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I prodotti da costruzione e la normativa tecnica: il ruolo del STC

Al SAIE di Bologna, Mariarcangela Ramundo ha illustrato il ruolo del Servizio Tecnico Centrale (STC) nel nuovo regolamento europeo sui prodotti da costruzione, evidenziandone funzioni di qualificazione e certificazione, nonché la partecipazione europea per la sicurezza e supporto all’industria. Ha inoltre sottolineato la necessità di risorse aggiuntive per rispondere alla crescente domanda del settore.

Durante l'evento intitolato "Il nuovo regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione - Opportunità per imprese ed operatori del settore, i servizi della PA", tenutosi al SAIE di Bologna, Mariarcangela Ramundo, Dirigente della seconda divisione del Servizio Tecnico Centrale (STC) del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ha illustrato il ruolo cruciale del STC nell'ambito del nuovo regolamento europeo sui prodotti da costruzione. La presentazione ha fornito un'ampia panoramica sulle funzioni, l'organizzazione e i servizi offerti dal STC, mettendo in luce il lavoro svolto per garantire la sicurezza nelle costruzioni e sostenere le imprese del settore.

 

Inquadramento normativo e funzioni del Servizio Tecnico Centrale

Ramundo ha esordito con un breve inquadramento normativo, ricordando che il Servizio Tecnico Centrale è stato istituito nel 1942. Oggi, il Servizio Tecnico Centrale è disciplinato dall'articolo 47 del nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023), che ne disciplina le funzioni, così come integrate dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC) del 2018.

Il STC ha il compito di supportare le attività istituzionali, condurre studi e ricerche sui prodotti da costruzione e vigilare su cantieri e mercato, con un ruolo fondamentale nella qualificazione e certificazione dei prodotti strutturali. Grazie alla sua partecipazione attiva in ambito europeo, il STC contribuisce allo sviluppo delle specifiche tecniche armonizzate ed alla supervisione della loro applicazione a livello nazionale.

L'organizzazione del STC è articolata in quattro divisioni, ciascuna con compiti specifici. Nello specifico le Divisioni si occupano degli organismi e dei laboratori, del rilascio dei CVT (Certificato di Valutazione Tecnica) e delle certificazioni ETA (European Technical Assessment), della qualificazione dei prodotti strutturali in legno, acciai e prefabbricati, della rappresentanza presso l'Unione Europea, della vigilanza sul mercato.

Nonostante le risorse limitate ad una dotazione organica di una decina di funzionari, il STC riesce a gestire circa 200 pratiche annuali, dimostrando un alto livello di efficienza. Tuttavia, l’Ing. Ramundo ha sottolineato la necessità di rafforzare l'organico del STC per rispondere alla crescente domanda dell’industria, e conformarsi a tempi di rilascio delle certificazioni/autorizzazioni in linea con le esigenze imprenditoriali dell’industria, nel rispetto della sicurezza delle opere.

Uno dei principali servizi offerti dal STC è il percorso ETA, che consente il rilascio della Certificazione Tecnica Europea per i prodotti da costruzione. Il STC è membro di EOTA (European Organisation for Technical Assessments) e rappresenta l'Italia nei tavoli tecnici europei, supportando lo sviluppo di norme comunitarie in linea con le esigenze regolamentari nazionali.

La procedura per il rilascio del Certificato di Valutazione Tecnica (CVT) nazionale e dell'ETA a livello europeo è fondamentale per la qualificazione dei prodotti strutturali, entrambe le alternative sono riconosciute dal capitolo 11 delle NTC 2018. L’ing. Ramundo si è soffermata sul raffronto delle tempistiche per il rilascio di queste due certificazioni, soprattutto nello scenario in cui non vi siano Linee guida per il rilascio di CVT e, dall’altro lato, bisogna sviluppare un nuovo EAD per l’emissione di un ETA.

In tale scenario, nel caso di CVT i tempi si allungano per la necessità di eseguire una pre-istruttoria che definisca i criteri di valutazione del prodotto; nel caso di ETA, l’incertezza sui tempi si determina nella fase di consultazione con la Commissione Europea che valuta la rispondenza degli EAD al Regolamento sui Prodotti da Costruzione.

In chiusura, l’ing. Ramundo ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto dal Servizio Tecnico Centrale non solo a livello nazionale, ma anche in ambito europeo, dove contribuisce attivamente alla definizione e implementazione del regolamento sui prodotti da costruzione. Ha poi auspicato una maggiore collaborazione con le istituzioni coinvolte e l’arrivo di maggiori risorse per sostenere le imprese italiane e fronteggiare adeguatamente le sfide del nuovo Regolamento.

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