Il concorso per il nuovo Viadotto Polcevera a Genova
Si illustrano i criteri e le scelte che sono state adottate in una proposta a livello di progetto preliminare per adempiere in modo rigoroso e completo ai requisiti prestazionali e agli obiettivi richiesti dal Commissario per la realizzazione di nuova opera d’arte di Viadotto a scavalco della valle del Polcevera per l’autostrada A10. La nuova opera d’arte è stata progettata in prossimità del Viadotto esistente già parzialmente crollato nel tragico evento del 14/08/2018.
Ogni criterio e scelta progettuale e realizzativa della nuova opera d’arte è stato improntato a realizzare una tipologia di opera d’arte importante ma tipica nell’ambito dei viadotti autostradali in Italia (e nel mondo), ottenendo di vantaggi in termini di garanzia e affidabilità nella fase realizzativa, inserimento paesaggistico, uniformità e affidabilità nella futura gestione, perseguendo modalità esecutive che consentano un ripristino anticipato del traffico sull’autostrada A10.
Tale proposta è quindi una occasione per proporre delle innovazioni nell'adottare tipologie di materiali ad alte prestazioni, che consentano di sfruttare gli importanti avanzamenti tecnologici e normativi avvenuti negli ultimi 100 anni nel settore delle costruzioni di viadotti al fine di perseguire la massima durata e prestazioni dell’opera principale e delle sue componenti accessorie.
I criteri di costruzione dell'opera
Nel presente articolo si presentano i criteri e le scelte progettuali e costruttive che sono state valutate per adempiere in modo rigoroso e completo ai requisiti prestazionali e agli obiettivi richiesti dal Commissario per la realizzazione di nuova opera d’arte di Viadotto a scavalco della valle del Polcevera per l’autostrada A10, durante le fasi di concorso.
La nuova opera d’arte è stata localizzata in prossimità del Viadotto esistente già parzialmente crollato nel tragico evento del 14/08/2018 e che sarà oggetto di demolizione.
Ogni criterio e scelta progettuale e realizzativa della nuova opera d’arte è stato improntato ai seguenti obiettivi generali:
- realizzare una tipologia di opera d’arte importante ma classica e frequente nell’ambito dei viadotti autostradali in Italia (e nel mondo), ottenendo di conseguenza un triplice vantaggio:
- garanzia e affidabilità nella fase realizzativa, at- tingendo a realtà produttive del nostro paese. Quindi con attrezzature e maestranze già disponibili e note;
- inserimento paesaggistico, per uniformità con simili contesti di attraversamento di valli lun- go la stessa autostrada A10 e di infrastrutture del traffico di attraversamento degli Appennini;
- uniformità e affidabilità nella futura gestione, dovendo estendere le modalità di manutenzione già in uso in strutture simili già in esercizio lungo la stessa infrastruttura;
- consentire nelle modalità esecutive un ripristino anticipato del traffico sull’autostrada A10. Ricer- cando quindi una strategia di massima rapidità di costruzione:
- sovrapponendo, per quanto possibile, la fase di demolizione del Viadotto esistente e la costruzione del nuovo Viadotto;
- attivando in prima fase una carreggiata, provvi- soriamente a doppio senso di marcia, in attesa del completamento dell’intera opera.
- adottare tipologie di materiali ad alte prestazioni, che consentano di sfruttare gli importanti avan- zamenti tecnologici e normativi avvenuti negli ul- timi 100 anni nel settore delle costruzioni di viadotti al fine di perseguire la massima durata e prestazioni dell’opera principale e delle sue componenti accessorie.
Il progetto ha seguito quindi i requisiti fondamentali per l'affidabilità dei lavori di costruzione:
- sicurezza strutturale, ovvero sicurezza delle per- sone, struttura e contenuto;
- facilità di manutenzione, cioè funzionamento, comfort ed estetica della struttura;
- robustezza, ovvero la struttura è progettata ed ese- guita in modo tale da non essere danneggiata da eventi quali esplosioni, impatti ed errori umani, in misura sproporzionata rispetto alla causa origina- le. Gli eventi da prendere in considerazione sa- ranno quelli concordati in questo progetto con il Commissario e l'autorità competente.
Il quadro di riferimento normativo per le caratte- ristiche costruttive è il D.M. 17.02.2018 (NTC 2018) ed eventuali integrazioni con gli Eurocodici, per le costruzioni con livelli di prestazioni elevati e con metodo semi probabilistico agli stati limite.
Durabilità
La durabilità è perseguita come conservazione delle caratteristiche fisiche e meccaniche dei materiali e delle strutture, proprietà essenziale affinché i livelli di sicurezza vengano mantenuti durante tutta la vita dell’opera. Essa viene garantita nel progetto attra- verso la scelta dei materiali e un opportuno dimen- sionamento delle strutture, comprese le eventuali misure di protezione e manutenzione. Al fine di per- seguire una adeguata durabilità di questa nuova ope- ra, si elenca gli elementi essenziali che saranno posti all’attenzione dai proponenti:
- I criteri di progettazione;
- Le condizioni ambientali previste e le proprietà del terreno;
- Composizione, proprietà e prestazioni dei materiali e dei prodotti;
- La scelta del sistema strutturale, la forma degli elementi ed il dettaglio strutturale;
- Qualità della lavorazione e livello di controllo;
- Le particolari misure protettive;
- La manutenzione prevista durante la vita utile della struttura.
Vita Nominale
La vita nominale dell’opera strutturale VN è intesa come il numero di anni nel quale la struttura, purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata. Nel ca- so in esame: VN = 100 anni
La scelta della tipologia costruttiva del Viadotto
Al fine di adempiere ai requisiti e agli obiettivi generali costruttivi citati in premessa è stata scelta la seguente tipologia costruttiva.
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La presente memoria è tratta da Italian Concrete Days - Aprile 2021
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