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Grandi opere: pubblicate le nuove Linee Guida 'anti-Mafia'

è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7 luglio 2015 la delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che approva le nuove Linee Guida del Ccasgo (Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere – Ministero dell'Interno) per il monitoraggio finanziario «anti-Mafia» di tutti i pagamenti relativi ai lavori di realizzazione di infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi.

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 7 luglio 2015 la delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) che approva le nuove Linee Guida del Ccasgo (Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere – Ministero dell'Interno) per il monitoraggio finanziario «anti-Mafia» di tutti i pagamenti relativi ai lavori di realizzazione di infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi.

In base alle Linee Guida in Gazzetta è diventato obbligatorio il monitoraggio dei conti correnti delle imprese appaltatrici e subappaltatrici coinvolte nei lavori di realizzazione d'infrastrutture pubbliche, per prevenire e contrastare l’infiltrazione di capitali illeciti all’interno delle procedure di affidamento e realizzazione di tali opere.
In sostanza Il documento rende necessario, da parte delle aziende interessate, la disposizione di conti correnti dedicati e bonifici online conformi agli standard europei Sepa (Area unica dei pagamenti in euro), che riportano un apposito codice in grado di identificare l'opera a cui il pagamento si riferisce. Ciò permette di poter immediatamente rilevare e segnalare alle Agenzie investigative le eventuali anomalie nei flussi finanziari. L'obbligo si riferisce a circa 200 grandi opere pubbliche in Italia, ognuna delle quali ha circa 400 aziende collegate in filiera.
Nella pratica, con l’adozione di tale modello, un produttore di calcestruzzo preconfezionato che fornisce un contraente generale per la realizzazione di una grande opera pubblica ha l’obbligo di aprire e utilizzare un conto corrente dedicato in via esclusiva all’opera pubblica rilasciando alla propria banca una “lettera di manleva” che autorizzi la trasmissione dei dati del conto corrente al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (Dipe), all’interno del quale è istituito un Gruppo di Lavoro apposito.
Rispetto all’evoluzione del protocollo del Ccasgo già esistente, la questione che l’Atecap sta approfondendo riguarda fino a che punto della filiera è richiesto l’adeguamento a tale provvedimento, stante l’attuale descrizione della filiera stessa da parte del legislatore.
Come spiegato dal Prefetto Saverio Ordine, direttore del Ccasgo, la delibera del Cipe consentirà l'aggiornamento delle modalità di esercizio del sistema di “Monitoraggio Finanziario delle Grandi Opere” (MGO) istituito nel 2009, sulla base delle Linee Guida già disposte dal Ccasgo nel novembre del 2014. La portata del provvedimento è di grande respiro, in quanto faciliterà un controllo preciso sui flussi finanziari riguardo a tutte le imprese delle filiere produttive interessate alla progettazione e alla realizzazione delle infrastrutture strategiche. Ad oggi il progetto annovera il monitoraggio dei conti di 750 aziende appaltatrici e subappaltatrici, per un totale di oltre 32.000 operazioni.
L’Atecap continuerà a seguire l’evoluzione della questione sulla quale anche l’Ance chiederà chiarimenti per comprenderne gli ambiti operativi che rischiano di creare notevoli problemi gestionali ai produttori di calcestruzzo preconfezionato.