Gli incarichi di consulenza tecnica di parte sono soggetti alla disciplina del Codice appalti?

Consulenza Tecnica: ruoli e funzioni

La consulenza tecnica, di parte o d’ufficio, è una funzione spesso fondamentale in un processo giudiziario, soprattutto quando è necessario chiarire aspetti specifici di natura tecnica e specialistica, dove solitamente né il giudice né le parti coinvolte hanno sufficienti competenze. Pertanto, sia il giudice che le parti coinvolte hanno la possibilità di nominare un esperto della materia. Il consulente designato dal giudice è definito consulente tecnico d'ufficio (CTU), mentre quello scelto da ciascuna parte è denominato consulente tecnico di parte (CTP).

Quindi il CTP è un professionista esperto nominato da una parte in un giudizio per assisterla dal punto di vista tecnico e per fornire pareri specialistici utili al supporto della causa ed è complementare alla figura del Consulente Tecnico d'Ufficio (CTU), nominato invece dal giudice per supportare la decisione della corte.

La nomina di un Consulente Tecnico di Parte (CTP), qualora non si configuri un rapporto sistematico e continuativo, non segue le procedure previste dal Codice dei Contratti Pubblici (disciplinato dal DLGS 50/2016 e, più recentemente, dal DLGS 36/2023). Questo perché il rapporto tra la parte in giudizio e il CTP rientra tra le prestazioni legali che allo stato attuale non vengono assimilate a un contratto pubblico e quindi soggetto alle norme sui lavori, servizi e forniture.

A chiarire se l'affidamento diretto di incarichi di consulenza tecnica di parte in corso di consulenza sono soggetti al codice dei contratti pubblici come servizi di natura intellettuale oppure ne sono esclusi è il parere n. 2766/2024 del MIT.

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Chiarimenti MIT normativi sull'affidamento diretto di consulenze tecniche di parte

Il MIT ha recentemente emesso il parere n. 2766/2024 riguardante l'affidamento diretto di incarichi di consulenza tecnica di parte (CTP) in corso di giudizio, tema di particolare importanza per le pubbliche amministrazioni coinvolte in contenziosi legali, poiché la modalità di affidamento di tali incarichi può avere implicazioni significative.

La questione sollevata riguarda la possibilità di considerare l'affidamento diretto di incarichi di consulenza tecnica di parte come soggetti al Codice dei contratti pubblici, in quanto servizi di natura intellettuale oppure come contratti d'opera intellettuale, secondo quanto previsto dall'articolo 2222 del Codice Civile e dall'art. 7 del DL 165/2001. In particolare, viene richiesto al MIT se tali incarichi, che non sono occasionali ma sistematici, debbano essere regolati dalla normativa sui contratti pubblici.

La risposta fornita chiarisce la situazione normativa attuale, infatti in base al Codice dei contratti pubblici i servizi legali sono esclusi dalla disciplina generale, come specificato nell'art. 56, comma 1, lettera h) del DL 36/2023.

Tuttavia, un aspetto cruciale emerge dalla giurisprudenza precedente, in base alla quale, se la stazione appaltante decide di gestire il contenzioso in modo continuativo o periodico l'affidamento del servizio legale si configura come un appalto, il che implica l'applicabilità delle norme del DL 36/2023. Al contrario, nel caso in cui l'incarico venga conferito in modo ad hoc, si tratterebbe di un contratto d'opera professionale, escluso dalla disciplina degli appalti.

Pertanto, nel contesto specifico del quesito, dove si parla di incarichi sistematici, si stabilisce che trova applicazione la normativa prevista dal DL 36/2023.

In sintesi, l'affidamento diretto di incarichi di consulenza tecnica di parte in corso di giudizio da parte delle pubbliche amministrazioni deve essere valutato attentamente in base alla continuità e alla periodicità dell'incarico. Qualora gli incarichi siano sistematici, essi rientrano nella disciplina del Codice dei contratti pubblici, richiedendo il rispetto delle normative vigenti.

Questo chiarimento giuridico rappresenta un punto di riferimento importante per le amministrazioni pubbliche nel gestire i propri contenziosi legali e nell'affidare incarichi professionali di consulenza tecnica.

IL PARERE DEL MIT n. 2766/2024 È SCARICABILE IN ALLEGATO.