Gli spazi del benessere in ceramica: un nuovo approccio creativo
In ogni progetto alberghiero si pone la questione della pavimentazione degli spazi umidi, siano essi private spa, aree benessere o bagni in camera. La ceramica si è dimostrata una soluzione ideale grazie ad una straordinaria versatilità in termini di colori, finiture e formati. Inoltre, la sua resistenza ai prodotti chimici, le proprietà igieniche e la sicurezza antiscivolo la rendono la scelta ideale per spazi a contatto con l’acqua. Tre progetti NOA lo confermano.
FLORIS: la stanza fluida
Da molti anni il Parc Hotel Florian, situato ai piedi del paesino di Siusi allo Sciliar, offre con le sue confortevoli camere un’esperienza di vacanza perfetta sia d’estate che d’inverno.
Il fiore all’occhiello della struttura è il suo magnifico parco, fatto di alberi secolari, un laghetto e una piscina all’aperto: il luogo perfetto per rilassarsi. Nel 2020 abbiamo realizzato dieci nuove suite, concepite come un corpo indipendente che si collega all’edificio esistente, ampliandolo e portando una ventata di freschezza con un linguaggio architettonico contemporaneo e ben distinto.
Il concetto progettuale nasce dal desiderio di preservare il parco che ospita le nuove camere, con l’obiettivo di integrarle armoniosamente in esso. Da qui è scaturita la nostra prima scelta architettonica: sollevare le suite su pilotis di tre metri, disposte in due file ordinate, andando a giocare con la tipologia della casa sull’albero.
Questa nuova "foresta di stanze" ha l’ambizioso obiettivo di traghettare gli ospiti in una dimensione inedita di benessere e riconciliazione con la natura, offrendo attività di relax senza dover mai lasciare la propria suite. Per questo, le nuove camere non sono solo particolarmente ricche di dotazioni (come sauna privata e vasca in terrazza), ma sperimentano un nuovo tipo di pianta fluida. Solo il bagno con bidet è concepito come un ambiente chiuso, mentre il resto si sviluppa in uno spazio aperto e multifunzionale, dove tutto si fonde in un flusso armonioso: stanze, funzioni, spazi interni ed esterni.
Il fulcro della suite è un lavabo autoportante con specchio, che si trasforma in piccolo scrittoio. In questo punto, il bagno si "espande" fondendosi con la zona giorno, ruotando attorno a questo arredo ibrido, rivestito con piastrelle Marazzi Lume Green nel formato 6x24 cm. La zona più intima si trova nella parte posteriore della suite, lontana dal parco e vicina all’ingresso: qui un'elegante doccia aperta è affiancata da una sauna finlandese esclusiva, a uso privato e senza limiti di tempo.
Parte essenziale di questa visione olistica sono i rivestimenti in tessuto, le piastrelle e le superfici verniciate, che creano un legame indissolubile tra interno ed esterno, il tutto armoniosamente completato da un pavimento in rovere fumé e arredi e sanitari in sobrio nero.
In questo progetto, le piastrelle diventano un vero e proprio elemento di coesione, capaci di dare personalità al mobile lavabo e, allo stesso tempo, fungere da rivestimento per la doccia. Le meravigliose sfumature cangianti di verde richiamano il parco visibile dalla vetrata.
La struttura portante è in cemento armato, il rivestimento in tavolato di abete, gli interni in ceramica e legno.
MONASTERO: dentro le mura
Riscoprire la forza monumentale e la dimensione spirituale di un antico centro monastico e farne gli elementi caratterizzanti di una struttura alberghiera unica e piena di fascino: questo l’obiettivo che ci ha guidato nel progetto di ristrutturazione del Monastero delle Serve di Maria Addolorata, che sorge nel centro di Arco, all’estremità Nord del lago di Garda.
Il progetto può essere distinto in due macro-interventi:
- La ristrutturazione e la conversione del monastero e dei suoi interni a destinazione d'uso alberghiera, ottenuta ricavando gli spazi comuni (reception, lobby, sala colazione, area bar e cucina) al piano terreno e le camere distribuite principalmente tra primo piano e sottotetto.
- La realizzazione ex novo di un comparto Wellness affacciato sul giardino: 500 metri quadri con spazi relax, sale trattamenti, saune e percorso wellness con bagno vapore.
Mentre nella struttura storica del Monastero abbiamo reintrodotto o restaurato le pavimentazioni originali in battuto cementizio e in cotto, nella nuova area benessere “Salus per Aquam” ci siamo trovati a ideare una struttura completamente nuova.
Nel disegno di quest’area, abbiamo cercato di relazionarci non tanto con il monastero, troppo ‘importante’ come riferimento architettonico, quanto con il paesaggio agricolo circostante. La nuova spa è caratterizzata da sette volumi leggeri in vetro e metallo, posizionati lungo una spina dorsale in pietra. L’alternanza di corpi vetrati e di corti verdi crea un suggestivo gioco di avanzamento e di arretramento di volumi. La spina centrale di raccordo - composta da una serie di pilastri rivestiti in pietra di Vicenza - riprende nelle sue fattezze la ‘pilastrata' lapidea del canale sopraelevato, che corre sul lato orientale del convento. Anche in questo progetto, la pavimentazione in ceramica si è rivelata una scelta vincente per creare spazi contemporanei in costante dialogo con il passato. Negli interni della spa prevalgono colori chiari, che accentuano la delicatezza e la purezza formale degli ambienti. Per il pavimento, abbiamo scelto un grande formato, 80x80 cm, della collezione Sensi di Florim.
Per la piscina, invece, in accordo con la soprintendenza ai beni culturali, abbiamo optato per una finitura scura: Brown Fossil. Questa soluzione consente ai riflessi dei cipressi del giardino di risultare più naturali e sobri, mentre la piacevolezza visiva e tattile della ceramica fa sì che la piscina si integri perfettamente con l'ambiente circostante.
AEON: Incontro fra generazioni
Immerso tra i prati e i boschi dell’altopiano del Renon, la storica locanda Lobishof scrive con la nuova generazione il prossimo capitolo della sua storia di famiglia: l’hotel Aeon. Il progetto ha previsto la nuova costruzione di due volumi indipendenti, che permettono al paesaggio di fluire, diventandone parte integrante.
Un edificio è destinato agli spazi pubblici con reception, bistro, bar e area benessere, l’altro alle camere per gli ospiti, con un totale di 15 suite. Nel linguaggio progettuale i due edifici stabiliscono una profonda relazione con la struttura esistente della locanda, riproponendo in stile contemporaneo sia i tradizionali tetti a capanna che i contraffissi, rielaborati in facciata sotto forma di elementi di rinforzo inclinati dalla forte dinamicità. Anche il materiale della facciata – legno di larice per il rivestimento e di abete per la parte portante – parla la lingua del genius loci, provenendo direttamente dal bosco di famiglia.
L’elemento che riteniamo essere assolutamente caratterizzante del progetto è l’incontro-scontro tra un’architettura fortemente locale e tradizionale e degli interni inaspettati, dominati da una rigorosa dicotomia cromatica che si estende a tutto l’edificio.
Verticalità e linearità sono i principi guida di due approcci progettuali fortemente contrastanti, sembra quasi di fluttuare fra due mondi: in tutti gli ambienti, un delicato beige – naturale, sensuale, familiare – incontra un blu mistico, che rappresenta il futuro, il mistero, l’incertezza. Questa linea di demarcazione espressiva e chiaramente definita è riproposta coerentemente in entrambi gli edifici, una volta in orizzontale, un’altra in verticale.
Per rendere tangibile il marcato passaggio tra il beige e il blu, nell’edificio a uso pubblico questo avviene all’altezza degli occhi, esattamente a 1,60 metri. Proprio per creare questa linea di demarcazione, sia a parete che a pavimento, abbiamo deciso di impiegare le piastrelle di Marca Corona (ambienti pubblici, camere, wellness) e Ragno (docce delle camere): una scelta che ci ha permesso di non fare nessuna eccezione negli spazi, ma di "tracciare una linea" continua in tutti gli interni.
CAFE' DELLA STAMPA DI INGENIO A CERSAIE 2024
Un focus sul progetto e posa delle superfici ceramiche negli ambienti umidi
Rivedi ora l'evento! Hanno partecipato alla conversazione tecnica:
Niccolò Panzani (NOA - Network of Architecture), Carlo Montecchi, Ciro Scialò,
Angelo Belli (Vicepresidente sezione Massetti CONPAVIPER) e Alessandro Nizzetto (ASSOPOSA).
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Architettura
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