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Il comportamento al fuoco delle facciate degli edifici civili – RTV 13

La Regola Tecnica Verticale n. 13 contiene le quattro differenti soluzioni conformi (requisiti generali, fasce di separazione, zone di protezione da combustibili e da impianti energetici), il cui rispetto soddisfa gli obiettivi richiesti qualora un incendio colpisca la facciata di un edificio civile.

La necessità di avere un'efficienza energetica più alta degli edifici ha portato ad un maggiore utilizzo di materiali combustibili

Gli edifici italiani, storicamente, sono stati costruiti utilizzando materiali incombustibili, ma la necessità di renderli energicamente efficienti ha portato a un maggiore utilizzo di materiali combustibili nell’involucro aumentando come conseguenza il rischio che si sviluppi un incendio, ad esempio in facciata, con possibili tragici esiti.

Figura 1: reazione al fuoco degli isolanti combustibili ed incombustibili.

Di conseguenza, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha approvato la Regola Tecnica Verticale n. 13Chiusure d’ambito degli edifici civili", nella quale vengono fissati gli obiettivi di sicurezza per le facciate e le coperture degli edifici civili e sono definite le “soluzioni conformi” per poter soddisfare gli obiettivi medesimi.
In quest’articolo si passano in rassegna le soluzioni conformi per le facciate degli edifici civili e le ricadute in termini di scelta dell’isolante termico.

La Regola Tecnica Verticale n. 13

Tale Regola Tecnica è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'8 aprile, in allegato al Decreto del Ministero dell’Interno 30 marzo 2022.
La RTV 13 contiene soluzioni conformi per le facciate e le coperture, il cui rispetto soddisfa gli obiettivi richiesti per le facciate e le coperture degli edifici civili (strutture sanitarie, scolastiche, alberghiere, commerciali, uffici, residenziali), siano essi di nuova costruzione o esistenti.

Limitatamente alle facciate, la Regola Tecnica introduce quattro differenti tipologie di soluzioni conformi:

  • requisiti generali;
  • fasce di separazione;
  • zone di protezione da combustibili;
  • zone di protezione da impianti energetici.

Le soluzioni conformi non si applicano indistintamente a qualunque tipologia di edificio civile, ma sono differenziate a seconda della destinazione d'uso e delle caratteristiche degli edifici.
In particolare, la Regola Tecnica individua tre differenti tipologie di edifici, riassunte nella seguente Tabella.

Tabella 1: tipologie di edifici civili individuate dalla RTV “Chiusure d’ambito”.

La Tabella 2 raffigura invece il campo di applicazione delle diverse soluzioni conformi: per gli edifici di tipologia SA è richiesta l’adozione di due soluzioni conformi (protezioni da combustibili e da impianti energetici). Per gli edifici di tipologia SB e SC è invece richiesta l’adozione di tutte e quattro le soluzioni conformi.

Tabella 2: soluzioni conformi per le facciate contenuti nella RTV 13 “Chiusure d’ambito degli edifici civili”, suddivisi per tipologia di edificio.

Requisiti generali

Qualora un incendio raggiunga la facciata dell'edificio, per impedirne o rallentarne la propagazione lungo la facciata, la stessa deve essere realizzata con prodotti/materiali aventi un determinato comportamento al fuoco.
La soluzione conforme contenuta nella Regola Tecnica prevede infatti che i prodotti/materiali presenti in facciata debbano possedere almeno la reazione al fuoco riportata in Tabella 3.

Tabella 3: requisiti minimi di reazione al fuoco richiesti dalla RTV 13 - Legenda: [1] Protetti con materiali non metallici in Euroclasse A1 oppure con prodotti di classe di resistenza al fuoco K10 e classe minima di reazione al fuoco B-s1,d0 [2] Non protetti come indicato nella precedente nota [1] [3] Solo se occupano più del 10% della superficie della facciata [4] Esclusi i componenti in vetro e solo se occupa più del 40% della superficie della facciata

Come si può notare, i requisiti sono differenziati per tipologia di componente e di applicazione. In particolare, i requisiti per gli isolanti termici differiscono a seconda che questi siano protetti, in vista, o facenti parte di un kit (come nei cappotti termici dotati di marcatura CE).

La reazione al fuoco è riportata nella scheda tecnica del prodotto ed è espressa tramite l’Euroclasse; tale classificazione è comprensiva anche dell'indicazione della quantità di fumi emessa (da migliore a peggiore: s1, s2, s3) e della produzione di gocce incandescenti (da migliore a peggiore: d0, d1, d2).

Quale sia la reazione al fuoco degli isolanti termici attualmente in commercio è stato oggetto di un altro articolo, al quale si rimanda.

Un particolare approfondimento è necessario per i cappotti termici. Questi sono sistemi realizzati con più elementi (isolante termico, tasselli, intonaco di finitura, ecc.). Questi elementi possono essere scelti ed acquistati uno ad uno oppure l’intero sistema può essere venduto da un unico fornitore che ne certifica le caratteristiche, tramite marcatura CE. In quest’ultimo caso, la reazione al fuoco riguarda l’intero sistema e non più i singoli componenti.

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