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Hard disk: quello del futuro 10000 volte più veloce

Un esperimento realizzato dall’Università Sapienza di Roma in collaborazione con il Politecnico di Milano ha dimostrato che in futuro sarà possibile memorizzare dati a velocità incredibilmente superiori a quelle attuali, utilizzando impulsi laser di brevissima durata.

Un esperimento realizzato dall’Università Sapienza di Roma in collaborazione con il Politecnico di Milano ha dimostrato che in futuro sarà possibile memorizzare dati a velocità incredibilmente superiori a quelle attuali, utilizzando impulsi laser di brevissima durata.

Lo studio è apparso sulla rivista scientifica Nature Photonics.

La possibilità di memorizzare le informazioni all’interno di un hard disk è oggi resa possibile dalla “manipolazione” delle proprietà magnetiche di alcuni materiali, attraverso testine magnetiche capaci di alterare l’orientazione dei campi. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma Sapienza, in collaborazione con la Radboud University di Nijmegen e il Politecnico di Milano, ha dimostrato come sia possibile modificare direttamente la codifica delle informazioni senza necessariamente alterare la struttura magnetica dei materiali, utilizzando impulsi laser di durata brevissima.
La ricerca permetterà di raggiungere velocità di scrittura e memorizzazione incredibilmente superiori a quelle odierne. “Il risultato sperimentale ottenuto apre nuove prospettive applicative verso la memorizzazione di dati a velocità diecimila volte superiori a quelle realizzabili con le attuali tecnologie – afferma Tullio Scopigno, docente di Fotonica presso il dipartimento di Fisica e coordinatore della ricerca – e costituisce un importante passo avanti nella comprensione del femtomagnetismo, in particolare di quei fenomeni magnetici ultraveloci che non prevedono riscaldamento e dissipazione”.