Heat Pump Technologies 2025: un nuovo appuntamento per l'innovazione nella transizione energetica
Heat Pump Technologies 2025 (HPT2025) sarà un evento chiave sulla decarbonizzazione e l’uso delle pompe di calore, con approfondimenti su tecnologie innovative, normative e incentivi. Organizzato da RX Italy con il supporto di EHPA, coinvolgerà esperti, aziende e istituzioni per promuovere soluzioni sostenibili e strategie integrate nel settore energetico. Scopri cosa è stato detto nell'evento di presentazione della manifestazione.
In un momento in cui le tecnologie per la decarbonizzazione stanno diventando sempre più strategiche, ritengo che Heat Pump Technologies 2025 (HPT2025) possa rappresentare un’occasione concreta di aggiornamento tecnico e di confronto sul ruolo delle pompe di calore nella transizione energetica. Organizzato da RX Italy – noto per MCE – Mostra Convegno Expocomfort – l’evento si svilupperà su 4.000 metri quadrati e offrirà una panoramica ad ampio raggio sui sistemi avanzati di climatizzazione e sulle soluzioni integrate a supporto dell’elettrificazione dei consumi.
Uno sguardo più ampio su ricerca e normative
L’evento è stato presentato in una conferenza stampa, molto interessante, nel mese di febbraio. I temi tecnici emersi sono stati molto interessanti, è sono stati oggetto di una riflessione della nostra redazione.
Tra le informazioni emerse di anticipazione dell’evento mi sembra particolarmente significativo che HPT2025 ospiti la presentazione di uno studio specifico sul mercato italiano, realizzato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Questa ricerca, commissionata da RX Italy, punta a delineare i fattori critici per la diffusione delle pompe di calore in ambito residenziale, commerciale e industriale, tenendo conto di:
- Tecnologie a GWP (Global Warming Potential) prossimo allo zero, come R290 (propano), CO₂ o ammoniaca;
- Politiche di incentivazione e possibili misure di sostegno a lungo termine;
- Nuove normative sulla sicurezza legate ai refrigeranti infiammabili e sulle procedure di omologazione per le macchine di grande potenza.
Come evidenziato dal prof. Vittorio Chiesa, Direttore dell’Energy & Strategy Group, la capillare adozione delle pompe di calore è uno dei tasselli più rilevanti per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 e 2050. Capire come si sta muovendo l’industria, quale è la risposta del mercato e dove migliorare le strategie d’incentivazione, credo possa dare alle aziende e ai professionisti una base solida per i prossimi sviluppi.

Il contributo internazionale di EHPA
La presenza della European Heat Pump Association (EHPA), in veste di co-organizzatore, garantirà un respiro europeo all’iniziativa. EHPA fornirà un quadro sulle buone pratiche emerse in diversi Paesi UE, toccando temi come la corretta gestione delle reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento, l’impiego diffuso di pompe di calore industriali ad alta temperatura e la crescente attenzione per i fluidi refrigeranti naturali. Questo apporto comparativo, secondo me, è utile a chiunque voglia rimanere aggiornato sulle soluzioni più evolute e sul quadro legislativo comunitario in rapida evoluzione.
Progettisti, installatori e real estate: tutta la filiera coinvolta
Considero un punto di forza di HPT2025 il suo target così ampio: progettisti, facility ed energy manager, general contractor, imprese di installazione e distribuzione, operatori del real estate e Pubblica Amministrazione. La collaborazione tra queste figure è decisiva per mettere a sistema soluzioni tecnologiche che, da sole, non basterebbero a garantire un risparmio energetico duraturo.
In particolare, la filiera delle pompe di calore – aria-aria, aria-acqua, acqua-acqua, geotermiche o ibride – richiede un’attenzione specifica a diversi fattori: integrazione con impianti fotovoltaici, possibile abbinamento a teleriscaldamento esistente, scelta dei refrigeranti più sostenibili e sicuri (soprattutto nei contesti ad alta potenza), e mitigazione dei rumori negli impianti aria-acqua. Tutto ciò comporta una progettazione multidisciplinare, una gestione scrupolosa e un approccio formativo costante.

Tavola rotonda tecnica: i progetti e gli aspetti pratici
La parte clou della presentazione è stata la tavola rotonda tecnicaDurante la conferenza stampa di presentazione sono stati illustrati alcuni casi che ho trovato particolarmente interessanti per la loro varietà tecnica:
1. Ing. Luca Stefanutti (Tekser)
- Ha descritto il nuovo campus dell’Università Cattolica, nato dalla riqualificazione dell’ex Caserma Garibaldi a Milano;
- L’edificio sarà diviso in due fasi impiantistiche: nella prima si utilizzerà una pompa di calore ad aria; nella seconda, invece, verranno impiegate pompe di calore ad acqua di falda;
- Per contenere i consumi estivi, il progetto sfrutta il free cooling con aria esterna nelle mezze stagioni, riducendo così il prelievo di acqua di falda e privilegiando l’efficienza termica complessiva.
2. Ing. Roberto Zecchin (Manens)
- Ha portato l’esempio di un sistema geotermico con massa termicamente attiva, dove i pannelli radianti sono integrati nella struttura per accumulare e rilasciare calore;
- Per ottimizzare la resa, si è scelto un doppio condensatore (geotermia e aria), in grado di ridurre il rischio di surriscaldamento del terreno e di migliorare il COP stagionale;
- È stato ribadito come l’inquinamento acustico resti un nodo centrale, specialmente in ambito residenziale, e come soluzioni quali barriere fonoassorbenti o installazioni “cofanate” possano mitigare il problema.
3. Ing. Maurizio Interrante (Lombardini22)
- Ha illustrato una riqualificazione a Lodi, dove si è fatto ricorso a una configurazione ibrida con pompe di calore ad acqua (nei limiti di emungimento) e pompe di calore ad aria, mantenendo anche il teleriscaldamento esistente per la produzione di acqua calda sanitaria e per picchi invernali;
- Per gestire i limiti elettrici, è stata prevista una modularità delle unità e un avvio sequenziale: un approccio pratico per evitare picchi di assorbimento e massimizzare la flessibilità operativa.
4. Ing. Michelangelo Ciani (Tekne)
- Ha sottolineato come la formazione e il Continuous Commissioning siano essenziali: senza una corretta manutenzione e un monitoraggio costante, anche l’impianto più performante rischia di essere poco efficiente nel tempo;
- Ha inoltre evidenziato i potenziali rischi legati ai refrigeranti infiammabili (es. R290) e la necessità di rispettare stringenti requisiti di sicurezza, soprattutto nei contesti ad alta densità di potenza.
Aspetti tecnici di rilievo
Dalla tavola rotonda sono emersi una serie di argomenti che sarà molto utile affrontare e approfondire durante l’evento Heat Pump.
- Scelta dei fluidi con GWP basso o prossimo allo zero, con particolare attenzione alla conformità normativa e ai dispositivi di sicurezza.;
- Soluzioni ibride, dove pompe di calore ad aria e ad acqua si integrano tra loro (o con caldaie) per coprire carichi variabili e compensare le limitazioni della rete elettrica.;
- Riduzione dei consumi con free cooling e sistemi di accumulo termico, specialmente nelle mezze stagioni.;
- Ottimizzazione acustica: barriere fonoassorbenti, unità canalizzate, ventilatori a bassa rumorosità, posizione strategica delle macchine.;
- Integrazione con teleriscaldamento esistente e fotovoltaico, per massimizzare l’efficienza complessiva del sistema edificio-impianto.
Un format esclusivo e specializzato: alcuni commenti finali
L’ingresso all’evento è su invito o a pagamento, e alcune sessioni di conferenza prevedono un biglietto d’accesso. Trovo che questa scelta possa selezionare un pubblico effettivamente interessato agli aspetti tecnici e manageriali, offrendo momenti di scambio con figure di alto profilo e opportunità di networking qualificato.
In conclusione, Heat Pump Technologies 2025 rappresenta, a mio avviso, un momento rilevante per confrontarsi su soluzioni ibride, integrazione di fonti rinnovabili e tecnologie a basso impatto. Le diverse competenze – dall’ingegneria civile all’energy management, dal real estate fino alla ricerca – potranno trovare in questo appuntamento un’occasione di aggiornamento e di dialogo costruttivo, con l’obiettivo di rendere più concreto il passaggio verso un sistema energetico sostenibile.

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