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Guida per una corretta installazione e manutenzione di una caldaia a condensazione

Per garantire un funzionamento ottimale e una lunga durata della caldaia a condensazione è importante effettuare una corretta installazione e manutenzione. All'interno un vademecum con riferimenti a norme, buone pratiche e consigli.

Attualmente le caldaie a condensazione rappresentano la principale soluzione per i servizi di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria efficienti. Queste caldaie sfruttano il calore latente dei fumi di scarico per produrre energia, ottenendo così un risparmio energetico fino al 30% rispetto alle caldaie tradizionali.

In Italia e in Europa, le caldaie a gas e/o a gasolio fino a 400 kW che possono essere immesse sul mercato devono avere un'efficienza media stagionale di almeno l'86%. Questa misura è stata introdotta con il Regolamento Ecodesign (UE) 813/2013, per promuovere l'utilizzo di tecnologie efficienti e ridurre le emissioni di gas serra e, di fatto, rende la caldaia a condensazione come unica soluzione tecnologica possibile tra quelle a combustibile.

ATTENZIONE! L’efficienza media stagionale si riferisce ai consumi totali (elettrici e termici) di una caldaia nell’arco dell’intera stagione, ed è riferito al potere calorifico superiore. Non va quindi confuso con il rendimento (a carico totale o parziale) né con la classificazione a stelle di rendimento.

Il Regolamento Ecodesign contiene le modalità di applicazione della direttiva 2009/125/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, e stabilisce le specifiche per la progettazione ecocompatibile e la commercializzazione di apparecchi per il riscaldamento d’ambiente e misti di potenza termica nominale fino a 400 kW, inclusi i dispositivi di controllo della temperatura e i dispositivi solari.

ATTENZIONE!  Nella bozza di revisione del Regolamento Ecodesign 813/2013/UE è contenuta l’ipotesi di fissare una soglia minima di efficienza al 115% per le caldaie. Questo valore porterebbe, di fatto, alla necessità di installazione di caldaie a condensazione solamente all’interno di un sistema ibrido, in ausilio ad esempio ad una pompa di calore.

Le caldaie possono essere classificate in base a diversi criteri, tra i quali: potenza, combustibile utilizzato, efficienza energetica, tipologia di installazione.

Con particolare riferimento alle caldaie a gas, la classificazione è inoltre fatta in funzione del metodo di adduzione dell’aria comburente e di evacuazione dei prodotti della combustione (UNI EN 1749:2020). Secondo questa classificazione, le caldaie a condensazione a gas sono di tipo C ossia a focolare stagno, che prelevano l’aria comburente ed espellono i prodotti della combustione all’esterno.

Per approfondimenti leggi anche “Siamo sicuri di conoscere tutti i requisiti da rispettare quando installiamo una caldaia a condensazione?”

(Credits: C2R Energy Consulting)


L’installazione

La caldaia a condensazione può essere installata sia in interno che in esterno, gli accorgimenti principali sono legati alla canna fumaria ed ai canali di scarico della condensa.


Installazione all’interno

I principali aspetti che portano a favorire l’installazione di una caldaia a condensazione in luogo chiuso sono:

  • Maggiore efficienza, e quindi minori consumi;
  • Maggiore durata perché non soggetta ad agenti atmosferici;
  • Maggiore facilità di gestione durante il funzionamento.

La caldaia deve essere installata in un locale ventilato per evitare la formazione di monossido di carbonio, un gas inodore e incolore che può essere mortale. Il locale deve avere una superficie minima di 8 m² e un'altezza minima di 2,5 m. Inoltre, deve avere una porta e una finestra che si aprono verso l'esterno.

In caso di locale non adeguatamente ventilato, è consigliabile installare un sensore CO per rilevare la presenza di monossido di carbonio. Il sensore deve essere posizionato in un punto in cui possa rilevare eventuali fughe di gas.
Non è inoltre consentito depositare materiali esplosivi o facilmente infiammabili nell’ambiente o comunque in prossimità della caldaia. Questi materiali potrebbero causare un incendio o un'esplosione.


Installazione all’esterno

Di fatto, non esistono motivazioni tecniche che portino a preferire l’installazione della caldaia in ambiente esterno. Come detto, le maggiori efficienza e durabilità della caldaia si hanno per installazioni all’interno degli ambienti; la mancanza di spazio e/o di idonea ventilazione, l’estetica e spesse volte la presenza di tubazioni correnti all’esterno dell’edificio, fanno preferire l’installazione in esterno.

In questi casi, ricordiamo inoltre che sono necessari alcuni accorgimenti volti a scongiurare il pericolo di congelamento dell’acqua di condensa nello scarico.

ATTENZIONE! L'installazione di una caldaia a condensazione deve essere eseguita da un installatore qualificato, in conformità alle norme e alle disposizioni vigenti. Il tecnico installatore dev’essere abilitato all’installazione degli apparecchi per riscaldamento secondo il DM 22 gennaio 2008, n.37.

Prima di allacciare la caldaia è necessario verificare che:

• La caldaia sia predisposta per il funzionamento con il tipo di gas disponibile;
• Il camino abbia un tiraggio adeguato e non presenti strozzature;
• Nel caso di raccordi su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite.


Collegamento all'impianto di scarico

La caldaia deve essere collegata all'impianto di scarico dei fumi in modo da garantire un corretto smaltimento dei fumi di combustione, nonché ai condotti di scarico della condensa.


Tiraggio assistito

La norma che si occupa dei sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione per impianti a gas per uso domestico è la norma UNI 7129-3:2015.

In termini generali, i fumi di combustione delle caldaie a condensazione sono più freddi rispetto a quelli di altre tipologie di caldaie, poiché hanno ceduto parte del loro calore al processo di condensazione. Per questo motivo, le caldaie a condensazione devono essere installate con una canna fumaria dotata di un ventilatore, che fornisca il tiraggio necessario per l'espulsione dei fumi.


Canna fumaria resistente alla corrosione

I fumi di combustione all'interno della canna fumaria continuano a raffreddarsi, producendo ulteriore condensa. Questa condensa è anche leggermente acida, e può causare corrosione della canna fumaria.

Per prevenire questo fenomeno, è necessario rivestire la canna fumaria con materiali anticorrosione, come acciaio o PVC. Nella maggior parte dei casi di sostituzione del generatore di calore a gas con caldaia a condensazione a gas si utilizza il camino esistente, nel quale viene inserita una canna fumaria di materiale idoneo ad ospitare liquido di condensa. Questo ovviamente è possibile mantenendo idonea sezione dei condotti di evacuazione dei fumi.


Condotti di scarico della condensa

La norma che si occupa dello scarico condensa è la UNI 7129-5:2015. Il vapore di condensa dei fumi di combustione si trasforma in acqua. Questa acqua è leggermente acida (PH 3,5-4), e può causare corrosione nel tempo. La condensa deve essere smaltita correttamente per evitare danni alla caldaia e alla rete fognaria:

  • Scarico nelle acque reflue domestiche, è il metodo più comune. La condensa viene convogliata attraverso un sifone, che impedisce il ristagno dell'acqua, nello stesso scarico di uno dei lavelli presenti in casa. Lo scarico nelle acque reflue domestiche non necessita di alcun trattamento particolare per lo smaltimento: la condensa è leggermente acida, ma la sua acidità viene mitigata dal pH basico di gran parte degli altri rifiuti domestici scaricati nelle acque reflue.
  • Scarico nelle acque bianche, la condensa viene convogliata nel sistema di smaltimento delle acque piovane. Tuttavia, è importante utilizzare un tubo di scarico in materiale non metallico, come il PVC, per evitare che venga corroso dall'acidità della condensa.


Lo scarico della condensa della caldaia a condensazione è costituito da condotti molto piccoli, che possono essere facilmente occultati. Questo significa che, in linea di massima, non è un problema raggiungere lo scarico, qualunque sia la posizione della caldaia. Tuttavia, se tra la caldaia e lo scarico risultano problemi di pendenza o di distanza, è possibile utilizzare pompe di circolazione che risultano di piccole dimensioni e dal marginale impatto acustico.

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