I sistemi radianti nelle ristrutturazioni: soluzioni e casi studio
Nel corso degli ultimi anni, anche grazie agli incentivi fiscali, è sempre in crescita il numero di abitazioni sottoposte a ristrutturazione e/o riqualificazione energetica. Tra le soluzioni che coinvolgono entrambi questi ambiti vi sono i sistemi radianti a pavimento, parete e soffitto. Nel presente articolo vengono presentate alcuni esempi di ristrutturazione e le relative caratteristiche con focus sui sistemi a pavimento.
I sistemi radianti per le ristrutturazioni
Nelle norme UNI EN 1264:2021 e UNI EN ISO 11855:2021 sono elencate alcune tipologie di sistemi radianti annegati:
- Tipo A e Tipo C: con le tubazioni annegate nel massetto.
- Tipo B: con le tubazioni annegate all’esterno del massetto.
- Tipo D: sistema a sezioni piane.
- Tipo E: TABS.
- Tipo F: Sistemi con tubi capillari.
- Tipo G: Sistemi con solai in legno.
- Tipo H: Sistemi per le riqualificazioni (con e senza isolante) fresati.
- Tipo I: Sistemi per le riqualificazioni con elementi in plastica di ancoraggio.
- Tipo J: Sistemi per le riqualificazioni (senza isolante).
L’inserimento delle Tipologie H, I e J è una delle principali novità nella revisione delle due normative. Sono di seguito rappresentati i tre sistemi per le ristrutturazioni.
Sistema di Tipo H: lo strato fresato può essere una lastra in gessofibra (come indicato nel disegno) oppure un massetto esistente, oppure una pavimentazione.
Sistema di Tipo I: gli elementi di ancoraggio in materiale plastico permettono al massetto fluido/livellina di creare un ancoraggio meccanico con il supporto esistente. Non vi è presenza di isolante tra gli elementi di ancoraggio e il solaio o la pavimentazione esistente.
Nonostante il recente inserimento di questa tipologia nella norma, il sistema viene installato da più di 20 anni da parte di alcune aziende del settore.
Sistema di Tipo J: lo stato di ancoraggio dei tubi non è uno strato isolante. Disaccoppia lo strato di supporto (livellina, massetto fluido) dal solaio oppure dalla pavimentazione esistente.
Un’altra tipologia non inserita nella revisione delle due normative sui sistemi radianti annegati è rappresentata di seguito. Il sistema è composto da uno strato isolante ad alta densità avvolto da un materiale conduttivo. Il sistema è caratterizzato dall’assenza di strato di supporto.
Altri sistemi scelti per le ristrutturazioni sono quelli a soffitto e a parete che possono essere costituiti da pannelli (controsoffitti e contropareti radianti) oppure realizzati in opera in aderenza alla superficie.
SPECIALE
Sistemi radianti: tutto quello che è importante sapere
Una raccolta di appunti tecnici dedicata alle caratteristiche principali, alla normativa e alla posa in opera della tecnologia radiante.
Con l'obiettivo di dare un supporto immediato ai nostri lettori interessati a capire di più sul tema, abbiamo realizzato questa pagina di collegamento a diversi articoli pubblicati sul nostro portale grazie al contributo di tecnici esperti ed in particolare dell'ing. Clara Peretti.
LINK allo Speciale a cura di Clara Peretti
Caratteristiche dei sistemi per le ristrutturazioni
Le principali caratteristiche dei sistemi radianti per le ristrutturazioni sono:
- Ridotto spessore rispetto ai sistemi radianti tradizionali (somma di isolante + strato di supporto + pavimentazione);
- Bassa inerzia ovvero minor tempo per il raggiungimento della temperatura superficiale desiderata e della temperatura dell’aria in ambiente e, parallelamente velocità di riduzione della temperatura dopo lo spegnimento;
- Per alcuni sistemi: possibilità di applicazione sulla pavimentazione esistente senza demolizioni;
- Per alcuni sistemi: velocità di posa;
- Per alcuni sistemi: peso ridotto;
- Per alcuni sistemi: velocità di utilizzo subito dopo aver posato.
Riqualificazione con sistema radiante a soffitto. Fonte: RDZ
La deroga sulle altezze
L'altezza minima interna utile dei locali adibiti ad abitazione è 2.70 metri, riducibili a 2.40 metri per i corridoi, i disimpegni in genere, i bagni, i gabinetti ed i ripostigli. Il riferimento è il D.M. del 5 luglio 1975.
Nel caso di ristrutturazioni importanti per installazione di impianti termici dotati di pannelli radianti a pavimento o a soffitto e nel caso di intervento di isolamento dall'interno l’altezza dei locali adibiti ad abitazione è ridotta di 10 cm, ovvero potrà essere ridotta fino a 2.6 metri. Tale riferimento è contenuto nel Decreto interministeriale 26 giugno 2015.
[...] L'articolo continua nel PDF in allegato con un caso studio applicato ad una villa bifamiliare.
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