Il calcolo della prestazione energetica del fabbricato: la nuova EN ISO 52016
Il calcolo della prestazione energetica del fabbricato La nuova EN ISO 52016
Un metodo di riferimento standard per la stima della prestazione energetica degli edifici dovrebbe essere realistico, sufficientemente sensibile, equo e robusto. Oltre che conveniente, affidabile, verificabile, trasparente, riproducibile e accessibile. Sono questi i presupposti di partenza su cui si è basato l’intero sviluppo della nuova norma che diventerà in Europa, e non solo, il riferimento per il calcolo della prestazione energetica del fabbricato e che manderà ufficialmente in pensione la EN ISO 13790. Si sta parlando della EN ISO 52016. A supporto di tale norma, il Comitato tecnico 89 del CEN ha sviluppato altre norme di cui alcune sono completamente nuove mentre altre costituiscono la revisione di norme già esistenti. Per ogni nuova norma è stato sviluppato un rapporto tecnico di accompagnamento (CEN/TR) e un foglio di calcolo applicativo. Nel prospetto di seguito si riportano i riferimenti a tali norme mentre, per semplicità, non sono riportati i relativi rapporti tecnici. Le norme prodotte sono suddivise in macro aree.
L’insieme dei documenti normativi riportati nel prospetto permette di determinare i dati di ingresso al modello di calcolo per quanto concerne sia l’involucro opaco sia quello trasparente di ogni elemento dell’edificio, congiuntamente alle condizioni al contorno (tra cui i dati climatici). Completano il pacchetto le specifiche per il calcolo della prestazione e dei corrispondenti indicatori sulla qualità energetica del fabbricato.
Figura 1 - Relazione tra la EN ISO 52016-1 e le altre norme EPB.
Il quadro comune generale per il calcolo della prestazione energetica degli edifici (di cui all’art. 3 dell’EPBD) prevede che essa possa essere determinata sulla base della quantità di energia, reale o calcolata, consumata annualmente per soddisfare le varie esigenze legate ad un “uso ordinario” dell’edificio. Il miglior indicatore di riferimento potrebbe essere il consumo reale di energia, tuttavia esso:
- non prende in considerazione un comportamento standard – o convenzionale – dell’utenza poiché, tra l’altro, dipendente dalle condizioni meteorologiche che variano di anno in anno;
- comprende situazioni relative alla qualità della costruzione, all’eventuale cattiva installazione dei componenti e dei sistemi, ad una non perfetta regolazione degli impianti;
- non sempre è possibile entrare in possesso di dati affidabili, comprensibili e comparabili. I consumi energetici reali sono difficili da ottenere e, per essere funzionali allo scopo, richiedono un tempo di acquisizione relativamente ampio.
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