Gres porcellanato: la guida alle diverse finiture
In questo articolo una panoramica sulle diverse tipologie di finitura del gres porcellanato presenti sul mercato ed alcuni indirizzi circa la loro destinazione d'uso.
Cos’è il gres porcellanato
La versatilità offerta dal gres come rivestimento per pavimenti e pareti di casa è strabiliante. Nella scelta di una superficie in gres la componente estetica e il gusto personale giocano sì un ruolo fondamentale ma è bene ricordare che è necessario cercare il giusto compromesso tra estetica e funzionalità.
In un precedente articolo abbiamo dato la definizione di gres porcellanato, sia da un punto di vista tecnico che merceologico, ma vale comunque la pena ricordare di cosa stiamo parlando.
Definizione di gres porcellanato
Piastrelle ottenute con argille fondenti ad alta temperatura colorate o bianche, smaltate o non smaltate (full body), estremamente compatte e resistenti usate soprattutto da pavimento ma anche da rivestimento. Utilizzato in interno ed esterno ed in vari ambiti di applicazione nel pubblico e nel privato. Dal punto di vista tecnico, le norme internazionali di riferimento sono la UNI EN 14411 e la ISO 13006 che definiscono queste piastrelle con assorbimento d’acqua ≤ 0,5%.
Sul gres porcellanto ne abbiamo visto gli utilizzi e le proprietà, abbiamo illustrato i metodi di produzione e le modalità di posa. Ma come si presenta alla vista e al tatto questo prodotto ceramico? Ovvero, quante tipologie di superfici e texture offre il mercato del gres porcellanato per la scelta del nostro pavimento/rivestimento? Quali destinazioni d’uso sono attribuite a ciascuna di esse e, infine, qual è il quadro normativo che ne differenzia e caratterizza le prestazioni?
Premessa doverosa: in questo articolo non vogliamo dare prescrizioni ma solamente alcuni indirizzi perché, specialmente nell’ambito privato, prevale spesso la componente estetica ed il gusto personale nella scelta di una superficie in gres. Infatti, il pavimento/rivestimento è come un abito; deve soprattutto piacere e gratificare ma allo stesso tempo deve essere anche funzionale e quindi soddisfare le esigenze di sicurezza, resistenza agli agenti atmosferici e chimici e alle sollecitazioni meccaniche (usura, carichi statici e dinamici).
Insomma, nella scelta di un pavimento/rivestimento ceramico è necessario cercare il giusto compromesso tra estetica e funzionalità per una scelta consapevole.
Nell’esaminare le varie superfici è importante sottolineare che i requisiti tecnici variano a seconda che la superficie sia classificata GL (smaltata) oppure UGL (non smaltata).
Il gres porcellanato "Full Body" (UGL), o non smaltato
La prima finitura che va presa in considerazione è il cosiddetto gres porcellanato “Full Body”, definito come UGL, ovvero una superficie non smaltata, più o meno costante in tutto lo spessore della piastrella ottenuto dalla miscela di materie prime ed ossidi coloranti a tutto spessore, privo di interventi decorativi superficiali e che possiamo identificare come il primo gres porcellanato, in ordine di tempo, disponibile sul mercato.
Il prodotto è utilizzato in ambienti dove la caratteristica più richiesta sia la resistenza agli agenti fisico-chimici sopra menzionati, vale a dire in ambito industriale, commerciale pesante, laboratori, esterni pubblici e arredo urbano, magazzini.
La superficie è generalmente matt naturale liscia o con disegni a rilievo per aumentare la capacità antiscivolo ed ottenere valori elevati del coefficiente R secondo la norma DIN 51130 e 51097 e, più recentemente EN 16165.
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Il gres “Full Body” è proposto anche in versione lucida ottenuta attraverso un processo di levigatura con dischi diamantati che asportano 0,5 – 0,8 mm di superficie per avere un prodotto più accattivante dal punto di vista estetico. Questa asportazione abbassa la resistenza allo scivolamento e aumenta la macchiabilità e la difficoltà di pulizia ed è quindi più idonea all’uso in ambito privato, commerciale leggero, uffici.
Il gres porcellanato smaltato (GL)
Il gres porcellanato smaltato è quello maggiormente utlizzato perché alle elevate prestazioni tecniche, tipiche del prodotto, unisce una valenza estetica accattivante, design di tendenza, varietà cromatica elevata grazie alla smaltatura e decorazione superficiale. Inoltre, il mercato offre un’ampia gamma di formati, arrivando fino alle “grandi lastre”, ed una significativa varietà di spessori; dagli spessori più contenuti per usi domestici e commerciali fino a spessori più elevati (30 mm) per pavimenti sopraelevati per esterno oppure per la realizzazione di top per cucine. Il gres porcellanato smaltato ricrea perfettamente l’aspetto di prodotti naturali quali legno, elementi lapidei, pavimento effetto cemento o resina, marmo, battuto veneziano e pavimenti decorati.
Per questa categoria di prodotto possiamo trovare diverse finiture superficiali:
Superficie naturale (matt)
La piastrella si presenta con l’aspetto tale e quale all’uscita del forno senza interventi successivi.
Questo gres porcellanato ha una elevata resistenza agli agenti chimico–fisici , è molto resistente a tutti i tipi di usura, abrasione e presenta una buona pulibilità. La resistenza alla scivolosità si ottiene con interventi sulla superficie (struttura) o con l’utlizzo di smalti che rendono la superficie ad elevato attrito.
Circa la destinazione d’uso, il gres porcellanato smaltato naturale può essere utilizzato in ambienti domestici (specialmente le superfici più morbide) o in ambienti con destinazione d’uso più o meno gravoso (interno ma anche esterno) scegliendo tra i colori e le superfici più adatte.
Occorre prestare attenzione alle superfici antiscivolo tarando la scelta sul tipo di ambiente e scegliendo le più ruvide là dove è strettamente necessario e dove la necessità di grip prevale sulla facilità di pulizia.
Superficie lucida (lappata)
Dal gres porcellanato smaltato naturale si ottiene una superficie lucida tramite lavorazione meccanica di lappatura, cosiddetta in “cresta” perché la spazzola lucidante tocca solamente la parte in rilievo della copertura ottenuta nella maggior parte dei casi con graniglie fondenti miscelate allo smalto. Si ottiene così una superficie lucido/opaca.
Si tratta di una superficie comunque resistente all’usura, utilizzabile sia in ambito residenziale che commerciale leggero. Questo tipo di lavorazione aumenta la scivolosità del materiale e la pulizia deve essere più accurata.
Superficie lappata a campo pieno
Questa tipologia di superficie si ottiene applicando uno strato consistente di smalto/graniglie a copertura di tutta l’area della piastrella che viene applicato con apparecchiature digitali di decorazione di vario genere, generalmente vengono poi lavorate meccanicamente per ottenere superfici più o meno brillanti.
Sostanzialmente per una piastrella lappata a campo pieno possiamo trovare due tipologie di superficie:
- Superficie cerosa
È una superfice ottenuta con particolari interventi che conferiscono materiticità, luminosità, brillantezza. In questo caso la superficie si presenta satinata alla vista e cerosa al tatto.
È una soluzione che può essere utilizzata in ambienti residenziali, commerciale leggero, uffici con traffico leggero ma non in ambienti a rischio scivolosità o in esterno. - Superficie lucida
Questa rifinitura è ottenuta tramite un processo meccanico di acidatura e lucidatura meccanica fino ad ottenere superfici a grado Gloss elevato (lucentezza). Viene anche definita “lappatura a campo pieno” e rappresenta la superficie che caratterizza soprattutto i marmi in gres porcellanato in grandi lastre.
È una superficie che presenta comunque qualche criticità a livello di resistenza al graffio e all’usura per cui l’uso da pavimento è consigliabile in ambienti residenziali o commerciali leggeri dove può essere utilizzata con opportuni accorgimenti di prevenzione (barriere allo sporco). Ricordiamo che un pavimento in gres porcellanato lappato a “specchio” può essere recuperato solo in caso di usura lieve.
Questa rifinitura non ha capacità antiscivolo per cui in ambienti umidi, ad esempio terme o bagni pubblici, non ne è consigliabile l’uso.
Negli ambienti bagno in ambito residenziale è consigliabile utilizzare tappetini antiscivolo nei punti critici.
Superfici in gres decorate con ossidi
Per completezza di narrazione, ritengo doveroso inserire una categoria particolare di prodotto nel quale l’intervento decorativo con ossidi coloranti è minimo e compenetrato nel supporto. Ad esempio, se vogliamo creare un ardesia di colore nero l’impasto appare nero in tonalità con degli effetti superficiali (venature, punti particolari).
Questa tipologia produttiva viene da molte aziende classificata tra i prodotti non smaltati (UGL). Per la destinazione d’uso di queste piastrelle valgono i criteri elencati per il gres porcellanato smaltato naturale.
Requisiti tecnici del gres porcellanato: le principali differenze tra superfici smaltate e non smaltate
Tutti i tipi di gres porcellanato di cui abbiamo parlato rientrano nel gruppo B1 A annex G delle norme UNI EN 14411 – ISP 10545 ma è opportuno precisare alcuni aspetti che si differenziano per le superfici GL (smaltata) UGL (non smaltata).
Per una più immediata visione di insieme può essere utile la tabella seguente schematizzata.
Il gres per superfici a contato con sostanze alimentari (piani di lavoro)
Nota: la durezza superficiale eseguita secondo la scala MOHS determina la resistenza al graffio delle piastrelle di ceramica. Non si tratta di una prova obbligatoria in quanto risente della manualità dell’operatore che deve “graffiare” la superficie con minerali di diversa durezza (dal Talco al Diamante) fino a rilevarne la traccia. Non è quindi obbligatorio menzionare su cataloghi e schede tecniche il valore della durezza da parte del produttore. Normalmente il gres porcellanato ha un comportamento soddisfacente nei confronti di questa prova ma occorre tener presente che le superfici lappate son più sensibili a questa sollecitazione.
In conclusione, possiamo affermare che il gres porcellanato è un ottimo materiale da pavimento e rivestimento: resistente, gradevole, igienico, ecologico, praticamente eterno ma, come abbiamo detto più volte, è essenziale sceglierlo in funzione della destinazione d’uso per avere il miglior risultato e di conseguenza la soddisfazione più alta.
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