Heidelberg Materials avvia lo studio di fattibilità per la decarbonizzazione della cementeria di Rezzato-Mazzano

Peschiera Borromeo, 21 settembre 2024: Heidelberg Materials ha dato il via allo studio di fattibilità per un ambizioso progetto di decarbonizzazione presso la cementeria di Rezzato-Mazzano, situata in provincia di Brescia. Questo progetto potrebbe segnare una svolta storica nel settore del cemento in Italia, trasformando l'impianto bresciano nel primo del Paese a produrre cemento a impatto zero in termini di emissioni di CO2.

Il cuore del progetto risiede nell'applicazione di avanzate tecnologie di cattura della CO2, tra cui ossicombustione e processi a base di ammine. Queste tecnologie, già in fase di sperimentazione avanzata nella cementeria di Brevik, in Norvegia, consentiranno di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 legate alla produzione di cemento. Se portato a termine con successo, il progetto di Rezzato-Mazzano potrebbe diventare un modello per l’intero settore industriale italiano.

Il direttore tecnico Italia di Heidelberg Materials, Agostino Rizzo, ha sottolineato l'importanza di questo progetto, affermando: "La sostituzione dei combustibili fossili con combustibili solidi secondari derivati da rifiuti non pericolosi è una leva immediatamente disponibile per ridurre la CO2. Tuttavia, per raggiungere l'obiettivo net-zero, è necessaria la cattura della CO2". Rizzo ha inoltre evidenziato come l'esperienza norvegese, con il primo impianto a zero emissioni al mondo previsto per il 2025, sia un punto di riferimento fondamentale per il progetto italiano.

Un altro elemento fondamentale per il successo del progetto è rappresentato dalle opportunità di stoccaggio della CO2 catturata. In questo contesto, l'avvio della fase 1 del progetto "Ravenna CCS", realizzato dalla joint venture tra Eni e Snam, offre nuove possibilità. Heidelberg Materials ha già avviato interlocuzioni con Eni e Snam per valutare la partecipazione dell'impianto di Rezzato-Mazzano ai futuri processi di stoccaggio della CO2 nei giacimenti di gas esauriti al largo di Ravenna.

L'implementazione di queste tecnologie avrà anche un impatto significativo sulle quote di emissioni all'interno del sistema Ets, che l'industria del cemento, tra i settori più difficili da decarbonizzare, è tenuta a pagare.

Secondo Federbeton, le emissioni dirette del comparto del cemento in Italia ammontano a 10,7 milioni di tonnellate di CO2 all'anno, con un costo stimato di circa 100 milioni di euro per l'acquisto di crediti Ets. La decarbonizzazione tramite cattura della CO2 rappresenta quindi una sfida cruciale, con investimenti stimati tra i 400 e i 500 milioni di euro per una cementeria standard.

In un’ottica di trasparenza e coinvolgimento della comunità, Heidelberg Materials ha organizzato oggi una giornata di Porte Aperte presso lo stabilimento di Rezzato-Mazzano, dove il pubblico potrà visitare l'impianto dalle 15 alle 19. L'evento, promosso in collaborazione con Federbeton, è un’occasione per scoprire da vicino il processo produttivo del cemento e conoscere i futuri sviluppi dell'impianto. Lo scorso anno, l'iniziativa ha attirato oltre 3.000 visitatori, confermando l'interesse e la partecipazione della comunità locale.

Con questo progetto, Heidelberg Materials si conferma in prima linea nella sfida della decarbonizzazione industriale, non solo in Italia ma a livello globale, puntando a catturare 10 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030.