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Il BIM per l'ampliamento del Palazzo di Varignana - progetto Politecnica

La descrizione dell'uso del BIM nel progetto di Politecnica

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Politecnica e Tekla Structures per il Palazzo di Varignana Resort & Spa

Politecnica è tra le prime società ad aver adottato la progettazione BIM (Building Information Modelling), e utilizza Tekla Structures per molti dei suoi progetti. Tra quelli più recenti, uno dei più interessanti è il progetto per l'ampliamento della struttura ricettiva di prestigio denominata "Palazzo di Varignana Resort & Spa", per il quale è stata preminata nell'ultimo Tekla BIM Award Italia 2018.

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Perché Politecnica ha scelto Tekla structures? 

L’uso di Tekla Structures in questo progetto ha permesso a Politecnica di realizzare il modello BIM dell’opera, dal quale si sono ottenute tutte le viste e le informazioni utili anche nella gestione di geometrie complesse. Con le potenti funzioni di Tekla Structures è stato controllato preventivamente anche il più piccolo dettaglio della struttura in acciaio e di quella in cemento armato, l’elaborazione dei tagli delle lamiere e la corretta disposizione delle barre di armatura. Nella gestione del modello BIM l’interfaccia intuitiva di Tekla Structures facilita la modifica di qualsiasi parte del progetto, consentendo una veloce valutazione di diverse ipotesi progettuali, aggiornando automaticamente la componentistica secondo le diverse soluzioni.

"Grazie al modello BIM realizzato con Tekla Structures lo scambio “aperto” di informazioni, crea sotto il profilo progettuale, relazioni più efficienti con le altre discipline coinvolte nel progetto, ognuna lavorando con la soluzione software più adatta alla loro specializzazione." Settore Strutture – POLITECNICA

 

"La grande versatilità nel modellare diverse tipologie e tecnologie strutturali nello stesso modello, interfacciandole e connettendole tra loro, unita all’ elasticità di rappresentazione nella messa in tavola dell’elaborato, facilita notevolmente la comunicazione con le maestranze di cantiere."

L'uso del BIM nel progetto del prestigioso Resort a Varignana

Nel caso in esame Politecnica è stata incaricata dalla Società Palazzo di Varignana S.r.l. della redazione del progetto preliminare, definitivo, esecutivo e della direzione lavori per la costruzione di 44 nuove camere e suite connesse alla struttura ricettiva esistente. Per questo progetto Politecnica ha deciso di avvalersi del software Tekla Structures utilizzando la metodologia BIM.

L’elegante complesso è situato in località Varignana, piccola frazione del Comune di Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna. Nasce attorno all’elegante villa settecentesca della famiglia Bentivoglio, immersa nel paesaggio collinare bolognese dove si alternano declivi a uliveti e vitigni, campi arati e zone boschive.

L’idea progettuale nasce dal desiderio di rispettare la natura del luogo puntando particolarmente l’attenzione sul rapporto che la struttura ricettiva ha con il paesaggio e l’ambiente circostante garantendo le soluzioni più adeguate al massimo confort dei clienti. “Nell’assecondare la geomorfologia della collina – racconta l'Ing. Giovanni Gamberini, strutturista di Politecnica. - si è pensato di realizzare tre volumi, posti a quote tra loro differenti, ma connessi mediante due tunnel aerei collegati dalla cima della collina con il nucleo del gruppo scale. La nuova edificazione consente di raggiungere i vani di distribuzione alle camere da cui si scende ai vari livelli del nuovo complesso”.

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Il progetto

Il progetto riguarda l’ampliamento di 44 nuove camere nell’ambito del prestigioso Resort Palazzo di Varignana, sul versante naturale nelle prime colline Bolognesi.

La geometria allungata dei corpi strutturali, unita all’interessante disposizione planimetrica delle camere, ha richiesto una particolare elaborazione dell’assetto dei controventi con il fine di estinguere gli effetti torsionali indotti dalle azioni sismiche.

La struttura portante degli edifici è in acciaio, caratterizzata da elementi di sostegno in profilo circolare a sezione mista (completati con getto interno in calcestruzzo). I punti di raccordo tra i fabbricati sono costituiti da due corpi scala che permettono il collegamento delle passerelle sovrastanti. A lato di entrambe le scale di acciaio, sono collocati i nuclei ascensore in conglomerato cementizio armato, essi fungono anche da vincolo stabilizzatore per le azioni trasversali delle passerelle stesse.

I tre blocchi che costituiscono le camere restano dinamicamente indipendenti, giuntati tra loro e isolati dalle passerelle per mezzo di specifici dispositivi d’appoggio, consentendo di assorbire le dilatazioni termiche lungo la direzione dell’asse longitudinale.

 

L’insieme articolato dei fabbricati, la diversità delle tecnologie e dei materiali strutturali, la precisione richiesta sui tracciamenti, le fasi stesse di realizzazione, le inclinazioni geometriche e i suoi riflessi sulla progettazione dei nodi di connessione, ha reso necessario uno studio organico dell’intero complesso strutturale, da porre poi in relazione ad un controllo altrettanto esigente sugli elementi d’involucro, delle finiture architettoniche e delle componenti impiantistiche.

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I nuovi edifici sono volutamente tre per produrre le giuste interruzioni del costruito e riequilibrare l’ingresso della natura nei punti di rottura stessi tra gli edifici. "Con Tekla Structures abbiamo modellato tutto in BIM - precisa Giovanni Gamberini -: le casserature, le armature e il tracciamento delle casserature nello spazio con una particolare attenzione all’interconnessione tra i pilastri tubolari, le armature di platea e le gabbie di armatura dei pali di fondazione".

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La percezione del nuovo manufatto è stato oggetto di una lunga indagine al fine di ridurne l’impatto e non creare distonie con il paesaggio circostante. "Sotto il profilo dello studio dell'impatto ambientale - spiega Giovanni Gamberini - è risultata fondamentale la modellazione tridimensionale e integrata con Tekla Structures in ambiente BIM. Dapprima per focalizzare con adeguata cura il rispetto della morfologia del luogo poi, dati i forti limiti urbanistici legati alle altezze e alle superfici, per controllare in modo costante i rapporti di altezze, estensioni e caratteristiche costruttive dell’edificio”.

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In linea con la filosofia Open BIM, Tekla Structures supporta la certificazione IFC e garantisce l’interoperabilità del software permettendo quindi la perfetta collaborazione tra tutte le parti in causa e l’interazione tra i diversi progetti da quello architettonico a quello strutturale a quello impiantistico. Questa caratteristica nel progetto del Palazzo di Varignana Resort & Spa ha permesso un perfetto coordinamento di tutte le professionalità coinvolte nella realizzazione della commessa.


Politecnica è una delle maggiori società italiane di progettazione integrata per l'architettura, ingegneria e urbanistica. Ha sviluppato progetti in ogni campo, pubblico e privato, nella scuola e nella sanità, nell’industria, nei servizi, nelle infrastrutture e con la divisione internazionale ha realizzato opere civili e infrastrutturali in numerosi Paesi in via di sviluppo nell’ambito di Progetti finanziati da Donors Internazionali (International Financial Institutions).

 

Politecnica offre servizi conformi al Sistema di Qualità ISO9001 e UNI EN ISO 14001:2004, ha ottenuto il Rating di Legalità con il punteggio massimo, è membro del Green Building Council e promuove le migliori pratiche di sostenibilità ambientale in compliance con protocolli LEED.

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