per la decarbonizzazione dei trasporti e un ruolo attivo dell’UE nella lotta globale ai cambiamenti climatici. Inoltre attraverso la Rete di Trasporto TEN-T sarebbe stata pianificata e programmata l’interconnessione delle infrastrutture nazionali europee ossia quella delle reti:

  • stradali;
  • ferroviarie (con la rete ferroviaria convenzionale trans-europea e la rete ferroviaria ad alta velocità trans-europea);
  • fluviali e porti per la navigazione interna;
  • di porti marittimi;
  • marittime (dette anche autostrade del mare);
  • aeroportuali;
  • combinate di trasporto;
  • di informazione e gestione della spedizione;
  • di gestione del traffico aereo.

Con il Nuovo Regolamento UE1315/2013, furono stabiliti gli orientamenti alla base del progetto dello sviluppo della Rete TEN-T, con struttura a doppio livello, articolata su due reti, denominate:

  • rete globale (Rete Comprehensive), costituita da tutte le infrastrutture di trasporto esistenti e pianificate, con obiettivo mirato a garantire la piena copertura degli spostamenti nel territorio dell’UE e l’accessibilità a tutti i Paesi dell’Unione;
  • rete centrale (Rete Core), composta da quelle parti di rete globale che avrebbero rivestito e garantito la più alta importanza strategica ai fini del conseguimento degli obiettivi per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti.

Gli elementi fondamentali da interconnettere sarebbero stati:

  • i nodi urbani ovvero agglomerati urbani a maggiore densità abitativa;
  • i nodi intermodali (porti, aeroporti, terminali) di maggiore rilevanza;
  • le connessioni multimodali dei nodi.

Nel Regolamento (UE) n. 1315/2013, sulle le cartografie di ciascun Stato membro dell’UE, erano state rappresentate le rispettive reti globali e centrali.

Nella Rete Centrale furono indicati i progetti da attuare di nove Corridoi (Corridoi Core - Fig.1) multimodali per facilitare la realizzazione coordinata e integrativa tra rete centrale e rete globale.
I corridoi multimodali devono attraversare almeno due frontiere e includere almeno tre modi di trasporto tra cui, laddove applicabile, le autostrade del mare.
Il Regolamento (UE) n. 1315/2013 indicò il 2030 come termine per il completamento della rete centrale (Core), il 2050 per la conclusione della rete globale (Comprehensive).
L’Italia si trova in una posizione strategica essendo interessata da quattro dei nove corridoi della rete core TEN-T fondamentali per incrementare le connessioni fra i mercati europei.

Nell’Allegato della Parte III del Regolamento UE n. 1315/2013 (artt. 42 e 43) è possibile riscontrare l’attraversamento della penisola italiana da nord a sud e da est a ovest di quattro (Fig.1) dei nove Corridoi della rete centrale e più precisamente:

  • il Corridoio Mediterraneo attraversa l’intero Nord Italia da Ovest ad Est, congiungendo i nodi di Genova, Torino, Milano, Verona, Venezia, Trieste, Bologna e Ravenna;
  • Il Corridoio Reno-Alpi connette i valichi di Domodossola e Chiasso con il porto core di
    Genova passando, in sovrapposizione al corridoio Mediterraneo, attraverso i centri
    urbani di Milano e Novara. Gli aeroporti Core sono Genova, Milano Malpensa, Milano
    Linate e Bergamo;
  • Il Corridoio Baltico-Adriatico collega l’Austria (valico di Tarvisio) e la Slovenia ai porti
    Core del Nord Adriatico di Trieste, Venezia e Ravenna e Ancona, passando per i nodi
    urbani di Udine, Padova e Bologna;
  • Il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo attraversa l’Italia da nord a sud , scendendo dal
    valico del Brennero fino alla Sicilia e passando per i nodi urbani di Trento, Verona,
    Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Messina e Palermo. Dieci dei sedici porti core
    della rete TEN-T italiana fanno parte di questo corridoio (Ancona, Augusta, Bari, Gioia
    Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Termini Imerese, Taranto).

I nove Corridoi della rete centrale erano affiancati da quattro priorità operative, cosiddette priorità orizzontali, che riguardavano

  • il programma Cielo Unico (SESAR - Single European Sky ATM Research);
  • le applicazioni telematiche (ITS, ERTMS, RIS, VTMIS);
  • le Autostrade del Mare (AdM / MoS);
  • i progetti di innovazione tecnologica.

Il riesame della rete è stata attivata a seguito della pubblicazione di una proposta legislativa della Commissione europea COM /2021/812 con revisione del Regolamento UE n.1315/2013, sia in termini di configurazione della rete geografica che dei vari requisiti tecnici per modo di trasporto. Con un nuovo Regolamento Connecting Europe Facility (CEF 2.0) n.1153/2021, entrato in vigore il 7-7-2021, fu definita la finalità primaria del riesame della rete, attraverso la continuità di finanziamento per lo sviluppo coordinato nei vari settori trasporti, digitale ed energia con infrastrutture TEN-T sostenibili e ad alte prestazioni.

Il nuovo Regolamento, oltre a prevedere specifiche e prestabilite procedure di revisione della rete, rese vincolante l’utilizzo dei fondi che l’Unione Europea avrebbe erogato nel settore dei trasporti.
Al fine di facilitare la realizzazione coordinata dei nove Corridoi della rete centrale e delle priorità orizzontali, la Commissione Europea designò, per ciascuno Corridoio e relative priorità orizzontali, un Coordinatore con il compito di accompagnarne e sostenerne gli sviluppi.
I nominativi dei Coordinatori dei Corridoi designati, ad oggi, risultano essere:

  • Elisabeth Jensen (DK) - Coordinatrice del Corridoio Baltico-Adriatico;
  • Paweł Wojciechowski (PL) - Coordinatore del Corridoio Reno-Alpi;
  • Pat Cox (IE) - Coordinatore del Corridoio Scandinavia-Mediterraneo (dal 2002 al 2004 è stato Presidente del Parlamento Europeo);
  • Iveta Radicova (SK) - Coordinatrice del Corridoio Mediterraneo;
  • Matthias Ruete (DE) - Coordinatore per il Sistema ERTMS;
  • Kurt Bodewig (DE) - Coordinatore per le Autostrade del Mare.

Da ultimo si evidenzia che con l’applicazione telematica dell’ERTMS - European Rail Traffic Management System fu data la possibilità ai treni, dei diversi paesi, di circolare, senza interruzione della continuità, su tutte le linee europee che ne fossero dotate.

Inoltre, il sistema garantisce la circolazione in sicurezza dei treni attraverso l'adozione di tecnologie innovative per la funzionalità. Dal 31 dicembre 2022, le linee alta velocità italiane per 878 km sono attrezzate con ERTMS, senza sovrapposizione con sistemi di segnalamento nazionale ed in assenza di segnali luminosi laterali.

L'ARTICOLO CONTINUA NEL PDF IN ALLEGATO...

L'INDICE DELLA TRATTAZIONE
1. Le reti Ten e Ten-T;
2. Il corridoio Scandinavo-Mediterraneo;
3. L’Öresund fixed link;
4. La linea ad alta velocità – alta capacità Milano-Roma-Napoli;
5. Il tunnel di base del Brennero;
6. Il tunnel nel Fehmarn belt fixed link;
7. L’ opera per l’attraversamento dello Stretto di Messina.

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Guido Caposio

Professore Associato - Dipartimento di Ambiente, Territorio e Infrastrutture - Politecnico di Torino

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