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Il corridoio Mediterraneo e l'opera per l'attraversamento del Moncenisio

Il Corridoio Mediterraneo, che si sviluppa nel Sud Europa da Est a Ovest attraverso sei Stati membri, è, escludendo il Po, essenzialmente stradale e ferroviario. La modalità ferroviaria è attiva con 21 progetti di cui, uno dei principali, è ii collegamento trans-frontalierio tra Lione Torino, la cui opera principale è il nuovo tunnel di base del Moncenisio, focus del nuovo approfondimento firmato dal professor Guido Caposio.

Il Trattato di Maastricht del 1991 tra i 15 Paesi dell’allora Comunità Europea definì la connessione e l’interazione tra i Paesi dell’Unione Europea mediante la pianificazione e il potenziamento di tre generi specializzati di reti Trans-Europee (TEN Trans European Network) di telecomunicazione (E-TEN), energetiche (TEN-E), di trasporto (TEN-T).
Con la Rete di Trasporto TEN-T articolata su due reti, (globali e centrali) fu programmata l’interconnessione delle infrastrutture europee attraverso nove corridoi multimodali, quali vie di comunicazione dell'Europa occidentale e orientale. L’Italia si trova in una posizione strategica essendo interessata da quattro dei nove corridoi della rete core TEN-T, fondamentali per incrementare le connessioni fra i mercati europei e più precisamente:

  • il corridoio Baltico-Adriatico,
  • il corridoio Scandinavo-Mediterraneo,
  • il corridoio Reno-Alpi,
  • il corridoio Mediterraneo.

Il Corridoio Mediterraneo si sviluppa nel Sud Europa da Est a Ovest attraverso sei Stati membri.
Il Corridoio, escludendo il Po, è essenzialmente stradale e ferroviario e comprende 13 grandi città, 17 aeroporti e 12 porti e una trentina di terminal multimodali. Collega la Penisola iberica (i porti di Algeciras, Cartagena, Valencia, Tarragona e Barcellona) con il confine tra Ungheria e Ucraina.

La modalità ferroviaria è attiva con 21 progetti di cui i principali sono i collegamenti trans-frontalieri tra Lione - Torino e la sezione Venezia-Lubiana ovvero:

  • la nuova linea Torino-Lione, la cui opera principale è il nuovo tunnel di base del Moncenisio;
  • il potenziamento del collegamento Trieste/Capodistria-Lubiana coordinato dal GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) con la ferrovia Trieste-Divaccia.

Come indicato nell’Accordo Italia‐Francia del 30-1-2012, il progetto di adeguamento del collegamento Torino‐Lione è costituito da una sezione internazionale tra Saint‐Didier‐de‐la‐Tour e il Nodo Ferroviario di Torino.

Il progetto della linea Torino-Lione si compone di tre parti:

  • la tratta da Bussoleno a Saint-Jean-de-Maurienne con la realizzazione del nuovo tunnel di base del Moncenisio lungo 57,5 km;
  • la tratta di accesso italiana da Bussoleno a Torino;
  • la tratta di accesso francese da Saint-Jean-de-Maurienne a Lione.

Nel 2022 risultavano attivi 10 cantieri per la realizzazione di gallerie. La fine dei lavori per la realizzazione del tunnel di base è prevista nel 2030 e l’attivazione dell’esercizio nel 2032.


La pianificazione UE per azzerare le emissioni nette nel Green Deal europeo

Nel 1991, col Trattato di Maastricht tra i 15 Paesi dell’allora Comunità Europea si definì la connessione e l’interazione tra i Paesi dell’Unione Europea mediante la pianificazione e il potenziamento di tre generi specializzati di reti Trans-Europee (TEN Trans European Network)

  • di tele comunicazione (E-TEN);
  • energetiche (TEN-E);
  • di trasporto (TEN-T).

Con la Rete di Trasporto TEN-T articolata su due reti, (globali e centrali) fu programmata l’interconnessione delle infrastrutture europee attraverso nove corridoi multimodali, quali vie di comunicazione dell'Europa occidentale e orientale.

L’Italia si trova in una posizione strategica essendo interessata da quattro dei nove corridoi della rete core TEN-T, fondamentali per incrementare le connessioni fra i mercati europei e più precisamente:

  • il corridoio Baltico-Adriatico;
  • il corridoio Scandinavo-Mediterraneo;
  • il corridoio Reno-Alpi;
  • il corridoio Mediterraneo.

I corridoi multimodali furono concepiti per attraversare almeno due frontiere e includere le tre modalità di trasporto: stradale, ferroviario, aereo e laddove applicabile, le autostrade del mare.

Il 14-12-2021 la Commissione adottò la revisione degli orientamenti TEN-T.
Il regolamento proposto ha apportato variazioni operative al regolamento del 2013. In particolare la rete di Trasporto TEN-T dovrebbe essere gradualmente completata in tre fasi temporali:

  • 2030 per la rete centrale;
  • 2040 per la rete centrale estesa;
  • 2050 per la rete globale.

La rete centrale e la rete centrale estesa formano congiuntamente i corridoi di trasporto europei, che costituiscono la parte più strategica della rete con il più alto valore aggiunto dell'UE.
I corridoi di trasporto europei esistenti integrano i corridoi della rete centrale e i corridoi ferroviari merci.

Tra i nuovi elementi di variazione da attivare figurano:

  • l'inclusione di un tempo medio di sosta ai valichi di frontiera e un ritardo limitato all'arrivo a destinazione dei treni merci;
  • velocità dei treni più elevate attraverso la rete centrale e la rete centrale estesa;
  • la realizzazione, su tutta la rete TEN-T, dell'infrastruttura di ricarica e rifornimento necessaria per i combustibili alternativi per il trasporto, in linea con il regolamento sull'infrastruttura per i combustibili alternativi;
  • un maggior numero di centri di trasbordo e di terminali passeggeri multimodali nelle città per facilitarne la multimodalità;
  • il collegamento dei principali aeroporti alla rete ferroviaria, ove possibile alle linee ad alta velocità.

La proposta di regolamento TEN-T è integrata dal piano d'azione per promuovere il trasporto ferroviario transfrontaliero e su lunga distanza di passeggeri che mira ad aumentare la capacità ferroviaria ad alta velocità con il nuovo sostegno della Banca europea per gli investimenti nel trasporto ferroviario.

Lo scopo principale del regolamento è quello di conseguire l'obiettivo di azzeramento delle emissioni nette nel Green Deal europeo.

Il 27-7-2022 la Commissione ha presentato una ulteriore proposta modificativa per tener conto del mutato contesto geopolitico, tra cui l'estensione di quattro corridoi europei di trasporto all'Ucraina e alla Moldova.

Il mandato del Parlamento per i negoziati con il Consiglio è stato adottato nell'aprile 2023.
Nel 2023 la Commissione ha aggiornato la distribuzione indicativa della rete transeuropea dei trasporti per i Balcani occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia), apportando, tra l'altro, lievi cambiamenti alla rete stradale e ferroviaria.

 

Il corridoio mediterraneo

Il Corridoio Mediterraneo si sviluppa nel Sud Europa da Est a Ovest attraverso sei Stati membri.

Il Corridoio, escludendo il Po,

  • è essenzialmente stradale e ferroviario e comprende 13 grandi città, 17 aeroporti e 12 porti e una trentina di terminal multimodali;
  • collega la Penisola iberica (i porti di Algeciras, Cartagena, Valencia, Tarragona e Barcellona) con il confine tra Ungheria e Ucraina (Fig. 1).

 

(Crediti: G. Caposio)

 

Nel tratto iniziale il Corridoio costeggia il litorale mediterraneo della Spagna e della Francia per poi attraversare le Alpi nell'Italia settentrionale in direzione est, lambendo la costa adriatica in Slovenia e Croazia, con prosecuzione verso l'Ungheria.

I punti critici, dal punto di vista ferroviario, sono la zona tra il confine italiano-sloveno e più in generale, in tutta la rete ferroviaria slovena e croata, che, pur in miglioramento, non raggiunge ancora tutti gli standard richiesti. Non sussistono invece problemi particolari per la rete stradale. Tutti i porti principali hanno buone connessioni con la rete stradale e ferroviaria, mentre solo il 20% dei principali aeroporti hanno una connessione alla rete TAV.

Il Corridoio comprende 527 progetti di investimento di cui 160 monitorati dall’Italia per un valore di circa 98,4 md di euro. È essenzialmente di tipo stradale e ferroviario ad eccezione di quello fluviale sul fiume Po e su qualche altro canale nel Nord Italia.

All’interno del Corridoio mediterraneo è stato definito un collegamento ferroviario ad alta capacità da Lione al confine ucraino, su una tratta di 1.638 km, che attraversa quattro stati membri europei (Francia, Italia, Slovenia e Ungheria). Tale tronco del corridoio è stato denominato Progetto Prioritario n. 6 (PP6) con funzione di trasferimento modale dalla strada alla ferrovia.

La modalità ferroviaria è attiva con 21 progetti di cui i principali sono i collegamenti trans-frontalieri tra Lione - Torino e la sezione Venezia-Lubiana ovvero:

  • la nuova linea Torino-Lione, la cui opera principale è il nuovo tunnel di base del Moncenisio;
  • il potenziamento del collegamento Trieste/Capodistria-Lubiana coordinato dal GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) con la ferrovia Trieste-Divaccia.

 

Il percorso della TAV Trieste-Divaccia
(Fonte: Rete Ferroviaria italiana - Ministero dei trasporti sloveno)

 

Nella Slovenia-Ungheria la sezione transfrontaliera si estende da Hodos a Boba; sono in corso colloqui bilaterali su come migliorare il corridoio ferroviario.

L’asse ferroviario Lione-Torino-Milano-Venezia-Trieste, garantirà:

  • una significativa riduzione dei costi di attraversamento della tratta alpina e dei tempi di percorrenza;
  • un incremento, rispetto agli attuali standard, della qualità e dell’affidabilità del servizio
    passeggeri merci offerto.

Inoltre il Corridoio si prefigge di promuovere il riequilibrio modale a favore del trasporto ferroviario, mediante il quale sarà possibile perseguire una riduzione dell’inquinamento e delle emissioni di CO2, nonché il miglioramento della qualità e della sicurezza dei traffici.

Per il tracciato oltre Trieste non è ancora stato redatto uno studio di fattibilità.

La via ferroviaria pianificata tra Trieste (Aurisina) e Divaccia (Fig. 2), primo tratto in uscita dall’Italia, attraversa un’area morfologicamente impervia (zona carsica).
Nello studio del tracciato è stata valutata l’alternativa tra una linea parzialmente in galleria ad una in superficie basata su semplici rettificazioni della rete.

Inoltre la linea non sarebbe ad alta velocità, ma di un aumento della capacità da ottenere diminuendo la pendenza della linea così da poter incrementare la lunghezza dei convogli in percorrenza.
Il governo sloveno ha deciso che la linea ferroviaria tra Capodistria e Divaccia, snodo logistico importante in Slovenia, avrà un doppio binario.

I lavori sul tratto ferroviario a servizio del porto di Capodistria, attualmente il più attivo del Nord Adriatico, sono in pieno svolgimento e dovrebbero concludersi nel 2026.

 

L'ARTICOLO CONTINUA NEL PDF IN ALLEGATO...

Nei prossimi paragrafi si parlerà di:

  • Studi propedeutici;
  • La nuova linea Torino - Lione;
  • Il modello di esercizio;
  • Le gallerie geognostiche;
  • Stato di avanzamento dei lavori;
  • Concorso di progettazione per la stazione internazionale di Susa.

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
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Guido Caposio

Professore Associato - Dipartimento di Ambiente, Territorio e Infrastrutture - Politecnico di Torino

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