Il CALCESTRUZZO che non produce RIFIUTO

Da Tecno-Beton una soluzione ecologica innovativa.

Grazie a una nuova proposta innovativa, la Tecno-Beton srl, società di riferimento nel settore della progettazione, costruzione e installazione di impianti per la produzione di calcestruzzo preconfezionato si appresta a fare un ulteriore significativo passo in avanti. L’innovazione e lo sviluppo costante sono da sempre nel dna dell’azienda bergamasca. “Negli ultimi anni abbiamo ampliato il nostro listino proponendo nuovi modelli e soluzioni impiantistiche per soddisfare le richieste di un mercato sempre più esigente e competitivo” esordisce Simona Bianchi a.d. di Tecno-Beton. “I risultati di questi sforzi sono positivi: nel 2014 siamo cresciuti notevolmente in controtendenza alla congiuntura economica del settore. Per favorire questa crescita, l’azienda ha implementato ogni reparto, dall’ufficio tecnico alla rete commerciale, senza dimenticare il fondamentale contributo del personale dei reparti produttivi e servizio post vendita”. Di fatto l’esperienza e la flessibilità dell’azienda si traducono nella capacità di dare le più efficaci risposte, sia che si tratti di importanti commesse internazionali o di singole forniture locali. Oltre a offrire un’ampia gamma di prodotti standard, il punto di forza di Tecno-Beton risiede nella capacità di realizzare progetti sulle specifiche richieste, affiancando i clienti nella ricerca della migliore soluzione: impianti mobili da cantiere nelle versioni Wet & Dry o per le più complesse installazioni di vere e proprie fabbriche per la produzione del calcestruzzo. Il concetto per Tecno-Beton di “fabbrica del calcestruzzo” è la messa in esercizio di un polo produttivo che si integri con il territorio, nel rispetto dell’ambiente al servizio della collettività. In linea con questi obiettivi, la soluzione tecnica dell’Rcs brevettata, apporta una reale innovazione nel mondo della gestione dei resi derivati dai processi produttivi, consentendo di riutilizzare completamente gli scarti della produzione del calcestruzzo: di fatto l’Rcs non produce rifiuto. Dopo una prima fase speri- mentale, affiancati dalla prestigiosa facoltà di Ingegneria delle Costruzioni dell’Università di Bergamo, oggi il sistema Rcs è una soluzione utilizzata da importanti gruppi in Italia, consentendo il recupero nei loro processi produttivi dei materiali di scarto, con ottimi riscontri in termini di risparmio economico e, non meno importante, di sostenibilità ambientale. L’utilizzo dell’Rcs non si limita ai cantieri con produzioni medio/alte, ma nelle sue varie versioni, offre soluzioni anche per spazi limitati e in condizioni gravose per la gestione delle acque di processo come in ambiente urbano o per il settore della prefabbricazione. Anche il mercato nazionale, dove non mancano le innovazioni, si sta accorgendo dell’Rcs: una proposta targata che fa decisamente la differenza. Conclude Simona Bianchi: “La nuova frontiera per Tecno-Beton è l’espansione sui mercati esteri. Le prospettive di crescita all’estero sono buone: operiamo già con profitto per commesse rilevanti in Nigeria, Libia, Marocco, Azerbaijan e intendiamo proseguire su questa strada in altri Paesi strategici quali Algeria, Emirati Arabi Uniti e Svizzera. In Italia, invece, stiamo investendo in marketing e ampliando la nostra presenza per farci conoscere da un maggior numero di clienti come una realtà che si distingue per qualità, innovazione tecnica delle proprie proposte”.
In foto Simona Bianchi e Livio Betelli
 

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