IA e digitalizzazione nelle infrastrutture, ANCE propone una piattaforma nazionale

BIM e digitalizzazione: le imprese comprendono il potenziale delle tecnologie me il rinnovamento dei processi è difficoltoso

Recentemente si è tenuta un'audizione alla Commissione Ambiente del Senato, dove l'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha presentato le sue osservazioni nell'ambito di un'indagine conoscitiva sull'utilizzo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale (IA) nella pianificazione, costruzione e monitoraggio delle infrastrutture. L'Ing. Massimo Angelo Deldossi, Vicepresidente ANCE per Tecnologia e Innovazione, ha aperto i lavori sottolineando l'ampia adozione delle tecnologie digitali e dell'IA nell'edilizia, evidenziandone i considerevoli benefici in termini di efficienza, sicurezza e sostenibilità.

Il settore delle infrastrutture, che include strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti e logistiche, sta sperimentando una trasformazione radicale grazie all'integrazione sempre più profonda di tecnologie digitali e intelligenza artificiale. Questa rivoluzione è vitale per affrontare le sfide della manutenzione e dello sviluppo della rete infrastrutturale, come sottolineato nella "Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile" del PNRR.

Il paradigma attuale si focalizza sulla centralità dei dati e delle informazioni, integrati in modelli collaborativi anziché essere segmentati. Il Building Information Modeling (BIM) emerge come linguaggio comune digitale per l'intera filiera delle costruzioni, mentre algoritmi di machine learning, droni, visori, sensori e robot stanno rivoluzionando la raccolta e l'utilizzo dei dati, consentendo una fruizione più flessibile e automatica.

La Commissione Europea riconosce la digitalizzazione come un cardine per la competitività e la sostenibilità del settore edile. Un report del 2021 evidenzia i progressi compiuti, sottolineando che l'IA è ancora in fase di sviluppo. Tuttavia, l'evoluzione rapida delle applicazioni dell'IA, inclusa l'edilizia, promette cambiamenti significativi.

Il progetto DIHCUBE (Digital Italian Hub for Constructions and Built Environment) ha analizzato imprese attraverso un test di maturità digitale. Risulta che comprendono il potenziale delle tecnologie, ma la mancanza di una manovra sistemica nazionale e di prodotti specifici (soprattutto per l'IA) rende difficile il rinnovamento dei processi. Anche le Pubbliche Amministrazioni, valutate a livello comunale, mostrano differenze notevoli nella digitalizzazione, evidenziando la necessità di professionalità specifiche.

In luce di quanto emerso, diventa fondamentale la creazione di una piattaforma nazionale digitale per le costruzioni. Aperta a tutti gli attori del settore, questa piattaforma favorirebbe l'accessibilità alle metodologie digitali, inclusa la digitalizzazione del BIM, promuovendo così la competitività sostenibile e lo sviluppo digitale del settore.

Il Vicepresidente ANCE ha poi illustrato lo stato dell'arte della digitalizzazione, con un focus sulle opportunità infrastrutturali. Le potenzialità della digitalizzazione coinvolgono diversi ambiti, dai processi di gestione all'efficienza operativa, migliorando la rispondenza ai bisogni degli utenti, garantendo sicurezza strutturale e operativa, e promuovendo la sostenibilità.