Gli aspetti tecnici del Capitolato Informativo, come analizzare e strutturare i modelli con ALLPLAN®

Il Capitolato Informativo (CI) è un documento cruciale nel processo di gestione informativa nei progetti di costruzione, specialmente con l’adozione della metodologia BIM (Building Information Modeling). In questo articolo, approfondiremo il ruolo strategico del CI, le sue implicazioni tecniche e le potenzialità offerte dall’utilizzo di strumenti come ALLPLAN per ottimizzare e automatizzare i processi connessi.

 

Il ruolo del Capitolato Informativo

Il Capitolato informativo (CI) viene redatto dal committente prima della gara d’appalto, delineando le esigenze informative che i progettisti e gli esecutori del progetto devono rispettare. Questo documento è essenziale per definire:

• Gli obiettivi del progetto: scopo e risultati attesi.
• I requisiti di gestione informativa: livelli di dettaglio richiesti, formati di consegna, procedure di approvazione.
• La codifica degli elementi: regole e standard per garantire coerenza e univocità nei modelli digitali.
• La condivisione dei dati: specifiche sull’ambiente comune di dati (CDE/ACDat).

Il Capitolato Informativo (CI) assume anche un valore giuridico, essendo parte integrante della documentazione di gara. La sua importanza cresce con l’adozione del BIM, che richiede una gestione delle informazioni integrata e collaborativa.

  

Comprendere i requisiti tecnici del Capitolato Informativo

Nel corso del recente seminario “Gli aspetti tecnici del Capitolato Informativo”, sono stati spiegati i passaggi chiave per analizzare e implementare correttamente i requisiti di un CI. La presentazione si è concentrata su come i progettisti possono interpretare i dettagli tecnici contenuti in un capitolato, evitando errori e garantendo conformità ai requisiti del committente.

  

PER APPROFONDIRE, RIVEDI ORA IL SEMINARIO

 

Definizione del Capitolato Informativo

Il Capitolato Informativo (CI) è un documento pre-gara redatto dal committente per definire le esigenze relative alla produzione e consegna delle informazioni da parte dell’appaltatore. In genere, include:

• Lo scopo del documento
• Un glossario di termini tecnici e riferimenti normativi
• Specifiche sul livello di sviluppo informativo (LOD, ora evoluto in Level of Information Need o LOIN)
• Regole di codifica per gli oggetti digitali
• Procedure operative e di approvazione
• Indicazioni sull’ambiente comune di dati (CDE/ ACDat)

 

Analisi delle regole di codifica

Un esempio pratico presentato nel webinar riguardava la codifica di elementi strutturali, come per esempio i pilastri. Attraverso l’uso di ALLPLAN^®, è possibile:

1. Definire attributi personalizzati per ogni elemento, configurando parametri come il formato del dato (numerico, testuale, alfanumerico) e le regole di validazione.
2. Creare un codice univoco per ogni pilastro utilizzando attributi concatenati, come lotto, edificio, piano e progressivo.
3. Automatizzare la codifica attraverso template e formule, eliminando la necessità di inserimenti manuali ripetitivi.

Ad esempio, nella ripartizione dei costi di un’opera in attività elementari, associando la Cost Breakdown Structure (CBS), un codice CBS aggregato può essere generato unendo le informazioni dai diversi livelli gerarchici della ripartizione: CBS1 (lotto) + CBS2 (edificio) + CBS3 (piano) + CBS4 (disciplina).

 

 

Gestione delle informazioni con MS Excel^®

Un altro passaggio cruciale riguarda l’utilizzo dello strumento MS Excel^® per la modifica massiva dei dati.

Questo approccio consente di:

• Analizzare grandi quantità di informazioni.
• Apportare modifiche rapide e massive.
• Aggiornare i dati del modello BIM in ALLPLAN, garantendo coerenza e precisione.

 

Ottimizzazione tramite Property Set

Il seminario tecnico ha inoltre evidenziato l’importanza dei Property Set per standardizzare e automatizzare i processi. Creando template specifici, è possibile:

• Applicare regole uniformi a tutti gli oggetti di un progetto.
• Aggiornare dinamicamente i dati in caso di modifiche.
• Ridurre il rischio di errori umani.

 

La codifica avanzata dei locali

Un esempio particolarmente interessante è rappresentato dalla codifica dei locali all’interno di un progetto edilizio. Seguendo un approccio simile a quello dei pilastri, è possibile:

• Attribuire prefissi che identificano lotto, edificio e piano
• Assegnare numeri progressivi univoci per ogni locale
• Automatizzare la codifica tramite l’uso di formule e template

Questa metodologia garantisce non solo una maggiore efficienza operativa, ma anche una migliore tracciabilità delle informazioni.

 

Esempio di flusso operativo

Durante il seminario è stato illustrato come utilizzare ALLPLAN® per creare codici locali in maniera automatizzata. Il processo comprende:

1. Definizione degli attributi per lotto, edificio e piano.
2. Configurazione delle formule di concatenazione.
3. Generazione automatica dei codici per ogni nuovo locale creato.

Questa metodologia semplifica il lavoro, garantisce coerenza delle informazioni e riduce i tempi di revisione manuale dei dati.

 

 

Automazione con ALLPLAN^® e uso di MS Excel^®

L’integrazione di ALLPLAN^® con MS Excel^® rappresenta uno strumento potente per gestire dati complessi in grandi progetti. Ad esempio:

• Esportazione massiva: tutti i dati del progetto possono essere analizzati e aggiornati in MS Excel^®, dove è possibile filtrarli e modificarli rapidamente.
• Aggiornamenti automatici: i dati modificati vengono aggiornati in ALLPLAN^®, garantendo che tutte le informazioni siano attualizzate nel modello.

Un esempio pratico riguarda un progetto con 50 pilastri: ogni pilastro è stato associato a un codice univoco generato in ALLPLAN^®, successivamente esportato per verifiche in MS Excel^® e poi reimportato con eventuali modifiche.

 

 

I processi di automazione

Per quanto riguarda l’automazione dei dati, il seminario ha evidenziato il processo di utilizzo dei template in ALLPLAN^®:

1. Creazione di template: i template di Property Set vengono configurati per includere tutti gli attributi necessari per pilastri, locali e altri elementi.
2. Applicazione al progetto: una volta creati, i template possono essere applicati a tutti gli oggetti rilevanti del modello, garantendo coerenza.
3. Modifica dinamica: eventuali modifiche al template vengono propagate automaticamente a tutti gli oggetti associati, risparmiando tempo e riducendo errori.

 

 

Esempio pratico: l’uso di ALLPLAN^® nel CDE

Nel corso del seminario tecnico è stato mostrato come ALLPLAN^® integri il CDE per ottimizzare la gestione dei dati. Un esempio concreto riguarda l’assegnazione di task automatici ai progettisti sulla base di modifiche al modello. Quando un elemento viene aggiornato, il sistema notifica automaticamente i membri del team interessati, garantendo tempi di risposta rapidi e azioni coordinate.

 

Gestione dei livelli di fabbisogno informativo (LOIN)

Un altro punto centrale del Capitolato Informativo (CI) è la definizione del livello di fabbisogno informativo (LOIN). Il concetto del LOIN introdotto con la ISO19650-1 supera di fatto il precedente concetto di LOD.

Il LOIN consente di evitare la produzione e condivisione di un eccesso di informazioni spesso inutili, spostando il focus sulla necessità di informazioni che l’oggetto deve contenere per soddisfare i requisiti richiesti per quella fase della progettazione. In sostanza il livello di fabbisogno informativo descrive la granularità delle informazioni in termini di:

1. Livello geometrico: dettaglio e precisione della rappresentazione grafica.
2. Livello informativo: quantità e qualità dei dati associati agli oggetti.
3. Livello documentale: conformità ai requisiti di consegna documentale, come manuali o report.

Attraverso ALLPLAN^®, è possibile configurare attributi e template che soddisfano i requisiti del LOIN in modo automatico, riducendo il carico di lavoro manuale e migliorando l’accuratezza.

 

Il Capitolato Informativo rappresenta un elemento chiave per il successo di un progetto BIM. Grazie a strumenti come ALLPLAN e alle tecnologie emergenti, è possibile trasformare la complessità dei requisiti informativi in un vantaggio competitivo. Con l’espansione delle funzionalità di automazione e la centralizzazione dei dati tramite il CDE, il futuro della progettazione è sempre più orientato verso soluzioni integrate, collaborative e altamente efficienti.