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Grid supportive buildings per lo stoccaggio di energia negli edifici dal Fraunhofer di Monaco

L'Istituto per l'Energia Solare Fraunhofer di Monaco sta approfondendo il concetto di utilizzo degli edifici come elemento per lo stoccaggio di energia autoprodotta negli edifici, parlando di "grid supportive buildings". 

Questo progetto ha lo scopo di intervenire in qualche modo sulle fluttuazioni di energia prodotta con fonti di energia rinnovabile, permettendone un rapido utilizzo in caso di necessità e la possibilità di accumulo in caso di sovrapproduzione. Questo permetterebbe anche di ottenere edifici sempre più autosufficienti e soprattutto di non dover sempre ricorrere alla rete elettrica per l'immissione di energia. Il caso ottimale è quello in cui l'edificio riesca ad autoprodurre esattamente l'energia di cui ha bisogno. 

L'ISE sta testando tre tipi di approcci: 

- l'utilizzo di diversi sistemi impiantistici, in modo integrato, per produrre energia;

- l'accumulo di energia mediante appositi sistemi;

- l'utilizzo di alcune parti o zone dell'edificio per l'accumulo di calore, con utilizzo della massa stessa dell'edificio.

Interi quartieri e regioni potrebbero essere utilizzati per accumulare energia, ma occorre capire quali sono gli obiettivi: produrre tanta energia e poi guadagnare dalla sua vendita oppure mirare all'autosufficienza energetica di un singolo edificio? Pensare in rete oppure pensare per sé?  

Scarica il report in inglese dal sito dell'ISE

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