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Gli aggregati e le nuove norme in arrivo

Nell'ambito dei lavori del Comitato Europeo di Normalizzazione (CEN) sono in corso di trattamento e approvazione le nuove norme di prodotto per i diversi tipi di aggregati sottoposti a marcatura CE

Nell'ambito dei lavori del Comitato Europeo di Normalizzazione (CEN) sono in corso di trattamento e approvazione le nuove norme di prodotto per i diversi tipi di aggregati sottoposti a marcatura CE (aggregati per calcestruzzo, per miscele bituminose, per malte, ecc.).

Norma          Tipo di aggregato
EN 12620     Aggregati per calcestruzzo
EN 13043     Aggregati per miscele bituminose
EN 13242     Aggregati per opere stradali
EN 13139     Aggregati per malta
EN 13450     Aggregati per massicciate per ferrovie
EN 13383-1 Aggregati per opere di protezione ("armourstone")
EN 13055     Aggregati leggeri
 

Una novità di grande importanza per le nuove versioni di queste norme è il cambiamento di approccio per quanto riguarda l'origine dei materiali utilizzati nella produzione degli aggregati. Si tratta del passaggio dal criterio odierno (caratterizzato da una relativa apertura a diverse possibilità) a una posizione più stringente che, identificando alcune fonti per le quali non si dispone di una "storia d’uso", lascia fuori dal campo di applicazione delle norme gli aggregati provenienti da tali fonti.

Anche i criteri di valutazione della conformità sono soggetti a revisione, mediante la pubblicazione di nuove norme specifiche.

In generale, l'approccio normativo implica sempre di più un passaggio degli aggregati dal campo dei "sottoprodotti" a quello dei veri "prodotti", con specifiche e criteri sempre più ben definiti.

Il prossimo arrivo di queste nuove norme va visto in modo integrato con la vicina entrata in vigore del Regolamento (UE) n. 305/2011 che abroga la precedente Direttiva 89/106/CEE, strumento legale cardine per la regolazione dei prodotti da costruzione in ambito europeo.

Questa evidente urgenza nel necessario adeguamento degli attori coinvolti (produttori, utilizzatori, controllori) è aggravata dal fatto che le versioni finali delle nuove norme non sono ancora disponibili e non è certo che lo siano alla data di entrata in vigore del Regolamento.