Il Calcestruzzo è un materiale straordinario compreso tra due fessure
Non solo resistenza, è fondamentale iniziare a preoccuparsi del ritiro
Il calcestruzzo è un materiale ampiamente utilizzato, si dice il più utilizzato al mondo dopo l'acqua, ma la conoscenza di alcuni suoi aspetti basilari e incredibilmente ancora spesso di livello basso, e di frequente i media generalisti lo "trattano davvero male" incolpandolo di problemi che in genere sono causati da "un altro soggetto". Ho ritenuto utile fare questa breve intervista a un amico, Donato Luciano, tecnico di grande esperienza, che cortesemente mi ha risposto. Ecco cosa è emerso.
Calcestruzzo depotenziato ?
Caro Donato,
quando oggi un’opera esistente presenta dei problemi strutturali connessi alla qualità del calcestruzzo con cui è stato costruito si usa spesso il termine “calcestruzzo depotenziato”. E’ una frase che ha senso tecnico ? Perchè ho la sensazione che spesso le ragioni stiano a monte, in una prescrizione fin dall’inizio sbagliata dei materiali.
Donato Luciano (DL): Ciao e grazie dell'opportunità:
Il termine non ha nessun senso, è stato utilizzato troppo facilmente anche da trasmissioni televisive importantissime, che purtroppo hanno messo in cattiva luce tutta la filiera del calcestruzzo preconfezionato. Sul discorso prescrizione ci sarebbe da vedere a quando risale il progetto e quando è stata poi realizzata l'opera, spesso ci riferiamo a progetti che rispettavano normativa vecchissime.
Aggiunta d'acqua al calcestruzzo: di chi è la colpa ?
Sicuramente l’aggiunta di acqua in autobetoniera è uno dei “tumori” del settore. Ma dopo tutti questi anni in cui si è parlato dell’importanza del rapporto acqua cemento ha ancora senso parlare di “incoscienza” e mancata conoscenza del problema o piuttosto è più corretto parlare di noncuranza dovuta all’assenza di controlli ?
(DL): Sai in quale Azienda lavoro e quanto è importante grazie all'INNOVAZIONE il progresso legato al mondo degli additivi e quindi al mantenimento di lavorabilità, anzi parlerei di garanzia di lavorabilità.
I controlli, ahimè non ci sono se non in cantieri di una certa importanza, parlo di grandi lavori, ma tutti gli altri MILIONI di metri cubi di calcestruzzo purtroppo non vengono controllati.
Se si aggiunge acqua è perchè si vogliono calcestruzzi più lavorabili. Ma se si fornissero calcestruzzo minimo in classe S4 il problema permarrebbe ? E come può essere che nel 2020, a oltre 50 anni dalla nascita del settore del calcestruzzo preconfezionato, ancora si producano e consegnino calcestruzzi in S2 e S3 ?
(DL): Onestamente in Italia, I preconfezionatori ed Atecap, hanno fatto un lavoro egregio perchè non si vende più calcestruzzo in S3 se non in applicazione dove non sarebbe possibile utilizzare un calcestruzzo più fluido, basta vedere le statistiche ERMCO e capire che in Italia rispetto ad altri paesi siamo molto più avanti ed è ora che lo sottolineiamo.
Basti pensare che siamo uno dei pochi paesi dove l'additivazione della ormai superata tecnologia del naftalensolfonato è sparita e per i policarbossilati siamo già alla terza generazione, in paesi molto più "blasonati" sono ancora al ligninsolfonato!!!!
Produzione del Calcestruzzo e mescolatore
La crisi ha ridotto l’uso dei cosiddetti trasportatori aziendali, facendo ulteriormente esplodere la scelta dei padroncini. In un sistema quindi in cui il trasporto è affidato a terzi, non si dovrebbe arrivare a una maggiore garanzia della qualità del calcestruzzo obbligando l’uso del mescolatore in impianto ? Quali vantaggi si otterrebbero ? In Europa cosa succede ?
(DL): Non so se è giusto "OBBLIGARE" , senz'altro l'utilizzo del mescolatore garantisce l'omogeneità dell'impasto, nel resto d'EUROPA, vi parlo dei Balcani ho personalmente visto che l'utilizzo del mescolatore è molto diffuso.
Senza la presenza di un mescolatore è possibile garantire - solo attraverso le sonde dell’umidità e l’automazione - il rapporto acqua/cemento finale di un calcestruzzo ?
(DL): Come detto prima, il mescolatore garantisce l'omogeneità dell'impasto, la garanzia della qualità dipende molto delle materie prime che si utilzizano e non solo da come si mescola l'impasto, posso tranquillamente dire che in Italia abbiamo fatto anche buonissimi calcestruzzi senza l'utilizzo del mescoaltore, averlo ovviamente sarebbe meglio.
Certificazione FPC del calcestruzzo
L’obbligo della certificazione FPC è stata ottenuta da tutti gli impianti esistenti senza però portare a un aumento né di prove sul calcestruzzo né di assunzione di tecnici di centrale. Come valuti questa situazione ? Abbiamo ottenuto una certificazione di carta ?
(DL): Mi faccio una domanda...l'FPC ce l'hanno tutti? Partendo dal presupposto che tutti lavorano come si deve al 100%, dico solo che la certificazione non dovrebbe pagarla chi viene certificato.
Prescrizione del calcestruzzo
Una ultima domanda. L’evoluzione tecnologica nel calcestruzzo oggi ha portato alla possibilità di formulare calcestruzzi con caratteristiche e prestazioni un tempo non immaginabili. Ha ancora senso che le norme attuali prevedano la prescrizione di parametri quali il dosaggio minimo di cemento, il rapporto acqua/cemento, … Non si dovrebbe puntare a una nuova evoluzione delle norme in cui ci si concentri di più sull’obbligo di prescrizioni progettuali più moderne, oltre alla Rck e consistenza, quali ad esempio il ritiro, la resistenza alla penetrazione all’acqua, la tenacità e il modulo elastico ...
(DL): Qualche anno fa il prof. MARIO COLLEPARDI, punto di riferimento di noi tutti, mi disse: "IL CALCESTRUZZO E' UN MATERIALE ECCEZIONALE, PURCHE' COMPRESO FRA 2 FESSURE", condividendo a pieno questa citazione, rispondo che è fondamentale iniziare a preoccuparsi del ritiro e degli altri parametri citati.
A Napoli dal 14 al 17 aprile 2021 la terza edizione degli Italian Concrete Days di aicap e CTE.
IL PIU' IMPORTANTE EVENTO TECNICO/SCIENTIFICO SUL CALCESTRUZZO IN ITALIA
Ecco le informazioni per partecipare agli Italian Concrete Days 2020 di aicap e CTE a Napoli
Approfondimento
Con queste domande abbiamo intervistato anche altri esperti
La soluzione del problema sta in una corretta prescrizione della lavorabilità in fase di progettazione.
Intervista a Mario Collepardi
Calcestruzzo: in alcuni Paesi la certificazione di sostenibilità CSC è un fattore distintivo
Intervista a Francesco Biasioli
Il produttore di calcestruzzo deve avere il pieno controllo del proprio ciclo produttivo
Intervista a Gianni Piero Zanco
Calcestruzzo: se la differenza di qualche euro/m3 è quella che fa vincere un appalto siamo davvero messi male
Intervista a Gian Luigi Pirovano
Calcestruzzo: essenziale avere processi chiari, affidabili e misurabili
Intervista a Marco Borroni e Marco Francini
Controlli sul Calcestruzzo: puntare sulla tracciabilità digitale dei prelievi
Intervista a Sergio Vivaldi
Calcestruzzo: serve più attenzione della direzione lavori sui controlli
Intervista a Piero Cardone
La classe di consistenza del calcestruzzo? è un fattore di specializzazione del materiale
Intervista a Roberto Troli
Calcestruzzo depotenziato ? definizione utilizzata per “non conoscenza” del problema
Intervista a Gianluca Pagazzi
Tecnologo del calcestruzzo: una figura professionale indispensabile per la qualità di produzione e prodotti
Intervista a Matteo Felitti
Calcestruzzo: i controlli si fanno più serrati e va bene così
Intervista a Michele Triantafillis
Calcestruzzo: mi sono imbattuto in una società che ha prodotto circa 30.000 in assenza di FPC per almeno 2 anni
Intervista a Marco Toni
Qualità del calcestruzzo: Il mescolatore dovrebbe essere obbligatorio.
Intervista a Roberto Muselli
Aggiunta di acqua al calcestruzzo ? si vogliono prodotti più lavorabili, ma nessuno vuole pagare la qualità
Intervista ad Emilio Sorridente
Calcestruzzo Armato
Esplora la guida completa sul calcestruzzo e sul calcestruzzo armato, due elementi fondamentali nell'edilizia. Scopri le composizioni, come l'integrazione di fibre metalliche e polimeriche, e le ultime innovazioni che migliorano le proprietà strutturali. Aggiorna le tue conoscenze sui materiali cementizi per una comprensione avanzata e applicazioni ottimali.