Il 31 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Conto Termico 2.0
Il 31 maggio 2016 è entrato in vigore il nuovo Conto Termico 2.0
Con il decreto legge del 16 febbraio 2016 “Aggiornamento della disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili” lo Stato ha stanziato per l'efficienza energetica circa 700 milioni di euro per i privati e 200 milioni di euro per la Pubblica Amministrazione, cooperative e società di patrimonio pubblico.
Sarà possibile accedere agli incentivi dell’attuale Conto Termico fino al 30/05/2016. Dal 31/05/2016 è entrato in vigore il Conto Termico 2.0 previsto dal DM 16/02/2016. Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).
In questo nuovo conto termico ci sono alcune novità:
- ampliamento delle modalità di accesso e dei soggetti ammessi (sono ricomprese oggi anche le società in house e le cooperative di abitanti);
- sono stati introdotti nuovi interventi di efficienza energetica;
- la dimensione degli impianti ammissibili è stata aumentata;
- è stata snellita la procedura di accesso diretto per gli apparecchi a catalogo;
- l'innalzamento del limite per la loro erogazione in un'unica rata (dai precedenti 600 agli attuali 5.000 euro);
- riduzione dei tempi di pagamento che, nel nuovo meccanismo, passano da 6 a 2 mesi
Il CT 2.0 prevede incentivi più alti
- fino al 65% della spesa sostenuta per gli "Edifici a energia quasi zero" (nZEB);
- fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
- fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
- anche fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
- il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
Gli interventi incentivabili
1) Interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti (RISERVATI ALLE PA)
Efficientamento dell’involucro:
- coibentazione pareti e coperture;
- sostituzione serramenti;
- installazione schermature solari;
- trasformazione degli edifici esistenti in "nZEB";
- illuminazione d’interni;
- tecnologie di building automation.
Sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza (es.caldaie a condensazione)
2) Interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza
Sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili:
- pompe di calore, per climatizzazione anche combinata per acqua calda sanitaria;
- caldaie, stufe e termocamini a biomassa;
- sistemi ibridi a pompe di calore.
Installazione di impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo.
- Gli interventi devono essere realizzati utilizzando esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione e devono essere correttamente dimensionati in funzione dei reali fabbisogni di energia termica.
Per ulteriori informazioni consultare il sito:
http://www.gse.it/it/Conto%20Termico/Conto%20Termico%202.0/Pagine/default.aspx