Il 5G sotto le Alpi: studio di fattibilità per portare la tecnologia mobile nel Tunnel del Fréjus

Con il 5G più sicurezza ed efficienza per i sistemi di trasporto del tunnel

Cellnex Italia e Cellnex Francia, insieme ad una serie di partner che include Gruppo FS Italiane, Rete Ferroviaria Italiana, ANAS, Accenture e Open Fiber, stanno conducendo uno studio di fattibilità per portare la tecnologia 5G sotto il tunnel del Fréjus, con il sostegno finanziario e logistico della Commissione Europea.

Il tunnel del Fréjus è un'arteria vitale per il trasporto transalpino, parte integrante del corridoio Mediterraneo delle reti trans-europee di trasporto. Tuttavia, per mantenere il passo con le esigenze della mobilità moderna, è necessario andare oltre il semplice attraversamento fisico. La visione è quella di trasformare questo tratto di infrastruttura in un corridoio digitale, garantendo una connettività affidabile e ad altissima velocità.

L'iniziativa, che rientra nel programma "Connecting Europe Facility (Cef-2) Digital" della Commissione Europea, mira a promuovere la diffusione e l'adozione rapida delle reti ad altissima velocità all'interno delle infrastrutture di trasporto europee. L'obiettivo finale è quello di creare un ecosistema integrato che migliorerebbe la sicurezza, l'esperienza dei cittadini e l'efficienza dei sistemi di trasporto.

Il cuore di questa trasformazione sarà la tecnologia 5G. Cellnex Italia e Cellnex Francia, insieme ai loro partner, stanno studiando le soluzioni per portare la copertura 5G sia nel tunnel autostradale che in quello ferroviario del Fréjus. Questo coinvolgerà l'installazione di sistemi di telecomunicazioni sicuri e connessi, che ospiteranno le antenne di tutti gli operatori mobili, garantendo una copertura affidabile sia per i dati che per la voce.

Accenture, con il suo approccio basato sui casi d'uso, sta contribuendo a definire le implicazioni tecnologiche del progetto. Questo include la realizzazione di impianti DAS (Distributed Antenna System) e Small Cells per garantire una copertura del segnale ottimale all'interno dei tunnel, oltre all'integrazione di tecnologie innovative come la comunicazione V2X per veicoli connessi e la guida autonoma.

Open Fiber, consapevole dell'importanza della fibra ottica come fondamento delle reti ad altissima velocità, sta lavorando per assicurare che le celle 5G siano supportate da infrastrutture in fibra ottica, garantendo una trasmissione dati veloce e affidabile.

Anche Anas, con la sua esperienza nel campo delle Smart Roads, sta giocando un ruolo chiave nel progetto. Oltre a valutare e identificare le aree per l'installazione degli apparati di telecomunicazione lungo le strade adiacenti al tunnel del Fréjus, fornisce supporto per la gestione legale e amministrativa delle installazioni e per la progettazione delle opere civili preliminari.

Ma il progetto non si ferma qui. Guardando al futuro, c'è anche l'intenzione di esplorare tecnologie all'avanguardia come la comunicazione quantistica. L'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) sta coordinando la realizzazione di EuroQCI in Italia, un'iniziativa che potrebbe portare la comunicazione quantistica nei corridoi digitali transfrontalieri come quello del Fréjus.