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Hi-tech: un’azienda di Castel San Pietro cerca 120 ingegneri con lode

Servono periti e soprattutto laureati, in ingegneria elettronica, informatica e delle telecomunicazioni, con voto minimo 110 su 110.

L’azienda è la Teko Telecom ed è leader mondiale nella produzione di ripetitori per telefonia

Con l’avvento degli smartphone tutto ormai passa attraverso il mobile: foto, video, acquisti e pagamenti on line, giochi e tanto altro ancora. E tutto questo anche in posti affollatissimi dove contemporaneamente moltissime persone stanno utilizzando il proprio cellulare.

A permettere tutto questo sono i ripetitori, strumenti che amplificano il segnale, moltiplicando lo spazio a disposizione, per permettere a più persone nello stesso luogo di agganciarsi alla medesima cella.

Ed è proprio di ripetitori per telefonia che si occupa la Teko Telecom, una azienda di Castel Bolognese che realizza e vende ripetitori in tutto il mondo e che attualmente sta cercando 120 ingegneri e periti.

«Solo nel 2013 – racconta il presidente e ad, Remo Ricci -, eravamo in 39. Oggi siamo 200, con un’età media di 36 anni, e puntiamo a diventare 320 nei prossimi due anni». Si tratta di incrementare l’organico con altre 120 persone, ma le pretese sono alte. Servono periti e soprattutto laureati, in ingegneria elettronica, informatica e delle telecomunicazioni, con voto minimo 110 su 110. 

Ma «abbiamo in mano grandi progetti – chiarisce Ricci – Da tre anni siamo concentrati nello sviluppo di una nuova piattaforma innovativa per l’ottimizzazione della rete 4G e i prospettiva della 5G». Roba da americani, ma è bene chiarire due cose. La prima è che la Jma, società statunitense che nel 2013 ha acquisito la Teko Telecom, non ha comprato un concorrente: nell’ottica del gruppo, che impiega 1000 persone e fattura 300 milioni di dollari in tutto il mondo, la Teko Telecom è l’unica business unit per le tecnologie wireless, con 20 dipendenti in Usa che rispondono all’Italia.